Fresco Sarpi a Milano, trattoria e pizzeria napoletana a buoni prezzi
Se pensate che ormai Chinatown a Milano sia solo zona di raviolerie e street food cinesi guardate Fresco Bar in Paolo Sarpi. È la catena di ristoranti napoletani che porta la cucina partenopea all’interno dell’Hotel Leonardo Milan City Center, con accesso anche per gli esterni.
170 coperti, di cui 100 nel giardino esterno in stile Biergarden con simpatiche catene di luci sospese, arredamento moderno, atmosfera allegra, o almeno così è parso all’opening.
La scelta di inserirsi in un contesto alberghiero, gestita insieme a Fedegroup azienda di Food& Beverage dedicata all’hotellerie, è un invito ad un pubblico internazionale a scoprire una cucina mediterranea. Semplice e diretta come la troverebbe al Sud. E a prezzi molto democratici almeno per Milano.
Il claim “Cool Neapolitan Food” si addice al contesto. La scelta dei piatti è molto ampia, così come la lunga lista delle pizze, queste ultime piuttosto economiche. Un tuffo negli anni ’80 – ’90, ma con un’organizzazione più moderna, Fresco Sarpi potrebbe rivelarsi il nuovo comfort food all’italiana.
Il racconto del menu lo rivela in più punti.
Menu e prezzi di Fresco Sarpi a Milano
Parmigiana di melanzane (9 €). Un piatto della tradizione napoletana. A Napoli Ippolito Cavalcanti nel suo “Cucina teorico pratica” scrive la prima ricetta nel 1839: «…e le farai friggere; poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico, salsa di pomodoro e coperte le farai stufare». Fresco rispetta la tradizionale ricetta partenopea preparata con melanzane fritte, pomodoro, provola, grana DOP e pecorino romano DOP.
Fritto cafone per due (11 €). Uno dei capisaldi della tradizione napoletana, ne parlava già nel 1884 Matilde Serao nel “Il Ventre di Napoli” dove scrive del cosiddetto friggitore, un ambulante che si aggirava per i quartieri popolari gridando “Fritti nella tiella!”. Proprio da questa figura è nato il famoso modo di dire napoletano “frijenno e magnanno”. Anticamente i cartocci (cuoppi) su cui si serviva il fritto venivano chiamati anche “oggi a otto” perché, proprio per la povertà in cui versava il popolo napoletano, il friggitore accettava un pagamento “a rate” fino a otto giorni. Fresco assicura che il suo fritto non è mai congelato ed è composto da arancini di riso, crocchè di patate fresche, provola impanata, zeppoline di pasta cresciuta, verdure.
Mozzarella di bufala 150 grammi con pomodorini e prosciutto crudo (12,50 €)
Sautè di cozze e vongole con pomodorini e crostone di pane (17 €)
I primi piatti della tradizione napoletana
Spaghetti alla Nerano (13 €) che prendono il nome dalla località di Nerano, borgo di pescatori situato tra i Monti
Lattari, Massa Lubrense e Positano. Si attribuisce la nascita alla cucina di uno storico ristorante della baia, che con l’unione di pochi e semplici ingredienti seppe creare il piatto che conquistò Totò ed Eduardo De Filippo, entrando a far parte di diritto tra i piatti tipici della tradizione napoletana: spaghetti trafilati al bronzo con zucchine fritte, provolone, grana DOP, pecorino romano DOP e basilico.
Ziti allo Scarpariello (13 €). Uno dei piatti tipici della tradizione culinaria napoletana, nato in una delle zone più popolari della città: i Quartieri Spagnoli. Dalla storica via Toledo, salendo questi vicoli, si incontravano gli scarpari, cioè i calzolai che venivano ripagati del proprio lavoro artigianale anche con ciò che si aveva in dispensa. Così con i pezzi di formaggio a disposizione, il sugo di pomodoro e le foglie di basilico davano vita ad un piatto dal condimento semplice e genuino. Fresco Sarpi lo prepara con ziti trafilati al bronzo con pomodorini mantecati con grana DOP, pecorino romano DOP, peperoncino e basilico.
Ziti alla Genovese (12,50 €). La tradizionale ricetta napoletana a base di cipolla e carne.
Duetto Fresco (14 €). Per gli indecisi, Spaghetti alla Nerano e Ziti allo scarpariello insieme.
Polpette al ragù napoletano (12 €). Un altro simbolo per la cultura partenopea, un piatto che ricorda le cucine delle nostre nonne. La particolarità della polpetta al ragù napoletano è proprio il ragù, diverso da quello alla bolognese. Un ragù che si rispetti è cotto a fiamma bassa fino a 12 ore, perché deve addensarsi, deve essere tirato e, come si dice a Napoli, deve “pappuliare”, termine onomatopeico che indica anche i relativi suoni che produce durante la cottura.
Frittura dorata di gamberi e calamari (19 €)
I piatti della tradizione milanese
Risotto alla milanese (15 €)
Cotoletta alla milanese (30 €)
Pizze di Fresco Sarpi
Marinara con pomodoro, aglio, origano (6,50 €)
Margherita con pomodoro e fiordilatte (7,50 €)
Cosacca con pomodoro, grana DOP e pecorino romano DOP (7 €)
Bufala DOP pomodoro e mozzarella di bufala (11,50 €)
Diavola con pomodoro, fiordilatte e salame piccante (10 €)
Capricciosa con pomodoro, fiordilatte, carciofi, funghi e prosciutto cotto (12 €)
Pasqualina con provola, salsicce e friarielli (12 €)
Ortolana pomodorini, fiordilatte, zucchine, melanzane e peperoni fritti (10 €)
Ai 5 formaggi con fiordilatte, gorgonzola, provolone, caciotta e ricotta (10 €)
Ripieno con pomodoro, fiordilatte, ricotta, salame e pepe (12 €)
Ripieno di scarole con provola, scarole, olive nere e capperi (12 €)
Montanara fritta con pomodoro, grana DOP, pecorino romano DOP e basilico (8 €)
Nerano con provola, zucchine fritte, provolone e pepe (14 €)
Focaccia cafona con mortadella e granella di pistacchi (10 €)
Primavera provola, crema di zucca, salsiccia e pepe (10 €)
Crocchettona con provola, prosciutto cotto e crocchè di patate (12 €)
Wurstel e patatine con fiordilatte, würstel e patate fritte (9 €)
Pizze nel Ruoto
Salsiccia e friarielli (11 €)
Marinara pomodoro, aglio, origano, olio Evo (7,50 €)
Margherita pomodoro e fiordilatte, olio Evo (8,50 €)
Dolci di Fresco Sarpi
Cartolina alla nutella con granella di nocciole (5,50 €)
Tiramisù (5,50€)
Cheesecake (6 €)
Pan di Stelle (5,50 €)
Babà napoletano (6 €)
Graffette calde con Nutella (5,50€)