Guida Michelin 2020. Menu e prezzi dei nuovi ristoranti stellati
Tempo di prevedere nuove visite ai ristoranti. Sono quelli che hanno guadagnato le nuove stelle Michelin per il 2020.
Eccovi la guida completa a tutti gli indirizzi, come di consueto dal nord al sud dell’Italia, per sapere cosa si mangia e quanto si spende.
Come si mangia già lo sapete perché:
Una stella vuol dire una cucina ottima ed è consigliato ai viaggiatori di fare una tappa.
Due stelle sono per la cucina eccellente che merita una deviazione dal proprio itinerario.
Tre stelle è il segno del primato e il consiglio è di pianificare un viaggio per assaggiarla.
Bene: qui ve li raccontiamo noi, chef, ristoranti, motivazioni dei premi, menu – e prezzi.
Nuovi Una stella Michelin
Paolo Griffa, Petit Royal, Courmayeur (AO)
Paolo Griffa, 28 anni, è arrivato al Petit Royal a Courmayeur dopo essere stato da Davide Scabin, Marco Sacco e Serge Vieira; nel 2015 ha partecipato alla San Pellegrino Young Chef, ed è stato nominato Giovane dell’Anno per la Guida dell’Espresso 2020.
“[…] un servizio attento e professionale vi introdurrà alla cucina contemporanea di Paolo Griffa: giovane chef che grazie alla sua formazione da pasticcere sfodera ricette di una precisione maniacale. Belle presentazioni di grande cromaticità, tanta tecnica e territorio circostante in tutte le proposte; svariati menu degustazione – a tema – diventano espressione concreta della cucina concettuale del Petit Royal.”
Prezzo medio 100 €; menu degustazione 80 € e 140 €.
Petit Royal. Grand Hotel Royal e Golf | VIA ROMA 87 11013 COURMAYEUR (AO) – ITALY | T +39 0165 831 611
Bruno Melatti, Fre, Monforte d’Alba (CN)
Lo chef Bruno Melatti è arrivato al Fre del Relais Réva a Monforte d’Alba solo quest’estate, in sostituzione di Paolo Meneguz, che quindi condivide il merito.
“[…] un’esperienza a tutto tondo che armonizza le eccellenze delle Langhe e del Piemonte, con cacciagione e pesce d’acqua dolce: vere passioni del cuoco! Ispirandosi ai concetti di sostenibilità, territorialità, lotta agli sprechi, lo chef utilizza anche le parti considerate meno nobili degli animali macellati, acquistati interi, per preparare piatti studiati secondo il taglio. La ricerca di prodotti spontanei e selvatici come funghi, piccoli frutti, essenze, fiori, bacche e piante commestibili completano una carta volutamente non vasta, ma indubbiamente intrigante.“
Prezzo medio 50-65 €.
Fre. Réva Vino & Resort. Loc. San Sebastiano 68. 12065 Monforte d’Alba. Tel. +39 0173789269.
Federico Zanasi, Condividere, Torino
A Condividere, il ristorante della Lavazza a Torino firmato Ferran Adriá guidato da Federico Zanasi, è andato il premio Innovazione della Guida Espresso 2019.
“Condividere è un vivace progetto ideato dal celebre chef Ferran Adrià […]. La promessa del nome è mantenuta: si condividono infatti la qualità del cibo, ma anche un’allegria giovane e moderna che fluttua nell’allestimento onirico disegnato da un famoso scenografo premio Oscar, Dante Ferretti. In un teatro dell’esperienza, urbano e colorato, che ricorda certe realtà newyorkesi, si possono effettuare percorsi, più o meno lunghi, fatti di piccoli assaggi, o scegliere à la carte, meglio ancora miscelare le 2 formule. I piatti sono moderni, i sapori interessanti spaziano dalla terra al mare, dal Piemonte al resto del mondo, mentre i dessert e i caffè sono serviti in una saletta dedicata.”
Oltre alla carta, ci sono tre “Menu a sorpresa“: Curioso 60 €, Festival 75 €, Gran Festival 95 €.
Condividere. Via Bologna, 20a. 10121 Torino. Tel. +39 +39 0110897651.
Giorgio Bartolucci, Atelier, Domodossola (VB)
Albergo storico, a due passi dalla stazione di Domodossola, centro principale della Val d’Ossola, Eurossola ospita al suo interno un ristorante altrettanto storico, Atelier, guidato da Giorgio Bartolucci – e consigliato da un altro chef stellato e lacustre, Marco Sacco.
“All’interno dell’albergo Eurossola, Atelier […] fa accendere la prima stella – in assoluto! – in Val d’Ossola [con] Lo chef-patron Giorgio Bartolucci affiancato dall’intraprendente sorella Elisabetta, nonché dalla moglie Katia: “vestale” di sala, professionale e al tempo stesso sempre sorridente. La cucina a vista […] – grande quasi quanto la sala – è sicuramente un elemento distintivo voluto […] per corroborare il rapporto tra brigata e commensali. Soluzione che oltre a trasmettere trasparenza, ordine e metodo, offre la possibilità di osservare dai fornelli le reazioni dei clienti all’arrivo e all’assaggio dei raffinati piatti; motivo di orgoglio e soddisfazione per chi li ha pensati e creati abbinando, per esempio, lucioperca del Maggiore e gamberoni di Sicilia. Gusto, varietà ed estetica delle proposte sono gli architravi della cucina di Atelier, ristorante che convince per le sue vibranti ispirazioni, nonché intriganti rivisitazioni di molte ricette ossolane.“
Menu Degustazione 65 €, Menu Vegetariano 55 €.
