Hamburger. Ma nel Mc d’Oca alla Romana c’è un bipede o un quadrupede?
Copioincollo senza troppi giri di tastiera dall’invio dell’ufficio stampa
Ha conquistato il cuore dei clienti. Da quando è in carta è il piatto più richiesto e anche il più sfizioso. E’ il Mc d’OCA, un cheeseburger “alla Romana” in cui ogni ingrediente che lo compone è tipico romano. Nella versione originale è un hamburger d’abbacchio avvolto da un panino, fatto in casa appena sfornato, e condito con pomodoro di amatriciana, soffice cacio romano filante, e per le chips tanti petali di carciofo fritto. 10 euro.
Approdato da due mesi al ristorante, lo chef trevigiano Roberto Franzin, continua a ricercare nuove sfide con una costante attenzione alle materie prime e ai sapori genuini che considera sempre il punto di partenza per una sana e buona cucina.
Una sfida è una sfida. Roberto Franzin ha mollato definitivamente i piatti di pesce dopo ilSanLorenzo e il Pier 21 (in cui aveva fatto installare una bella vetrina dedicata) per abbracciare la campagna e convertirsi alla cucina romana.
Ma mi spiegate perché chiamare un panino con l’abbacchio (nella versione originale? Perché, ce n’è una edulcorata?) Mc d’OCA? Io mi aspetterei dell’oca o un bipede pennuto. Non un quadrupede. Siete d’accordo, soprattutto se il ristorante si chiama La Penna d’Oca (forte questo naming che gioca con l’antico e stiloso strumento di scrittura fortuitamente allocato in via della Penna)?
PS. Non me ne voglia l’ufficio stampa ma il titolo è irripetibile con il concept concepito 🙂
Mc d’OCA “ALLA ROMANA”
UN NUOVO CONCEPT DI CONCEPIRE IL CHEESEBURGER
IDEATO DAL NUOVO CHEF ROBERTO FRANZIN
DEL RISTORANTE LA PENNA D’OCA DI ROMA
PPS. E poi il Mec Puddu’s, a proposito di assonanze con McDonald’s, è imbattibile.