Granite. Terno secco sulla ruota della Sicilia a Siracusa, Modica e Noto
Voglia di granita. Rassegniamoci all’evidenza dei fatti: siamo tornati in città e fa caldo. È estate. Vorrei spegnere l’arsura e deliziarmi con le bellezze delle mie vacanze. Siciliane. E quindi vi riassumo tre località per altrettante granite che potrete inserire in un vostro tour. Già da oggi, se siete tra coloro che preferiscono riposarsi a settembre o avete la fortuna di abitare in quel lembo di isola. Altrimenti sognate con me.
Nel mio giro itinerante ho toccato tre posti, classificati tra i più buoni d’Italia: Bar Kennedy a Siracusa, Rosy Bar a Modica e Caffè Sicilia a Noto.
Ok, ho voluto vincere facile.
Andiamo con ordine, crescente:
Bar Kennedy, Siracusa
Un bar diciamo “vecchio stile” non ordinato, non moderno. Insomma non aspettatevi chissà-cosa, ma la granita alla mandorla è buona e molto economica, 1,50 euro la coppetta e cucchiaino in plastica. Non si effettua servizio ai tavoli, ed è classificato al 20 posto nella classifica Dissaporiana.
Consiglio mio, se siete da quelle parti assaggiate questa granita. Altrimenti pace.
Quella di gelsi mi ha lasciata molto freddina.
Rosy Bar, Modica
Una sorpresa (positiva), classificato al 13° post,o è un bar situato nella parte nuova di Modica, gestito da ragazzi giovani e molto gentili.
Ho assaggiato la cremolata di gelsi, molto buona. Ma il top è stata la granita di ricotta, scaglie di cioccolato modicano, granella di pistacchi e caffè.
Perfetta amalgama di consistenze diverse, accompagnata dalla buona brioscia di ordinanza. Circa 5 euro per la combinazione granita e brioscia.
Posto che consiglio vivamente, peccato il menu plastificato e molto minimal.
Caffè Sicilia, Noto
Degustazione di granite servite in coppette su vassoi separati, caffè, arancia rossa e gelsi su uno e mandorla, fichi piccanti e limone sull’altro.
Si può fare il percorso dal più acido al più dolce o viceversa, io ho iniziato dal limone, sono passata all’arancia rossa poi i gelsi. Pausa di riflessione sulla bontà degli ingredienti che si sentono tutti, mai coperti dallo zucchero. Poi riparto dalla mandorla, fichi piccanti e caffè. Molto forte il caffè come si usa qui.
Il gusto sorprendente che avrei continuato a mangiare è fichi piccanti, deliziosa consistenza e inaspettata la punta di peperoncino.
Qual è il vostro segreto? Chiedo a Corrado Assenza, l’anima del Caffè Sicilia. “Il nostro segreto è non avere segreti” mi risponde. Niente formule bizzarre, gusti coloratissimi ma materie prime eccellenti e arte di saper fare, aggiungo io.