Atelier, Hotel Eurossola. Piazza Matteotti, 36. 28845 Domodossola. Tel. +39 0324481326.
Cristian Fagone, Impronte, Bergamo
Un’altra “impronta” sul ristorante Impronte di Cristian Fagone a Bergamo sono i 2 cappelli della Guida dell’Espresso 2020.
Marito e moglie ci mettono passione e cuore per lasciare le proprie “impronte” nella ristorazione bergamasca, all’interno di un ex deposito di autobus trasformato in un locale di design dall’arredo essenziale. Lo chef-patron Cristian Fagone si cimenta con una linea di cucina che parte sempre da un’accurata selezione delle materie prime, confessando un debole per l’acidità di alcuni ingredienti e l’affumicatura di altri, nonché il gioco dei contrasti. Mamma lombarda e papà siciliano, è così che si spiegano le due anime della sua cucina, che – pur muovendosi tra citazioni isolane ed altre più territoriali – lascia spazio anche a qualche rinvio francese, crudi di mare e specialità cotte su una griglia di carboni.
I 3 menu sono componibili: Crudi-amo 65/80 €, gli altri due vanno da 40 a 80 € a seconda del numero di portate scelte.
Impronte. Via Cristoforo Baioni 38. Bergamo. Tel. +39 0350175557
Vincenzo Guarino, L˜Aria, Blevio (CO)
Lo avevamo detto a febbraio, che il gruppo Mandarin Oriental chiamando Vincenzo Guarino alla guida del ristorante L˜Aria a Blevio, sul lago di Como, puntava alla Michelin: e la stella (siamo stati facili profeti) è arrivata. Complimenti.
[…] L˜ARIA ha un aspetto raffinato e contemporaneo. Le ampie finestre offrono viste panoramiche, come i superbi scorci su Cernobbio e la sponda ovest offerti dall’elegante terrazza. Qui, lo Chef Guarino esprime la sua idea di cucina mediterranea creativa, raccontando agli ospiti una storia attraverso ogni piatto. Nel menu degustazione l’accento è posto sui prodotti locali freschi, in particolare sul pesce locale, insieme a carni di bovini allevati nei pascoli alpini e verdure biologiche. A fine pasto, gli ospiti possono scegliere tra una selezione di formaggi artigianali della vicina Valtellina, nonché una gamma di golose prelibatezze preparate con ingredienti autoctoni ed esotici. Una pausa al bar per un aperitivo o un cocktail dopo cena è un’esperienza vivamente consigliata.
La carta (disponibile sul sito in inglese) comprende 4 menu degustazione: L˜Aria a 150 € (+90 € per i vini in abbinamento), Tradizione a 120 € +70, White Truffle, Tartufo Bianco, a 200 € + 125, e Green 3.0 a 100 € +60.
L˜Aria, Mandarin Oriental. Via Caronti, 69. 22020 Blevio (CO). Tel. +39 03132511.
Davide Puleio, L’Alchimia, Milano
Il nuovo locale di Alberto Tasinato ha aperto ad aprile 2018, e, oltre a questa (prima) stella Michelin, è stato “incappellato” anche dalla Guida Espresso 2020. Bravo quindi Alberto, ma un bel “bravo!” anche a Davide Puleio.
Il calore del parquet a terra, soffitto a travi e qualche mattone a vista per sdrammatizzare l’ambiente: benvenuti a L’Alchimia. Locale luminoso di giorno, vibrante di romanticismo la sera grazie alle luci soffuse, è la seconda casa dello chef Davide Puleio che qui propone una cucina d’impatto, dove regna un certo minimalismo controbilanciato dalla massima attenzione nella selezione delle materie prime ed una particolare passione per l’olio extra vergine d’oliva. Ottimo servizio ed una carta dei vini in evoluzione. Per un pranzo veloce o un buon aperitivo, ci si accomoda nel bar-bistrot adiacente.
Due Menu Degustazione, Classico 55 €, l’Alchimia 80 €.
L’Alchimia Ristorante & Lounge. Viale Premuda, 34. 20129 Milano. Tel. +39 0282870704.
Aldo Ritrovato, It, Milano
Prendi un altro locale milanese di recente apertura, It Milano, aggiungi il tocco di un grande chef come Gennarino Esposito (premiato quest’anno dalla Michelin come Chef Mentore 2020), e la bravura di Aldo Ritrovato, ed ecco in pochi mesi arrivare la stella (lo avevamo detto? mi sa di sì).
La grande maestria nel ben dosare gli ingredienti, propria della cultura mediterranea, nella fattispecie napoletana, si dà appuntamento qui! Ecco il segreto di questo locale che propone una cucina fusion italiana: il Golfo, la Pianura Padana, il mare e la terra, il dolce e il salato… Il tutto in un ambiente moderno, in un quartiere alla moda; musica lounge in sottofondo e cocktail bar sottostante che prelude a serate di festeggiamenti.
