Roma. Cena stampa per capire come cambiano Il Tino e Bistrot 41 12
Lele Usai e Il Tino hanno deciso di crescere, e per questo il ristorante stella Michelin che dal 2016 è all’interno del cantiere navale Nautilus Marina a Fiumicino, si prende una piccola pausa e chiude per i lavori. Sostanzialmente si tratta di fare i tre step fondamentali.
Aggiungere la cucina a vista al primo piano per poter interagire di più con i clienti.
Ridurre il numero di tavoli da 12 a 8, “per concentrarsi ancora di più sulla qualità e sul servizio”, spiega lo chef.
Creare un ingresso indipendente per separare in modo netto il bistrot 41 12 dal ristorante.
Naturalmente, ci saranno anche altre modifiche come un salottino con i divani all’entrata del ristorante per poter prendere un caffè o rilassarsi in attesa del tavolo, un bel dehors (per ora coperto di neve) per la bella stagione, dove prendere un aperitivo con vista yacht, un piccolo orto con le piante aromatiche vicino alle scale. E mentre i lavori procedono (dal 27 febbraio a 15 marzo), Lele Usai e il suo staff studieranno il nuovo menù per il Tino, ma non solo.
Ora che il Bistrot Quarantunododici apre anche la sera, ci sarà un bel da fare con il menù del pranzo che si estenderà alla cena.
L’identità del Quarantunododici è “cucina di mare”, e l’idea dello chef è di cambiare il menù molto spesso, lasciando fissi i capisaldi come gli spaghetti ai frutti di mare, la frittura o la grigliata di pesce. La formula precedente 4+4+4+4 è diventata 5+5+5+5+4. I dolci sono rimasti sempre 4, ma si sono aggiunti i 5 contorni di stagione (tutti a 4,50 €).
Ecco cosa mangerete ancora per un po’ nel Bistrot Quarantunododici prima del cambio del menù, mentre aspettate di cenare da Il Tino rinnovato.
Come sempre, non può mancare un benvenuto dello chef: piccoli croccanti supplì fatti con un risotto alla crema di scampi, un bel rifacimento di un classico degli anni 80 (che trova spazio anche nel menù del Bistrot) e un calice di bollicine laziali: Kius (Brut Spumante Metodo Classico Bellone 100%) di Marco Carpineti.
Pane e olio, un connubio imprescindibile e immancabile. Il pane, rigorosamente fatto in casa, dalla mollica soffice e molto delicata, che sembra quasi una pastarella, si sposa perfettamente con l’olio di Cori (oliva Itrana, az. Rupebianca).
Gazpacho invernale e mazzancolle croccanti (12,50 €). La zuppetta del cavolo rosso con le cipolle e le pepite dorate dal sapore di mare sono un abbinamento indovinato e bilanciato.
Tartare di ricciola e guacamole (13,50 €). Pesce locale, freschissimo.
Tempura di calamari e mazzancolle (18 €). Non mi stancherò mai di ribadire che non è facile mantenere il calamaro morbido e croccante nello stesso tempo, ma questi si scioglievano in bocca.
Pesce spada affumicato, lamponi e misticanza (16 €), affumicatura delicata, con uno sprint in più dato dalle erbette.
Ravioli alla pescatora (15 €). Piatto dai sapori molto puliti, con un forte richiamo di mare.
Spaghetti alle conchiglie (13 €). Spaghetti che amerete perché sono tutti sgusciati e non rimane che coccolarsi il palato con ogni forchettata.
Grigliata mista e marinata alle erbe (23 €). E’ una grigliata diversa: umida, succosa e saporita, un grande classico della cucina di mare.
Mousse al cioccolato bianco, frutti rossi e meringa ai semi (6 €). Un bocconcino di delicata dolcezza è quello che ci vuole per terminare una cena.
La mia cena è stata composta da tanti assaggi, non crediate che le porzioni siano così piccole a prezzi alti. Comunque nel menù ci sono tante altre cose da provare: una selezione di crudo del giorno (25 €), un risotto crema di scampi (13 €), una zuppa di pesce (23 €) o semplicemente un buon fritto di paranza (18 €)
Quarantunododici e Il Tino. Via Monte Cadria 127. Fiumicino (Roma). Tel. +39 06 658 1179