Duppy Share Competition: Margherita Olivieri vince la sfida del rum
Iniziamo col presentare il marchio Duppy Share che dà il nome alla competition. Una linea di rum caraibico, distribuito in esclusiva in Italia dalla Fine Spirits, società italiana d’importazione e distribuzione di spirits di alta gamma.
I Duppy non sono altro che gli spiriti presenti in molte leggende caraibiche. Originari della Giamaica e con una grande passione per il rum, vagano per le distillerie per rubare l’Angel Share, ovvero la parte migliore del rum, che invecchia nelle botti di rovere ed evapora con il tempo.
The Duppy Share è un brand londinese indipendente fondato nel 2015 da George Frost e Jessica Swinfen. Esattamente come i Duppy, anche questo brand, è alla continua ricerca dei migliori rum dei Caraibi per creare blend unici. Il marchio ha registrato il record di vendite nel Regno Unito.
Da qualche anno sta conquistando anche i mercati internazionali nell’obiettivo di far conoscere non solo i migliori rum caraibici, ma i Caraibi nel loro insieme, con tutto il calore e la suggestione che portano con sé nell’immaginario comune.
La gamma The Duppy Share
The Duppy Share ha lanciato nel 2020 lo Spiced, 100% Pot Still giamaicano. È prodotto a partire da un blend di rum bianchi da Worthy Park e Clarendon, e arricchito da 10 spezie caraibiche biologiche, tra le quali la noce di cola e lo zenzero. È un rum equilibrato e di livello. Ricco di morbidi aromi di ananas che donano dolcezza, e con la sferzata vivace delle spezie ad aggiungere profondità.
L’anno successivo è arrivato il White, prodotto a partire dalla stessa base dello Spiced con l’intenzione di celebrare la Giamaica e la sua cultura. È stato creato per essere il primo rum bianco da bere liscio e in shots. Ma ottimo anche per accompagnare cocktail a base di rum bianco. Per la sua nascita ha visto la collaborazione creativa del rapper e pioniere musicale Kano.
L’ultimo nato in casa Duppy Share è l’XO. È prodotto a partire da un blend di vari vintage di melassa da Barbados, contiene un Foursquare 5 Y.O., un 8 Y.O. (95%) e un 12 Y.O., invecchiati in botti ex-bourbon in clima tropicale, e poi trasportati in Inghilterra per l’imbottigliamento. Un rum di alta qualità profumato di violetta, caramello e albicocche secche, ricco di aromi vanigliati e caramellati, con un ricco finale lievemente affumicato e insieme fresco.
La Competition
Dobbiamo tornare al Clandestino Susci Bar per vedere la faccia sorridente della giovanissima bartender di Bogliasco, Margherita Olivieri, premiata come vincitrice della Duppy Share Carribean Rum Competition.
All’interno del ristorante dello chef bistellato Moreno Cedroni sulla spiaggia di Portonovo i 10 finalisti provenienti da tutta Italia, si sfidano a colpi di cocktail to share a base di rum. Davanti hanno il pubblico e una giuria d’eccezione.
A giudicare i drink Paolo Gargano (CEO di Fine Spirits). Luis Brendle (Export Manager di Duppy Share). E last but not least, il padrone di casa, chef Moreno Cedroni.
I giudici della Duppy Share Competition non si limitano solamente all’analisi visiva, olfattiva e gustativa. Nel loro giudizio finale tengono conto anche della capacità e della presenza scenica del bartender dietro al bancone del bar. Nonchè allo storytelling della loro ricetta mentre la preparano. Dei 10 bartender in gara vanno in finale 3 e per aggiudicarsi il piedistallo del vincitore i giudici chiedono ai finalisti di sfidarsi sulla preparazione di un Daiquiri.
Alla fine della gara, i giudici si alzano e discutono tra loro animatamente prima di dichiarare il vincitore.
La prima edizione della Duppy Share Competition va a Margherita Olivieri
Margherita Olivieri del Bistrotto di Bogliasco vince la Duppy Share Competition. Si porta a casa due biglietti per Barbados ed un’esclusiva visita guidata alla distilleria Foursquare.
Il secondo posto va a Marco Maria dell’Accio del Marè di Cesenatico, al quale è andato il premio di una fornitura Duppy Share per 1 anno.
Al terzo posto troviamo Andrea Arcaini del Rita Tiki’s Room di Milano al quale sono andati in premio alcuni gadget brandizzati Duppy Share.
Questa prima edizione della Duppy Share Competition vede primeggiare una mano attenta e pulita che, a detta dei giudici, ha interpretato il Duppy Share senza alterarne gusto, aromi e sentori.
Bello il clima (vorrei dire lo spirito, visto che parliamo di Duppy) che si è creato tra tutti i 10 finalisti. I tre erano sì tesi poco prima della gara, ma pronti ad applaudirsi, incitarsi ed incoraggiarsi a vicenda durante la gara e gioire tutti assieme durante e dopo la premiazione.
[In collaborazione con The Duppy Share]