Gli antipasti vanno dai 16 € del finocchio gratinato con crema di avocado e mandorle ai 35 € della catalana di astice; i primi dai 15 ai 28 €; i secondi di pesce dai 31 ai 36 €; dai 26 € ai 32 € della costoletta di vitello alla Milanese; i dolci, 13 €.
It Milano. Via Fiori Chiari, 32. 20121 Milano. Tel. +39 0299979993.
Alessandro Proietti Refrigeri, Villa Naj, Stradella (PV)
A chi scrive, la cucina di Alessandro Proietti Refrigeri a Villa Naj, a Stradella, nel pavese, era piaciuta moltissimo. No, non avevo scritto “stella” – un po’ per scaramanzia, un po’ perché contavo di tornarci, prima di esprimermi… e così sono arrivati prima gli ispettori. Non poso vantarmi, sicendo “io la sapevo!” – ma posso essere felice con lui e con Giulia Seveso, moglie e pasticciera.
Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, un’entrata minimalista introduce in una villa ottocentesca, nelle cui vecchie cantine si trova una sala moderna a dispetto dei bei soffitti a volte di mattoni. È qui che Alessandro Proietti Refrigeri – giovane chef con esperienze internazionali – propone una cucina fresca, territoriale e contaminata, a tratti creativa: la buona tecnica esalta l’accurata selezione delle materie prime. Servizio giovane e professionale; la carta dei vini con oltre 300 etichette spazia dalla regione fino agli angoli più remoti della terra.
I menu degustazione vanno da 5 portate a 55 € a 8 portate a 85 €; Terra mare e vegatali, di 6 portate, 65 €. Antipasti da 16 a 23 €, primi da 17 a 20 €, secondi da 21 a 25 €, dolci a 12 €.
Naj Bar&Restaurant. Villa Naj. Via Martiri Partigiani, 5. Stradella (Pavia). Tel. +39 0385 42126.
Davide Filippetto, Storie d’Amore, Borgoricco (PD)
La cucina di Davide Filippetto a Borgoricco racconta “Storie d’Amore” dalla cucina classica, con un sorriso alle tendenze del momento e con un occhio d’attenzione alle storie che sembrano impossibili, ma che Davide rende possibili.
Massimo Foffani e Davide Filippetto sono – senza dubbio – un’accoppiata perfetta. Soci, fin dall’apertura del locale, il primo gestisce con eleganza e savoir-faire la sala, nonché la scelta dei vini (molto esaustiva, tra l’altro per la collezione di Champagne). Il secondo strappa l’attenzione per la qualità dei prodotti scegliendo eccellenze locali, spesso da piccole produzioni e – nei limiti del possibile – cercando di rispettare la stagionalità dei prodotti. La sua è una cucina tecnica, creativa, di grande equilibrio.
Prezzi dai 25 ai 100 €.
Storie d’Amore. Via Desman, 418. 35010 Borgoricco PD. Tel. +39 0499336523.
Mathias Bachmann, Apostelstube, Bolzano
Alla stella Michelin Mathias Bachmann, chef dell’Apostelstube di Bressanone, può aggiungere 1 cappello dell’Espresso e 16 punti della Gault Millau – non viene invece preso in considerazione dai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso.
Apostelstube è il laboratorio di un giovane chef altoatesino che propone una menu degustazione unico, componibile con varie portate in base al proprio appetito, nonché al desiderio di divertirsi. Il territorio è ben rappresentato in virtù dei tanti prodotti locali ben mixati con agrumi ed erbe giapponesi: quest’ultime coltivate a Brunico da un appassionato di bonsai. Ottimo il pane cucinato al momento e per la scelta del vino, lasciatevi consigliare dal competente maître.
Il menu di 7 portate a 95 €, 6 portate (senza langoustine) 85 €, 5 portate (senza langoustine e senza maiale Duroc) 75 €.
Apostelstube, The Elephant. Via Rio Bianco, 4, 39042 Bressanone BZ +39 0472 832750
Agostino Iacobucci, Ristorante Iacobucci, Castel Maggiore (BO)
Agostino Iacobucci, già stella Michelin con I Portici, sempre a Bologna, riceve una nuova stella con il ristorante che porta il suo nome, Ristorante Iacobucci a Castel Maggiore, a Villa Zarri – aperto ad aprile 2019.
Originario di Castellammare, ma da anni a Bologna, il cuoco realizza una felicissima sintesi di cucina campana ed emiliana, a cui aggiunge proposte più personali, sia di carne che pesce. Piatti di alto livello, il tutto nella sontuosa cornice di villa Zarri, tra lampadari di Murano e soffitti affrescati.
Un menù à la carte e tre menu degustazione: Emilia a 58 €, a base di carne, Campania a 68 €, a base di pesce, ed Esplorando. Viaggi, ricordi, curiosità, un percorso sensoriale curato dallo chef a 80 €.
Ristorante Iacobucci, Villa Zarri. Via Ronco, 1. 40013 Castel Maggiore (BO). Tel. +39 0514599887.
Gianluca Gorini, Da Gorini, San Pietro in Bagno (FC)
Tre cappelli dalla Guida dell’Espresso, 85 punti e 2 forchette dal Gambero, una stella dalla Michelin: il consuntivo 2020 per Gianluca Gorini e il suo ristorante a San Pietro in Bagno sembra più che positivo. “Allievo” di Paolo Lopriore, lo ricordiamo qualche anno fa alle Giare – e ci piace la sua dichiarazione “Il linguaggio che abbiamo scelto di parlare è quello della campagna che ci circonda e che conosciamo da quando siamo bambini.”
