Firenze. Cosa si mangia da Ditta Artigianale Oltrarno che apre oggi con mezze porzioni a 5 €
Se a Firenze la Ditta Artigianale vi ha fatto diventare coffee geek, la Ditta Artigianale Oltrarno prova a farvi diventare tea-addicted. O, peggio, drogati di mezze porzioni.
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Parola dell’ideatore e pluripremiato intenditore di caffè Francesco Sanapo che chiama coffee geek i maniaci della tazzina.
La seconda sede della Ditta Artigianale è molto più che un altro store: è un ristorante-bistrot dotato di uno chef degno di questo nome, Arturo Dori (ex Cavolo Nero e poi a lungo “personal chef” su commissione), un cocktail bar, con un paio di bartender esperti dietro il bancone (Natalia Mazzilli e Kareem Bennett) e una sala da tè dove potrete trovare una ricca selezione di infusi a cura di Monica Meschini (tea cupper e assaggiatrice), tra cui il tè verde giapponese “Shizuoka Igyokuro” e il tè bianco “Fujian white monkey”.
Al caffè si aggiunge però una cucina “vera” da ristorante. Ogni giorno a pranzo e a cena sul menu ci saranno cinque primi, cinque secondi e quattro dolci. A cui si aggiunge la carta delle “mezze porzioni”, una serie di piatti da chef pensati in versione ridotta per incidere meno sul portafogli (prezzi da 5 a 8 €) e anche per permettere l’assaggio di più specialità in un solo pasto. Tra questi il “Caprino in crosta con tapenade al miele”, le “Puntarelle con acciugata”, ma anche la “Terrina di fegatini di pollo pan brioche e gelatina di vin santo.
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C’è anche una carta dedicata ai panini gourmet come il Club sandwich e il Lobster roll, oltre a un panino vegetariano di invenzione di Dori fatto con pesto di cavolo nero, burrata lucana, pomodorini secchi sott’olio e pinoli, e al “Lamburger”, hamburger con carne d’agnello, caprino fresco e harissa.
Già che c’erano Sanapo & Co. hanno importato una macchina innovativa per produrre infusi espressi nel giro di un minuto, la cosiddetta Steampunk.
Il cuore della Ditta Artigianale Oltrarno, però, resta il caffè specialty, quello di cui Francesco Sanapo parlerebbe per ore e alla cui ricerca dedica svariati mesi l’anno, andando a visitare piccoli produttori sparsi in tutto il mondo. Qui non troverete mai un espresso come un altro, qui non si prende il caffè al volo per fuggire altrove, ma si gusta l’aroma in tutta la sua pienezza.
Novità anche sul fronte cocktail: alla passione per il Gin (mai provato quello prodotto dai monaci di Vallombrosa?) si aggiunge una selezione di vodka, rum, whisky, tequila e mezcal, per dare origine a creazioni particolari, come il “Ditta Artigianale Spritz”, preparato con lo “Slow gin”, fatto con infusione di prugnolo selvatico, dolce e di un colore indaco, con prosecco, un touch di soda e una foglia di basilico, o il “Negroni Ditta Artigianale”, con gin, campari bitter, vermouth di alta qualità, confettura di arance amare e ginger.
Oggi c’è l’opening party. Si inizia alle 18:30. E voi ci sarete?
Ditta Artigianale Oltrarno. Via dello Sprone 5r. Firenze.