Fauchon: amministrazione controllata per un simbolo della gastronomia
Fauchon, un pezzo di storia della gastronomia francese, rischia di diventare un ricordo sbiadito.
Il nome, famoso tra gli appassionati di cibo e di dolci, che ha la sede a Place de la Madeleine a Parigi, ha presentato istanza di procedura di amministrazione controllata martedì presso il Tribunale del Commercio di Bobigny.
Ne ha dato notizia Le Figaro che già a gennaio parlava di amministrazione controllata per la filiale Fauchon Réceptions che genera il 20% del fatturato del gruppo nel tentativo di mettere in ordine i conti.
Il nome simbolo della gastronomia di lusso, pasticceria, panetteria non ha resistito agli attacchi del 2015, ai gilet gialli nel 2018, agli scioperi contro la riforma delle pensioni nel 2019 e – goccia che ha fatto traboccare il vaso – al Covid-19 che ha imposto la chiusura forzata e la contrazione delle attività anche dopo le riaperture.
La situazione di Fauchon
La storia di successi iniziata nel 1886 a Parigi rischia quindi di arrivare a fine corsa insieme al laboratorio di produzione e ai due negozi di Parigi nell’8^ arrondissement che danno lavoro a 130 persone.
L’hotel 5 stelle Fauchon, aperto nel 2018 sempre in Place de la Madeleine e gestito da Esprit de France, non è in bancarotta, anche se è in sofferenza: nonostante il ristorante abbia riaperto, le sue 54 camere rimangono chiuse.
“Dopo gli attacchi parigini, i movimenti sociali e gli scioperi, non siamo stati in grado di far fronte alla chiusura amministrativa dei negozi di Place de Madeleine. Non abbiamo ottenuto un prestito garantito dallo Stato e i nostri proprietari si rifiutano di annullare gli affitti”, ha spiegato Samy Vischel, presidente di Fauchon.
Fauchon registra perdite da diversi anni e solo il 10% del suo fatturato è generato nei suoi negozi di Place de la Madeleine. Il gruppo, la cui capogruppo non è in amministrazione controllata, guadagna principalmente delle royalties di 73 negozi in franchising (Giappone, Medio Oriente) e della vendita di prodotti ai franchesee.
[Immagine: Patrick Rougereau/Facebook Fauchon]