Dopo svariate esperienze, Gianluca ha deciso di mettere il suo talento nella propria attività. Nelle calde sale di un’antica casa l’atmosfera si è fatta più attuale, mentre la cucina dialoga con la Romagna della valle del Savio: cagliata, piatti storici, carni alla brace. Ma anche creazioni più moderne.
I menu degustazione “a mano libera” sono 4 portate a 48 € +18 € vini, e 5 portate a 58 +22 €; se la mano è quella dello chef, le porate saranno 7 a 75 € +35, oppure 9 a 95 € +45. Entrate, paste, minestre, risotti sono in carta a 18 €, le pietanze, di carne o di pesce, a 24 € (26 € la lepre, 28 € il piccione); i dolci, 12 €.
Da Gorini. Via Verdi 5. Località San Pietro in Bagno. 47021 San Piero in Bagno (FC). Tel. +39 05431908056.
Karime López, Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze
Una – unica – neostellata donna, finalmente: anche se gli ispettori Michelin non lo dicono, ha un nome, Karime López, è messicana, anzi, è la prima donna messicana stellata Michelin, e ha una bella carriera internazionale culminata con l’esperienza alla Francescana, dove ha conosciuto e sposato Takahiko Kondo, sous chef di Bottura. E Bottura, a inizio 2018, l’ha messa a capo della cucina della Gucci Osteria da Massimo Bottura.
Nel centro di Firenze, questo moderno e dinamico locale porta la firma dell’istrionico chef Massimo Bottura. La cucina, sovraintesa da una giovane chef latino-americana, si apre al mondo con belle citazioni e rielaborazioni di ricette di altri paesi, ma mai dimentica dell’Italia e di Modena in particolare. Ambiente moderno, le cui pareti ripropongono intriganti rappresentazioni dei mestieri in voga nella seicentesca città del Giglio […].
Due menu: 70 € e 90 €. Alla carta i piatti sono tra i 20 e i 30 €.
Gucci Osteria. Piazza della Signoria, 10. 50122 Firenze. Tel. +39 05575927038.
Rocco De Santis, Santa Elisabetta, Firenze
Il carnet di Rocco De Santis e del Santa Elisabetta dell’Hotel Brunelleschi a Firenze comprende anche 1 cappello dell’Espresso e 80 punti con 2 forchette del Gambero Rosso.
La torre della Pagliazza […] custodisce uno dei più interessanti ristoranti gourmet della città. Cuoco campano, la carta è improntata a piatti con evidenti e volute citazioni mediterranee, sebbene il cuoco abbia saputo instaurare un dialogo perfetto tra la Toscana e la sua terra di origine. Ne risulta una cucina fantasiosa ed elaborata che si concretizza in belle presentazioni. I tavoli a disposizione sono solo sette: affrettatevi a prenotare!
I Menù Degustazione: Tracce di innovazione da 5 portate a 124 € (+ 59 vini), In-Contaminazioni da 7 portate a 149 € (+ 74 €), Chef Experience, a scelta dello chef, da 9 portate a 179 € (+104 € vini).
Santa Elisabetta, Hotel Brunelleschi. Piazza Santa Elisabetta, 3. 50122 Firenze, 50122. Tel. +39 05527370.
Antonello Sardi, Virtuoso, Scarperia (FI)
Il menu di Virtuoso, il ristorante di Antonello Sardi a San Pietro a Sieve, Firenze, si apre con una frase di Leonardo da Vinci: “Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare” – una dichiarazione d’intenti ambiziosa, premiata dalla Michelin ma ignorata da Gambero ed Espresso.
Immerso nel bucolico contesto delle colline del Mugello, il ristorante omaggia la Toscana grazie ad uno chef già famoso e riconosciuto nel panorama gastronomico: Antonello Sardi! Il cuoco fiorentino – pur utilizzando tecniche moderne – mantiene vivo il legame con i produttori locali e questa è sicuramente la cifra distintiva della sua cucina. Tale campanilismo non si limita agli ingredienti, ma si esprime anche nella scelta enologica che privilegia etichette regionali – talvolta poco conosciute – sebbene di grande carattere. Anche la sala non ha snaturato l’atmosfera rurale del posto, ma l’aggiunta di qualche elemento più contemporaneo ha creato un mix raffinato ed elegante; d’estate approfittate dei tavoli all’aperto con affaccio sulla campagna.
Menu Degustazione a 70 € + 35 € abbinamento vini; Crea il tuo percorso, 5 portate a 85 € +50 € vini; Menu fantasia dello chef in 7 portate, 105 € +60 € vini.
Virtuoso. Località Lucigliano. Via di Lucigliano 13. 50037 Scarperia e San Piero (FI). Tel. +39 0550763619.
Luca Landi, Lunasia, Viareggio (LU)
Ritorna la stella al Lunasia di Luca Landi dopo la chiusura dell’Hotel Plaza e De Russie per lavori – la prima volta era stato nel 2011.
