Dopo IBF, gli appuntamenti della birra da Milano a Roma
Lo ammetto, pensavo che andare all’IBF due settimane dopo SaporeRimini sarebbe stata una “stupidata”, giusto un occasione per bersi un’altra cosetta, invece… ‘Na cosetta se’a semo bevuta pure ‘sta volta! Ma giusto una, eh!
Diciamo che solo per la presenza del grande assente di Rimini, Bi-Du, ne è valsa la pena e la spesa.
Tanti gli assenti rispetto agli stand di SaporeRimini, assenti illustri come Lambrate (ma la sera mi ci sono chiuso dentro al brewpub…), Lariano, Ducato, Birrificio Italiano e tanti altri (in fondo troverete l’elenco degli espositori presenti).
Invece alla fine qualche cosa di interessante l’ho assaggiata, oltre a dei giochi/esperimenti interessanti.
Intanto ecco i vincitori assoluti della manifestazione.
Winterlude (Ispirata alle Tripel belghe): Birrificio del Ducato, Parma
Magut (Pils) – Birrificio Lambrate, Milano
Sunflowers (Golden Ale) – Birrificio Valcavallina, Endine Gaiano
Manifestazione ben organizzata. La location, lo Spazio Antologico (East End Studios) di Via Mecenate, era giusto nelle dimensioni e nell’abitabilità. Se il PalaCisalfa, ops scusate, se l’Atlantico sarà organizzato nella stessa maniera ci farà rimpiangere Villa Piccolomini per il panorama, ma non per il resto.
Anche qui abbiamo trovato produttori d’élite, chi produce dignitosamente e anche chi dovrebbe cambiar lavoro ma ancora insiste…
Andiamo straight to the top, diritti in cima: Ten Ten di Bi-Du, birra preparata per festeggiare I 10 anni del birrificio: 10 malti 10 luppoli (8 europei e 2 americani), 10 gradi. Si presenta al bicchiere oserei dire torbata/barricata, colore classico delle Barley Wine non torbida, molto cristallina la trasparenza nonostante il colore. In bocca è un susseguirsi di sensazioni, tutte positive. Alla domanda sulla tipologia di appartenenza, la risposta è stata: “Barley Wine Pale Ale”, che è un po’ la sensazione che ho avuto: una Pale Ale di altissimo livello che si evolve e ti lascia come una Barley Wine fenomenale. La mia definizione finale è: una birra buonissima, e i 10° non si sentono.
Altra birra veramente interessante è la Seta Special di Terzo Miglio. La loro Blanche, alla quale hanno sostituito le scorze di arance amare con quelle di bergamotto, è un prodotto eccelso, dolce ma non stucchevole, frizzante che nasconde benissimo una gradazione alcolica già di suo non eccessiva (stiamo a 5°) e che la rende ancor più beverina di quello che già è di base.
Da riportare Orso Verde e Toccalmatto che spillavano alcuni dei loro prodotti alla pompa facendoli passare per un filtraggio finale attraverso i luppoli in fiore, da Orso Verde Cesare Gualdoni spillava la Back Door Bitter attraverso il Citra mentre da Toccalmatto il Grande Bruno Carilli distribuiva Zona Cesarini passandola per Citra e Sorachi Ace.
Due birre già ottime di per sé che con questo gioco, come ce lo ha definito Cesare Gualdoni, acquisivano una piccola sfumatura in più, ma sempre di un gioco si trattava, e ci sta tutta alle feste che si sperimenti così.
Extraomnes, in collaborazione col Carilli, ha portato al suo stand la Tainted Love (voi canticchiatevela in tutte le versioni che conoscete, dall’ originale del ’64 alla versione di Marilyn Manson passando per i Soft Cell giusto per citare i più famosi), una Dark Saison da 7° impalpabili davvero ben riuscita, una bella schiuma alta, tutta la freschezza di una birra stagionale primaverile accompagnata da una tostatura dei malti delicata, godibile al massimo.
Il Birrificio San Paolo propone tra le sue birre la Robinia, una Golden Ale aromatizzata al miele di tiglio bio da 7° buonissima, tant’è che ha vinto la sua categoria.
Da Foglie d’Erba ho assaggiato la Haraban, una Golden Ale – senza girarci intorno e senza dire sa di questo e sa di quello – buona, ottima. Raccoglie i gusti e le simpatie di chi beve luppolato e di chi preferisce la maltatura, birra a tutto tondo che se ha vinto a Rimini il premio Unionbirrai della sua categoria. Un motivo ci sarà no?
Ed ecco le mie “vorrei ma non posso” (per ora).
La Sora Ciace di Birrone è una Pale Ale con luppoli giapponesi, si lascia bere tranquillamente ma non spicca particolarmente, sul genere nippoluppoli io adoro la Rising Sun Pale Ale di Baird a Shizuoka.
