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Birra
28 Maggio 2011 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 15:32

Ebrius, vai a Marino per bere la birra più buona che c’è ai Castelli Romani

Mi aveva parlato di questo beershop Manuele Colonna, tracciando una linea di demarcazione fra pub che hanno prodotti diversificati e noti il cui punto di
Ebrius, vai a Marino per bere la birra più buona che c’è ai Castelli Romani

Mi aveva parlato di questo beershop Manuele Colonna, tracciando una linea di demarcazione fra pub che hanno prodotti diversificati e noti il cui punto di forza è la capacità comunicativa del publican e beershop che invece hanno prodotti particolari e puntano su una gamma ricercata. Il prototipo della prima tipologia, secondo Manuele, è Stefano Frasca mentre alla seconda è ascrivibile Ebrius. Sono stato da Stefano al Birrifugio e la visita è stata interessantissima, non solo per le indubbie capacità del gestore, ma anche per le birre non banali. Recentemente ho conosciuto, tramite Luigi Serpe, Massimiliano Vichi, uno dei soci di Ebrius e mi sono convinto che bisognava andare a Marino, sui Castelli Romani .

Appena entrato nel piccolo locale sono rimasto colpito dalla particolarità della gamma di birre presenti. Ho faticato molto a trovare prodotti “commerciali” cioè le scelte più comuni del beershop che sono comunque fortemente identitarie: Zwickl di Maxlrainer e Pils, la Schwanenbrau Pils, Urkel, Bock e Dobbelbock, la Reinaert tripel, la Saison Dupont, laBlanche des Honnelles, per citarne alcune. Tutte le altre birre invece sono particolari: Great Divide 16th anniversario, tutto De Dolle, compresa una Oerbier riserva 2009, De Molen, Mikkeller, Port Brewing, Brewdog, Struise, Meantime, Moor’s, Stone, Revelation Cat, il Wheat Wine Ale di Smuttynose, Girardin, Boon, Cantillon, Drie Fonteinen, ed ancora tanto altro come le due birre degustate con Marco Chiossi, proprietario del locale.

Ebrius nasce l’11 luglio del 2009, in via Roma, a Marino, per opera di Marco Chiossi e Massimiliano Vichi. Marco 30 anni, beve birra di qualità da 9 anni, colpito in un viaggio estivo in Olanda nel 2002 dalla conoscenza del proprietario del brewpub ‘tij, di Amsterdam e dalla varietà di birre che si trovavano anche in banali supermercati, la Trappe, la Westmalle, la Dulle Tevel.
Da allora ha compiuto tanti viaggi alla scoperta di birre e luoghi e il suo ricordo più vivido è per il Boreft Beer Festival, la festa di De Molen, dove nel 2009, a pochi mesi dall’apertura del suo pub a Marino, ha conosciuto Menno Olivier, il birraio che si è ingraziato facendogli provare la porchetta di Marino (nel 2010 Menno, al Boreft festival, ha festeggiato il guanciale Marinese). Quindi, l’avviso ai birrai italiani è di portare con sé in Belgio e Olanda i prodotti di Vitaliano Bernabei, grande norcino di Marino.
Homebrewer da 3 anni , Marco ha conseguito il 3°posto quest’anno all’IBF con una Imperial Stout, e il 5° l’anno scorso con una Oatmeal stout. Con il risciacquo delle trebbie si fa fare delle ciambelle al mosto d’uva, che vengono inzuppate con disinvoltura nella Boomen & Granaten dai vecchietti del paese, a dimostrazione del legame forte che ha con il teritorio e le persone del luogo!

Il locale ha uno spazio di circa 25 mq, una scelta di 120-150 etichette diverse, che diventano 250 in periodo natalizio, insieme a rum e whisky di qualità. Si rifornisce da Impex di Alex Liberati, da Domus di Manuele Colonna, qualche volta da John Nolan, da Centrale del Gusto, Diffusion e direttamente da tanti birrai.
E il bilancio di questi 22 mesi ?
Il 1° anno molto duro, pochi clienti e tante spiegazioni per far capire la birra artigianale, sin dall’inizio vendita sostenuta di gueze e lambic, secondo Marco perché a Marino molti sono abituati al gusto del vino naturale o del contadino, con una sua acidità malica/lattica ed acetica e quindi hanno accettato con piacere birre dal gusto simile a quello vissuto con i vini della gioventù.

Un primo momento importante, per l’affermazione del pub è stata la sagra dell’uva , nella prima decade di ottobre. Marco sempre attento a creare un legame fra la cultura avanzata della birra e le tradizioni popolari del proprio paese, ha venduto 260 lt. di prodotto alla spina, in 3giorni, realizzando tantissimi contatti. Altro particolare è il magazzino di Ebrius, una grotta scavata nel piperino in cui sono custodite le birre da invecchiare.

Provata la Hottenroth Berliner Weisse di “The Brewery” ed è stato per me da lacrima, aver provato una specialità molto poco diffusa, quasi introvabile in Italia. La birra è dedicata alla memoria di Fred e Sarah Hottenroth, nonni del birraio. In etichetta si consiglia di berla da sola o con aggiunta di Woodruff o Raspberry syrup, sciroppo di asperula odorosa e lampone, che servono a bilanciare l’acidità citrica e soprattutto lattica della birra, che ha una fermentazione con lattobacilli e brettanomiceti. Solo 3,1 °alc., un fortissimo aroma di pane in fermentazione, una bevibilità assoluta, dissetante, gradevolmente acida, con sensazioni di cedro di limone predominanti.

HR Papso quadrupel invecchiata in botti di bourbon, di Amager Bryghus, un birrificio danese. Birra di 12 gradi alcolici, olfatto intensissimo e molto differenziato e complesso, di loto, cioccolato e di whisky. Molto morbida ed avvolgente al gusto, alcolica, caramellosa, molto complessa, dalla notevole persistenza e con una gradevole sensazione astringente nel finale.

Ebrius Beer Shop. Via Roma 32, Marino (Roma). Tel. +39 06.93803075

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Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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