Al piano terra dell’albergo Plaza e De Russie, dalla sala elegante e contemporanea s’intravede il celebre lungomare viareggino. E’ ancora il blu a tuffarsi nei piatti con diversi prodotti, mentre i ricordi più personali del cuoco, Luca Landi, ripropongono i sapori della terra, dalla Garfagnana alle Alpi Apuane, come il farro, i latticini, le erbe selvatiche, i colombi e le anatre mute. Un bellissimo tavolo dello chef in cucina, ed altre soluzioni sia in termini di design che di servizio rendono la sosta un’esperienza gourmet a tutto tondo!
Menu degustazione da 90 a 120 € a persona, bevande escluse.
Lunasia. Piazza d’Azeglio, 1. 55049 Viareggio (LU). Tel. +39 058444449.
L’Asinello, Senio Venturi, Castelnuovo Berardenga (SI)
“Oggi è arrivato il massimo coronamento di tutto ciò che abbiamo sperato, immaginato, per cui abbiamo sofferto, oggi è solo pura gioia,” dichiara Elisa Bianchini, moglie dello chef Senio Venturi e responsabile de L’Asinello a castelnuovo Berardenga, nel Senese, ristorante aperto in una stalla per gli asini…
All’ingresso di un romantico borgo del Chianti, […] una giovane coppia ha trasformato un’ex stalla in un grazioso e raccolto ristorante. Ai fornelli il marito è fautore di una cucina che evoca i tempi passati, essenziale nella sua concezione di gusto, con pochissimi ingredienti ben dosati. Il servizio è accogliente nella sua semplicità. L’Asinello: piccola chicca gastronomica nel panorama della buona cucina italiana!
Oltre alla carta, ci sono due menu degustazione a scelta dello chef, da 4 portate a 50 €, e da 5 portate a 60 €.
L’Asinello. Via Nuova, 6, località Villa a Sesta. 53109 Villa a Sesta (SI). Tel. +39 0577359279.
Francesco Apreda, Idylio by Apreda, Roma
Francesco Apreda, già chef del ristorante iperpanoramico Imàgo dell’hotel Hassler, a Roma, lasciato a inizio anno dopo 16 anni ininterrotti di stella Michelin, ha riconquistato la stella con il suo Imago by Apreda, al Pantheon Iconic Rome Hotel. E ha anche preso 3 cappelli dall’Espresso, e 90 punti e 3 forchette dal Gambero Rosso, che ha anche premiato la pasticciera Edvige Simoncelli come Pastry Chef dell’Anno.
Chef campano, ma note asiatiche e speziate in aggiunta a suggestioni partenopee in un ristorante moderno e trendy. Scelta à la carta o – come consigliano gli ispettori – optare per uno dei tre percorsi degustazione: Inside The Pantheon, Seasons at the Pantheon, Iconic Signature at the Pantheon.
Idylio by Apreda. Via di Santa Chiara, 4/A. 00186 Roma. Tel. +39 0687807070
Luigi Lionetti, Le Monzù, Capri
Per un racconto del ristorante dellHotel Tragara a Capri, e di Luigi Lionetti chef, potete leggere la nostra recensione. Ma per andarci, dovrete aspettare aprile, la riapertura dopo la pausa invernale.
La vista su Faraglioni, mare e Capri, soprattutto se si opta per il servizio all’aperto, vale già metà dell’esperienza; al resto, ci pensano gli infuocati tramonti e le suggestioni vespertine, ma soprattutto il cuoco indigeno Luigi Lionetti, classe 1984, enfant prodige dell’alta cucina campana e italiana, con un entusiasmo contagioso e il desiderio di portare in tavola sapori regionali rivisitati con gusto moderno e fantasia. Scusi chef, qual è il piatto che la rappresenta di più? “Bon bon di gamberi, zuppetta di olive di Nocellara, mandorla e limone candito”.
Menu degustazione 5 portate 120 €. Menu degustazione 7 portate 140 €. Antipasti 32-38 €; Primi 32-38 €; Secondi 40 €.
Le Monzù. Via Tragara, 57. 80073 Capri (NA). Tel. +39 081 837 0844
Adriano Dentoni Litta, La Tuga, Ischia
La Tuga è il ristorante del resort Costa del Capitano, sull’isola d’Ischia – ed è stato uno dei nostri Ristoranti d’Amare ischitani di quest’anno. Lo chef Adriano Dentoni Litta, che ha ritirato il premio, durante la scorsa stagione ha potuto ancora contare sulla consulenza e la collaborazione dello chef Crescenzo Scotti, che è in attesa dell’apertura del Borgo Santandrea prevista ad Amalfi nel 2020.
Sembra di essere sulla prua di una nave! Sulla collina tra Punta Chiarito e Sant’Angelo, la terrazza della Tuga offre infatti un panorama incomparabile che spazia fino a Capri, mentre dalla cucina – piacevolmente a vista! – sfilano piatti di matrice territoriale preparati prevalentemente con ingredienti regionali, a cui lo chef aggiunge un personale tocco moderno. In caso d’indecisione sulla scelta fatevi consigliare dal maître e se la stanchezza induce alla sosta, la struttura dispone di appartamenti di varie metrature circondati da un’incantevole macchia mediterranea.
Per assaggiare la cucina moderna della Tuga spenderete dai 50 ai 105 €.