Birrificio Via Priula di San Pellegrino Terme propone una sua APA, la Bacio; vuole essere una Pale Ale senza la carica luppolosa modaiola, così dicono i produttori. L’ho provata alla pompa, quindi senza gas. Il risultato è una birra morbida, bevibile, ma alla fine risulta non pervenuta. Forse una spillatura a CO2 potrebbe dargli un qualcosa in più, come accade per esempio alla Punks Do It Bitter di ELAV, birra già gradevolissima alla pompa (provata al Macche) che te ne berresti un fusto intero ma che con il CO2 guadagna brio (provata a Sapore 2 settimane fa).
Birrificio Emiliano e la sua TropicAle, Pale Ale con luppoli neozelandesi, sentori di frutta tropicale all’ inizio e amaro non aggressivo che sopraggiunge a metà corsa e ti lascia con del pompelmoso in bocca. La birra nel complesso non è male, si lascia bere, elemento secondo me fondamentale. Sennò che birra sarebbe? Sviluppo in bocca e sul palato gradevole, l’apertura e la chiusura non mi hanno entusiasmato, ma forse la temperatura di servizio un po’ troppo fredda non gli ha reso giustizia. Una pecca comune un po’ su tutti gli stand, questa delle temperatura, soprattutto la domenica mattina. Una temperatura delle spine un po’ troppo bassa, bisognava trattare i bicchieri con le mani effetto Cognac…
Normalmente non amo parlare di quello che non ho gradito. Quando non si ha nulla di buono da dire meglio non parlarne, diciamo che solo una birra di quelle da me assaggiate ha preso direttamente la strada del lavandino… Ma non vi dirò qual è.
IBF 2012 Milano mi ha fatto anche un regalo, un incontro piacevole: quello con Alessandro Martinetto, proprietario del pub “Il Porco” di Milano. Personaggio simpatico con cui si instaura subito empatia. Biker metallaro, publican; non proprio come si descrive Tony Stark nel nuovo film de “I Vendicatori” (genio, miliardario, playboy e filantropo) ma nel suo locale si bevono esclusivamente birre artigianali di qualità e si possono degustare piatti di una certa caratura anche grazie allo stesso Alessandro che va a comprare le materie prime direttamente nei luoghi di produzione. Da lui si trova la porchetta e le coppiette, e va direttamente lui da Milano ad Ariccia per acquistarle! Un mito. Musica che potrete ascoltare, Hard and Heavy e se siete molto, ma molto fortunati, potreste anche incrociare musicisti di un certo calibro.
Archiviata la data meneghina di IBF aspettiamo quella capitolina del 4-6 maggio 2012. Nel frattempo vi do un paio di date, ma giusto 2 che poi diventeranno 3 o 4.
Per chi è in zona Milano, martedì 27 marzo in calendario c’è la “Beata Panacea De’ Muzzi Vergine e martire”. E che c’entra? direte voi. Ecco che c’entra: la Panacea (come mi ha spiegato Alessandro de “Il porco”) è per ora l’unica birra in bassa fermentazione che fa Bi-Du in esclusiva per Il Porco, ovvero una birra chiara dalla grande bevibilità. Nello spirito del locale c’è la voglia di avere più referenze italiane possibili quindi l’idea di avere anche una chiara “da battaglia” che piacesse a tutti (e fatta in esclusiva) è arrivata subito. L’unico problema è stato convincere Beppe a “stare calmo” col luppolo. Quindi, evento il giorno 27 marzo, Beata Panacea Vergine e Martire. Info 348.0718191 (Alessandro). Apertura ore 21 in Via Giovanni Pascoli, 89, Corbetta 1 litro di Panacea a 8 euro, media a 4 euro.
Poi per i romani e per chi volesse intervenire, prosegue l’iniziativa del Birrifugio di Ostia “A cena col birraio” con la serata che, il 4 aprile, vedrà protagonista “Birrificio Lariano“. Proporranno quattro creazioni del birrificio (2 classiche e 2 splendide novità) abbinate ad un antipasto, un primo, un secondo e un dolce. Special guest della serata sarà Emanuele Longo (uno dei due soci e Mastro birraio del Lariano), che presenterà e racconterà la storia del birrificio e delle sue birre. Inizierà alle ore 21,00 e il locale rimarrà aperto solo per i prenotati. Info 06.5681109 dopo le 20,00.
Poi, sempre a Roma, arriveranno Caulier e Brewfist, ospiti per serate degustazione, ma un evento alla volta please…
Nota a margine. Un ringraziamento personale e sentito va al Brewpub Lambrate e nella fattispecie a Max e Tommy dello staff: mi hanno fatto sentire a casa.
In tarda serata si è presentato Giampaolo “Il Monarca” Sangiorgi con le mani piene di premi, il 1° posto della Magut tra le pils, il 1° premio per la Porpora tra le Bock e il 2° assoluto sempre con la Magut.