Ischia. Giovanni De Vivo lascia il ristorante stellato Il Mosaico
Ancora movimenti in Campania nelle cucine dei ristoranti stellati.
Dopo l’addio di Giuseppe Stanzione a Le Trabe di Paestum, si chiude anche il ciclo di Giovanni De Vivo a Il Mosaico dell’hotel Manzi Terme sull’isola di Ischia.
Un ristorante che aveva ritrovato il giusto equilibrio e la stella Michelin dopo l’uscita di Nino Di Costanzo che aveva portato le due stelle Michelin sull’Isola Verde (e che ora sono appannaggio del suo Danì Maison).
Giovanni De Vivo, dopo la chiusura per un anno del ristorante del Terme Manzi, aveva riportato la stella Michelin a brillare sulla tavola del Mosaico.
Classe 1973, lo chef campano è partito dalla pasticceria di famiglia per costruire il suo linguaggio di cucina che per lui rappresenta un nuovo equilibrio tra tradizione e innovazione. Corsi, Alma ed esperienze nelle brigate lo portano a Ravello, a Villa Cimbrone, dal 2006 fino al 2015 quando entra nella cucina del Mosaico e riesce ad ottenere la stella nello stesso anno dopo la sosta forzata del ristorante.
Ora la notizia che costringerà la famiglia Polito a inventarsi una nuova stagione per il ristorante del proprio albergo.
“Gli stimoli nel nostro lavoro sono importanti e spesso il cambiamento ne aggiunge di nuovi che permettono di centrare altri obiettivi”, spiega Giovanni De Vivo. “L’esperienza a Ischia in un albergo prestigioso come il Terme Manzi che oltre al Mosaico ha anche un ristorante easy e una pizzeria, è stata fantastica e mi ha permesso di lavorare su più punti della ristorazione. Lascio il Mosaico grato alla famiglia Polito per la fiducia che hanno riposto nelle mie capacità nel momento in cui hanno deciso di riaprire Il Mosaico che è un’insegna prestigiosa quanto il luogo che la ospita. Ora mi attende un periodo di riflessione per lanciarmi con la mia consueta dedizione in una nuova avventura che spero sia appagante come questa appena conclusa. Un grazie alla mia brigata e ai clienti che hanno manifestato tante volte apprezzamento per il mio stile di cucina”.