La Tuga. Via Provinciale Succhivo, 36. 80070 Sant’Angelo, Serrara Fontana. Isola d’Ischia (NA)- Tel. +39 081909571.
Domenico Candela, George Restaurant, Napoli
Un’altra stella annunciata, almeno da noi – meglio, ipotizzata: ed è arrivata, per la gioia dello chef Domenico Candela e dello staff del George Restaurant del Grand Hotel Parker’s a Napoli.
È la storia di un ritorno a casa: dopo anni di esperienze in grandi ristoranti, soprattutto francesi, lo chef Domenico Candela rientra nella sua Napoli. La cucina sposa prodotti locali – la veracità del pomodoro che si unisce all’esaltante profumo di basilico – e ricette campane rivisitate con la tecnica, nonché il rigore appresi Oltralpe, a partire dal sapiente uso di salse e condimenti. L’ultimo ingrediente, però, lo mette il Golfo: una vista mozzafiato sulla città, Vesuvio, Penisola Sorrentina e Capri.
Prezzi, dai 75 ai 140 €.
George Restaurant. Corso Vittorio Emanuele, 135. Napoli. Tel. +39 081 761 2474
Domenico Iavarone, Josè Restaurant, Torre del Greco
Riportiamo quanto abbiamo detto quest’estate: “Il percorso di Domenico Iavarone continua lungo una strada di qualità e di nitore dei piatti. Che sia quella giusta per imboccare la via del firmamento dei migliori ristoranti in Italia lo sapremo solo al cambio di stagione. E vedremo se Iavarone staccherà il biglietto per Piacenza.”
[…] José Restaurant è il nucleo di un riuscito concept gastronomico che porta in tavola piatti creativi, ma non disdegni della tradizione e aperitivi con tapas di qualità. Nell’excursus di sapori squisitamente campani legati a stagionalità, prodotti dell’orto biodinamico ed eccellenze regionali – dai limoni ai frutti di mare – con ponderate incursioni dal resto del mondo, la fantasia del giovane chef Domenico Iavarone raggiunge il suo apice con la carta dei dolci; basterebbero loro soli a costituire un valido motivo per spingervi fino qui. Ma prima, c’è tanto altro ancora!
Menu Tradizione 48 € (4 portate)
Un menù degustazione con il sapore autentico della tradizione vesuviana rivisitate dallo chef Iavarone.
Menu Libertà 65 € (5 portate)
Cinque piatti scelti da voi per costruire il proprio percorso di degustazione personalizzato. A voi la scelta!
Menu Viaggio 75 € (7 portate)
Lasciatevi andare e abbandonatevi alle scelte dello chef che vi farà vivere un’esperienza culinaria completa e totalizzante.
Josè Restaurant. Via Nazionale, 414. Torre del Greco (NA). Tel. 081 8836298.
Giuseppe Stanzione, Glicine, Amalfi
Giuseppe Stanzione nel 2018 ha lasciato la cucina di Le Trabe a Paestum, dove aveva ottenuto la stella Michelin nel 2012, facendone il primo ristorante stellato del Cilento. Non ha perso tempo: eccolo già ri-stellato al Glicine dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi.
Sulla terrazza da sogno oppure nella saletta interna con vista su Amalfi, in entrambi i casi la cucina di Beppe Stanzione sorprende per semplicità e sapore: pochi fronzoli, concretezza, giochi di acidità piacevoli al palato. Originario di Salerno, lo chef si diploma all’alberghiero nel 1997 per poi dedicarsi a tante esperienze professionali all’estero, in un lungo tour tra California, Australia, Cina e Thailandia. Al rientro in Italia, accresce la sua esperienza nelle cucine d’importanti tavole stellate ed – ora – delizia i commensali in questo fine dining restaurant sospeso tra cielo e mare. Molte le proposte anche per vegani, vegetariani e celiaci.
Due menu degustazione, di cui non viene riportato il prezzo; la guida Michelin riporta 82-130 €.
Il Glicine, Hotel Santa Caterina. S.S. Amalfitana, 9. 84011 Amalfi (SA). Tel. +39 089871012
Lorenzo Montoro, Il Flauto di Pan, Ravello
Uno dei ristoranti più romantici d’Italia anche secondo TripAdvisor, Il Flauto di Pan a Ravello con la cucina creativa ma sempre basata sul territorio di Lorenzo Montoro ottiene anche 82 punti e 2 forchette dal Gambero Rosso.
Non si esagererà dicendo che siamo in uno dei posti più romantici ed esclusivi d’Italia, a Villa Cimbrone con i suoi belvedere mozzafiato a strapiombo sul golfo di Salerno, circondati da una lussureggiante vegetazione mediterranea. […] ci si siede in terrazza […] sopra un tappeto di glicini che sembra sfiorare il mare; sul fondo, i monti del Cilento. Come potrebbe la cucina volgere lo sguardo altrove? Il cuoco campano vi presenterà una straordinaria carrellata di prodotti locali, ricette talvolta antiche e rivisitate, sapori intensi, esplosivi, come tutto ciò che proviene da questa straordinaria terra.
Gli ispettori Michelin indicano prezzi da 90 a 150 €.
Il Flauto di Pan, Hotel Villa Cimbrone. Via Santa Chiara, 26. 84010 Ravello (SA). Tel. +39 089857459.
