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La valutazione in pittogrammi della Guida de L’Espresso dei ristoranti non è cambiata. Ci sono i cappelli che già da tempo erano passati da 3 a 5. Con l’aggiunta del sesto cappello, anzi, del Cappello d’Oro. Un ristrettissimo circolo di ristoranti che può vantare la massima onorificenza. 5 Cappelli acquisiti sul campo e 5 Cappelli d’Oro a quei ristoranti che si sono distinti nella storia della cucina italiana.
\n\n\n\nDei 1.000 ristoranti, 500 hanno ottenuto anche una valutazione e gli sono stati assegnati i cappelli. Sono 178 i ristoranti che hanno avuto un cappello, 191 quelli con due, 96 quelli con tre.
\n\n\n\nLa regione che ha ottenuto più riconoscimenti è stata la Lombardia con ben 178 ristoranti di cui 105 con cappelli e 73 senza (105+73).
\n\n\n\nIl Piemonte al secondo posto ne ha 93 (48+45).
\n\n\n\nTerza la Toscana con 91 (51+40)
\n\n\n\nQuarta l’Emilia-Romagna con 77 e il Lazio a chiudere la top five con 74 .
\n\n\n\nSe i ristoranti sono solo 1.000 in nome dell’esclusività, la Guida non si è risparmiata sui premi speciali conferiti da 24 sponsor ad altrettanti ristoranti, chef e personale di sala. Eccoli.
\n\n\n\nRiprovaci Guida de L’Espresso o, meglio, ritorna, con questa edizione 2024 dedicata ai ristoranti. È la prima non più sotto il cappello del Gruppo La Stampa/Repubblica. Un cambiamento epocale con la direzione di Alessandro Mauro Rossi e la curatela di Andrea Grignaffini coadiuvato da Alberto Cauzzi. Che hanno puntato sull’esclusività anche dei numeri delle schede affidate a un gruppo di ispettori. Solo 1.000 alla fine i ristoranti recensiti e valutati.
“Abbiamo 1000 ristoranti che non sono tanti rispetto alle altre guide ma che sono di grandissima qualità”, sottolinea Rossi. “Il fatto di esserci rappresenta una scelta precisa di premiare le eccellenze assolute della ristorazione. Inoltre abbiamo costruito attorno alla guida un vero e proprio sistema con un sito, un app, i social e un magazine settimanale, il weekly enjoy. Tutti completamente gratuiti.”
La Guida L’Espresso, di oltre 900 pagine a colori, comprende la scheda completa con descrizione, foto del ristorante, foto dei piatti migliori, la valutazione. Una guida che nasce dal passato ma che guarda al futuro come ha sintetizzato il curatore Andrea Grignaffini. “Abbiamo realizzato questa Guida con passione e impegno con l’intento recuperare dal passato le peculiarità storiche e anche estetiche della guida dagli oltre otto lustri di storia rendendola più esclusiva nel concetto del numero chiuso.
La valutazione in pittogrammi della Guida de L’Espresso dei ristoranti non è cambiata. Ci sono i cappelli che già da tempo erano passati da 3 a 5. Con l’aggiunta del sesto cappello, anzi, del Cappello d’Oro. Un ristrettissimo circolo di ristoranti che può vantare la massima onorificenza. 5 Cappelli acquisiti sul campo e 5 Cappelli d’Oro a quei ristoranti che si sono distinti nella storia della cucina italiana.
Dei 1.000 ristoranti, 500 hanno ottenuto anche una valutazione e gli sono stati assegnati i cappelli. Sono 178 i ristoranti che hanno avuto un cappello, 191 quelli con due, 96 quelli con tre.
La regione che ha ottenuto più riconoscimenti è stata la Lombardia con ben 178 ristoranti di cui 105 con cappelli e 73 senza (105+73).
Il Piemonte al secondo posto ne ha 93 (48+45).
Terza la Toscana con 91 (51+40)
Quarta l’Emilia-Romagna con 77 e il Lazio a chiudere la top five con 74 .
Se i ristoranti sono solo 1.000 in nome dell’esclusività, la Guida non si è risparmiata sui premi speciali conferiti da 24 sponsor ad altrettanti ristoranti, chef e personale di sala. Eccoli.