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29 Gennaio 2012 Aggiornato il 30 Gennaio 2012 alle ore 07:23

Furbizia vs fame. Somma Lombardo chiude la mensa scolastica a chi non paga

Aveva detto che avrebbe sempre dato da mangiare ai ragazzi e che non avrebbe fatto pagare ai bambini le colpe dei genitori. Ma oggi l'assessore alla
Furbizia vs fame. Somma Lombardo chiude la mensa scolastica a chi non paga

Aveva detto che avrebbe sempre dato da mangiare ai ragazzi e che non avrebbe fatto pagare ai bambini le colpe dei genitori. Ma oggi l’assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Somma Lombardo, Renato Leoni, cambia idea e manda a dire alle famiglie non in regola con i pagamenti della mensa scolastica di venire a ritirare i loro figli durante la pausa pranzo finché non avranno saldato il conto.

Rigurgito di razzismo nella nordica Somma Lombardo, provincia di Varese, o blitz contro i furbetti del bollettino postale che potrebbero pagare ma non si degnano neanche di ritirare la raccomandata in Posta? Renato Leoni ha provato a spiegare ai microfoni di Repubblica Tv le ragioni della decisione: “Non avrei mai voluto compiere questo passo, l’ho sempre considerato l’ultima spiaggia. Ma credo che non sia giusto approfittarsi del Comune e di chi paga invece regolarmente. Non ho mai voluto vedere i nomi di chi non paga ma a detta dei miei uffici alcune di queste famiglie sono conosciute e hanno la disponibilità di pagare mentre fanno fronte famiglie con più difficoltà e con più dignità”.

E intanto, mentre l’assessore spiega che avrebbe potuto, come hanno già fatto altre scuole, ammettere i bambini dei genitori insolventi fornendo loro solo un panino e una mela (“ma in quel caso ci sarebbe stata una discriminazione fianco a fianco”, ha commentato Leoni) sono già scaduti i termini per i pagamenti. Chi non ha provveduto entro il 24 gennaio, infatti, dal 1° febbraio dovrà ritirare il proprio figlio durante la pausa pranzo e riportarlo a scuola per le lezioni del pomeriggio (l’aut aut non riguarda però i bambini della materna).

Servirà a colmare l’ammanco, già sceso, dopo la lettera minacciosa inviata dal Comune alle famiglie debitrici, da 40 mila a 11.500 euro? E soprattutto, non sarà un timbro a fuoco per i bambini delle famiglie realmente in difficoltà? Che accadrà infatti quando, tornati a scuola i figli dei furbi, resteranno le sedie vuote dei piccoli indigenti? Siamo proprio sicuri che non avanzava qualche auto blu? O qualche consulenza di troppo?

[Fonte: repubblica tv Foto: laviniomare.it]

 

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