Felice Lo Basso, Memorie di Felix Lo Basso, Trani
Il ritorno in patria di Felice Lo Basso e delle sue Memorie a Trani è stato accompagnato da questa bella stella Michelin. Ll’aiuto di Giuseppe Boccassini in cucina gli consente di condividere la sua cucina pugliese anche con Milano al Felix Lo Basso Restaurant al Townhouse Duomo.
E’ il luogo delle memorie e delle nostalgie d’infanzia dello chef Felice Lo Basso. Siamo sul lungomare della cittadina famosa per il suo castello svevo; i tavoli più ambiti sono quelli che offrono ampi scorci sulla distesa blu, ma intrigante è anche il grande tavolo fronte cucina, per vedere gli chef preparare piatti dai sapori mediterranei. La terra ha un suo spazio, sebbene il mare stravinca nelle sue poliedriche sfaccettature: dalle ricette più semplici ad altre decisamente creative.
I menu degustazione
I miei Classici, 5 portate a 70 € Carpaccio di gambero rosso, gelato ai ricci di mare, finocchio e arancio [€ 18] Cozze, patate e riso croccante [€ 15] La parmigiana in un risotto dedicato a mia mamma [€ 18] Merluzzo, fave secche, acciughe e cicoria [€ 22] Cremoso al cioccolato bianco, mandarino e tegole al pistacchio [€ 14]
Ispirazioni in Autunno 7 portate a 90 € Ricciola, mandorle, lime e caviale [€ 18] Carciofo, canocchie, burrata, maionese alla menta [€ 16] Tortelli di ceci e tartufo nero, brodo di tonno secco e sgombro [€ 18] Tagliolini al ragù di triglia, pancetta e cime di rapa [€ 18] Seppia, cardoncelli e cavolo nero [€ 24] Ombrina arrostita, rape e agrumi [€ 22] Castagne, cachi e nocciole [€ 14]
Memorie di Felix Lo Basso. Lungomare Cristoforo Colombo, 160. 76125 Trani (BT). Tel. +39 08831794315.
Pietro Penna, CasaMatta, Manduria (TA)
Il ristorante Casamatta si trova all’interno del Vinilia Wine Resort a Manduria, che ha trovato lo spazio anche per un orto dal quale lo chef Pietro Penna può approvvigionarsi quotidianamente.
Dopo significative esperienze presso grandi tavole, lo chef Pietro Penna torna in patria e rende omaggio alla sua terra, in virtù di una cucina che attinge ai prodotti locali, talvolta nel vero senso della parola visto che frutta e verdura provengono spesso dall’orto di proprietà, con gusto moderno e fantasioso. La gentile Tania – maître e sommelier – rende il servizio un’ulteriore gemma preziosa della sosta gourmet.
Menu degustazione di 5 portate 60 € (80 € con abbinamento vini)
Riso, merluzzo marinato, mandorla e finocchietto
Fave, calamaretti e rosmarino
Pasta e patate, cima di rape e acciuga
Faraona, tartufo nero e cicoria selvatica
Cannolo di castagne, cioccolato e arancia
Menu degustazione a mano libera di 7 portate 80 € (110 € con abbinamento vini)
Menù Viaggio nel territorio e tradizione 50 €
Buffet al tavolo con selezione di piatti territoriali
Orecchiette alle cime di rapa, pane sfritto
Bombette arrosto, fave e cicorie
Torta di ricotta
CasaMatta. Contrada Scrasciosa. 74024 Manduria. Tel. +39 0999908013.
Giuseppe Raciti, Zash, Riposto (CT)
Anche Zash, il ristorante di Giuseppe Raciti a Riposto, Catania, fra l’Etna e il mare, puntava alla stella Michelin, come vi abbiamo raccontato: eccola!
La proprietà della famiglia Maugeri sorge nella riviera dei limoni in una zona che pur essendo a metà strada tra Taormina e Catania, non è parte degli itinerari turistici di massa, ma per una sosta gourmet e golosa bisogna proprio che quest’indirizzo ve lo annotiate. Sussurrano storie di tempi lontani, gli ambienti di questo ristorante ricavato dalla vasca una volta adibita alla fermentazione del vino, mentre le proposte dello chef Giuseppe Raciti – che oltre alle numerose esperienze professionali all’estero, a ventidue anni era già Capo Partita dal maestro Santin – sono improntate a una cucina colorata e creativa con ampio utilizzo di prodotti locali e verdure colte nell’orto di proprietà dell’albergo.
Tre percorsi tra cui scegliere: “Nè carne né pesce”, con i signature della cucina di Raciti in 4 portate; il percorso “Terra”, e “Dal nostro mare” ,in 5 portate. I prezzi arrivano ai 120 €.
Zash. Strada provinciale 2 I/II 60, località Archi. 95018 Archi (CT).
Roberto Toro, Otto Geleng, Taormina (ME)
Otto Geleng è il ristorante del Grand Hotel Timeo Belmond a Taormina. Geleng è stato un grande pittore tedesco, e ha fatto conoscere Taormina al mondo. Ora al suo nome è legata anche la stella Michelin conquistata da Roberto Toro.
