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Sui social i ricordi si affollano. Fra i primi, quelli del ristorante Paul Bocuse: “Abbiamo il cuore pesante questa sera. Veniamo a sapere della morte dello chef Pierre Troisgros, compagno di viaggio di Monsieur Paul lungo 70 anni di straordinaria amicizia. Inviamo le nostre più sincere condoglianze a tutta la famiglia Troisgros e a tutti i loro cari.

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Anche Pierre Gagnaire, uno degli ultimi grandi vecchi della cucina francese, ha ricordato il collega: “È con grande emozione e immensa tristezza che porgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia e ai cari di Pierre Troisgros. Perdiamo un grande cuoco ma soprattutto un gran signore.”

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Pierre Troisgros e la Guida Michelin

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Il était un géant, l'égal d'un #PaulBocuse, avec lequel il a révolutionné la cuisine. Pierre Troisgros (ici, à gauche, aux côtés de son frère Jean) nous a quittés à l'âge de 92 ans. Le Guide Michelin s'associe à la douleur de ses proches. Son nom continuera de scintiller#3étoiles pic.twitter.com/xjxCiSHLvl

— Le guide MICHELIN (@guideMichelinFR) September 23, 2020
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Anche la Guida Michelin esprime il proprio cordoglio su Twitter: “Era un gigante, alla pari di un #PaulBocuse, con il quale ha rivoluzionato la cucina. Pierre Troisgros (a sinistra, accanto al fratello Jean) è scomparso all’età di 92 anni. La Guida Michelin si associa al dolore dei familiari. Il suo nome continuerà a brillare #3stelle“.

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Aggiungendo in un ulteriore tweet: “Trasmissione, innovazione, rispetto per i prodotti: questi gli insegnamenti dello chef Pierre Troisgros, oggi scomparso. Suo figlio Michel e i suoi nipoti César e Léo stanno ora lavorando per tramandare un’eredità di incredibile ricchezza.

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Bernand Pivot lo ha definito “Semplice, attento, giocoso, era un uomo ricercato tanto per la sua amicizia quanto per la sua cucina.” Un commentatore, sempre su Twitter, ha aggiunto: “Troisgros ha segnato la gastronomia così come le tre Grazie hanno segnato la pittura“.

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« Cuisinier, c’est le plus beau métier », cucinare è il mestiere più bello, aveva detto una volta in un’intervista. Non possiamo che essere d’accordo con lui. Grazie, Chef Troisgros.

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Notizie
25 Settembre 2020 Aggiornato il 25 Settembre 2020 alle ore 11:03

È morto Pierre Troisgros: perché lo chef francese è stato una leggenda

La scomparsa di Pierre Troisgros segna probabilmente la fine di un'epoca storica della cucina francese, quella della Nouvelle Cuisine
È morto Pierre Troisgros: perché lo chef francese è stato una leggenda

Continua la sfilata di toques appese al chiodo. Oggi è la volta di Pierre Troisgros, leggendario chef francese, 3 stelle Michelin da oltre 50 anni, praticamente da sempre.

Dopo Paul Bocuse e Joël Robuchon, altri padri nobili della cucina francese contemporanea, morti entrambi nel 2018, scompare uno degli chef più amati dai francesi.

Pierre Troisgros è morto nella sua casa di Coteau [vicino a Roanne, ndr] all’inizio del pomeriggio“, ha detto Patrice Laurent, che lavora per la Maison Troisgros da trent’anni. “Suo figlio Michel e sua moglie lo hanno raggiunto e sono sotto shock“, ha proseguito, confermando le informazioni del quotidiano regionale Le Progrès.

Uno dei padri della Nouvelle Cuisine con il fratello Jean. Roanne, nella Loira, da dove sono partiti per conquistare il mondo. La moglie Olympe Forté, di origini italiane. Il salmone all’acetosa, 1962. Le stelle Michelin: la prima nel 1955, la seconda nel 1965, la terza nel 1968. Un monumento della gastronomia francese e mondiale. La terrine di verdure Olympe, composta da legumi croccanti, dedicata alla moglie. 92 anni, era nato il 3 settembre 1928. L’amicizia con Paul Bocuse. La morte del fratello Jean nel 1983, e i figli e nipoti a portare avanti il nome e la tradizione della famiglia. Il miglior ristorante del mondo per Christian Millau nel 1968, e per la guida Zagat nel 2007.

Si potrebbe partire da uno qualsiasi di questi episodi, per raccontare Pierre Troisgros. Ma si potrebbero lasciare anche solo così, frasi appese ai chiodi della memoria.

Pierre Troisgros al funerale di Paul Bocuse
Pierre Troisgros al funerale di Paul Bocuse.

L’amicizia con lo chef Bocuse, leggendaria anch’essa. “Tutti sanno che eravamo ottimi amici, con destini paralleli. Troisgros-Bocuse, Bocuse-Troisgros, è un po’ parte di una leggenda”, aveva detto lo stesso Troisgros.

Il ricordo dei colleghi

Sui social i ricordi si affollano. Fra i primi, quelli del ristorante Paul Bocuse: “Abbiamo il cuore pesante questa sera. Veniamo a sapere della morte dello chef Pierre Troisgros, compagno di viaggio di Monsieur Paul lungo 70 anni di straordinaria amicizia. Inviamo le nostre più sincere condoglianze a tutta la famiglia Troisgros e a tutti i loro cari.

Anche Pierre Gagnaire, uno degli ultimi grandi vecchi della cucina francese, ha ricordato il collega: “È con grande emozione e immensa tristezza che porgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia e ai cari di Pierre Troisgros. Perdiamo un grande cuoco ma soprattutto un gran signore.”

Pierre Troisgros e la Guida Michelin

Anche la Guida Michelin esprime il proprio cordoglio su Twitter: “Era un gigante, alla pari di un #PaulBocuse, con il quale ha rivoluzionato la cucina. Pierre Troisgros (a sinistra, accanto al fratello Jean) è scomparso all’età di 92 anni. La Guida Michelin si associa al dolore dei familiari. Il suo nome continuerà a brillare #3stelle“.

Aggiungendo in un ulteriore tweet: “Trasmissione, innovazione, rispetto per i prodotti: questi gli insegnamenti dello chef Pierre Troisgros, oggi scomparso. Suo figlio Michel e i suoi nipoti César e Léo stanno ora lavorando per tramandare un’eredità di incredibile ricchezza.

Bernand Pivot lo ha definito “Semplice, attento, giocoso, era un uomo ricercato tanto per la sua amicizia quanto per la sua cucina.” Un commentatore, sempre su Twitter, ha aggiunto: “Troisgros ha segnato la gastronomia così come le tre Grazie hanno segnato la pittura“.

Pierre Troisgros in cucina

« Cuisinier, c’est le plus beau métier », cucinare è il mestiere più bello, aveva detto una volta in un’intervista. Non possiamo che essere d’accordo con lui. Grazie, Chef Troisgros.

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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