L’ambiente traduce l’eleganza tipica della destinazione e ricorda le ville isolane di un tempo: solamente “otto” i tavoli incorniciati in un terrazzo fiorito di buganvillee e affacciati sulla baia di Naxos e sull’Etna. I dettagli della mise en place sono ricercati e anch’essi rimandano ai fasti di un’antica dimora, mentre lo chef Roberto Toro […] studia un menu capace di raccontare la sua Sicilia, con molte interpretazioni personali. Vincono la tradizione, ma in chiave moderna e l’esaltazione delle migliori materie prime che questa terra offre.
Il ristorante riaprirà ad aprile 2020; il menu degustazione a 130 € può essere accompagnato da 4 o 6 calici di vino, +50 e +80 €. C’è anche un menu vegetariano a 120 €, con lo stesso abbinamento vini.
Otto Geleng. Via Teatro Greco 59. 98039 Taormina (ME). Tel. +39 09426270200.
Nuove Due Stelle Michelin
Donato Ascani, Glam, Enrico Bartolini, Venezia
Abbiamo già detto del profluvio di stelle su cui naviga Enrico Bartolini: ma – come ogni volta sottolinea lo chef – le stelle non ci sarebbero senza l’apporto fondamentale dei singoli chef che lavorano nelle varie strutture. Come Donato Ascani al Glam di Palazzo Venart, un hotel LDC a Venezia. Abbiamo raccontato qui la quinta stella di Bartolini, appunto al Glam.
All’interno di un sontuoso palazzo d’epoca, un elegante salottino per l’inverno e l’indimenticabile dehors estivo in giardino fra magnolie e vista sul Canal Grande. Con tanta fantasia la carta “pesca” nel mercato di Rialto e non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio reinterpretate dall’estro di Donato Ascani. Alla domanda se nelle varie stagioni vi fosse una verdura locale che non si trova in altri posti e che ha colpito il suo interesse, lo chef ha risposto: le castraure e le erbe aromatiche della laguna che, con la loro sapidità, hanno fatto breccia nel suo cuore.
I menu degustazione sono due, Arte e Orti a 120 € e Natura e Origine, otto portate istintive a cura dello chef, a 150 €.
Ristorante Glam Enrico Bartolini presso Palazzo Venart. Calle Tron, 1961. Santa Croce, Venezia (VE).
Michelangelo Mammoliti, La Madernassa, Guarene (CN)
Un resort nato nel 2003, che prende il nome da un prodotto del territorio, la pera Madernassa, in una zona che fa parte della World Heritage List dell’Unesco: qui i coniugi Ventura hanno chiamato il giovane chef Michelangelo Mammoliti. Con ottimi risultati: oltre alla stella Michelin, 83 punti per il Gambero Rosso, e 4 cappelli dell’Espresso.
[…] c’è un giovane chef ai fornelli, Michelangelo Mammoliti, la cui cucina è già diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I suoi piatti esprimono rigore, tecnica e precisione, ma l’anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si aggiungono proposte di mare e due grandi passioni: quella per il mondo vegetale, con molti prodotti coltivati personalmente da Michelangelo nell’orto del ristorante, e il ricorso ad ingredienti più esotici, talvolta asiatici. Interessante anche la carta dei vini con etichette provenienti da tutto il mondo, da agricolture eco-compatibili, biologiche, biodinamiche, ma soprattutto piccoli produttori locali per investire sul territorio.
Il menu Emozione, con 6 creazioni, a 100 € +50 abbinamento vini; Metamorfosi, 8 creazioni, 120 € + 70; M@d100%Natura, un percorso guidato da Mammoliti attraverso le sue erbe e il suo orto, 140 € + 90 per vini.
La Madernassa. Località Lora, 2. 12050 Guarene (CN). Tel. +39 0173611716.
Nuove Tre Stelle Michelin
Enrico Bartolini, Enrico Bartolini Ristorante al Mudec, Milano
Vi abbiamo già raccontato Enrico Bartolini attraverso 10 piatti che riassumono un po’ la sua storia: possiamo solo aggiungere la motivazione scritta dagli ispettori Michelin. E darvi un rapido riassunto del firmamento Bartolini: 3 stelle al Mudec, 1 stella al Casual a Bergamo [che peraltro – notizia dell’ultima ora – perde il resident chef Alex Manzoni, che rileverà con il fratello l’Osteria degli Assonica, sempre a Bergamo], 1 alla Trattoria a L’Andana, Castiglione della Pescaia, 2 al Glam, vedi sopra, 1 alla Locanda del Sant’Uffizio, nel Monferrato, e (per ora…) nessuna al Poggiorosso a Castelnuovo della Berardenga.
Nel cuore del design district, al terzo piano del Museo delle Culture, non è casuale che Enrico Bartolini abbia scelto – a suo tempo – questo luogo per il proprio ristorante, in perfetta sintonia con la sua filosofia di cucina che ha nella sperimentazione e nella ricerca i suoi credo. Quasi a riflettere il carattere schivo ed introverso dello chef toscano, l’apparente sobrietà della carta cede presto il destro a piatti di sconfinata fantasia, dove il protagonista può essere un solo ingrediente o una girandola di prodotti, mentre le presentazioni assumono il carattere di autentici quadri. Opere d’arte commestibili che rivaleggiano con quelle esposte ai piani inferiori!
I tre menu degustazione costano 180, 200 e 225 €.
Enrico Bartolini al Mudec. Via Tortona, 56. 20123 Milano.