Roma. Hamburger e birra artigianale al nuovo Byron a Ostiense
Un’altra casa del matrimonio tra hamburger e birra sta per aprire a Roma. Si chiama Byron.
E io, come al solito, sono andata a curiosare per vedere l’ennesimo locale simile in città. La location è rustica, con un mattonato che mi spiegano essere quello dell’edificio originario, riportato alla luce durante i lavori di ristrutturazione, il resto sono materiali di recupero. Ci sono divani, tavolini e un grande tavolo sociale con venti sedute ricavato da una barca indonesiana.
L’idea di Patrick Moretti e Tiziana Bernardi, marito e moglie, è quella di proporre cibo di qualità in un ambiente rustico e in una zona cosmopolita. La coppia da oltre quindici anni è proprietaria di altri locali a Roma, prevalentemente all’Eur, ma si è presa due anni per girare l’Europa mano nella mano, in particolare Inghilterra e Spagna, oltre all’Italia, in cerca di idee e spunti enogastronomici per il loro Byron (che mi fa venire in mente un locale di Londra). Un viaggio che farebbe gola a chiunque e che ha portato i due a eleggere Ostiense come quartiere prediletto. “Ormai è la città dei giovani”, spiegano indaffarati mentre sistemano le ultime cose per l’inaugurazione di domani.
Mi informo subito su quello che sarà il pezzo forte di Byron, l’hamburger. La carne viene condita in modo mediterraneo. Il pane è artigianale e a lunga lievitazione, ma non mancano le proposte “alternative” come il “Dark Byron”, panino con pane al carbone.
I condimenti? “Prevalentemente italiani”, assicurano. Certo, ci saranno il cheddar e molti formaggi francesi, ma largo spazio avrà la mozzarella di bufala. Le verdure saranno per lo più locali.
Lunghissima l’offerta degli antipasti: c’è un mega piatto con nachos ricoperti di purea di fagioli, formaggio, jalapenos, guacamole, pico de gallo e panna acida, Camembert francese fritto, anelli di cipolla pastellati alla birra e i Mac&Cheese, (che per chi non lo sapesse sono i maccheroni al formaggio), piatto che specialmente in Inghilterra e in America è molto apprezzato. E io, devo ammetterlo, sono proprio curiosa di assaggiarlo.
La cheesecake è “rigorosamente homemade, con vero Philadelphia e veri biscotti Digestive”, assicurano dalla cucina. “Abbiamo provato a trovare un’azienda che facesse questo dolce, ma nessuna è stata all’altezza, la nostra è più buona”. Il topping è alla fragola, realizzato ogni mattina.
Capitolo birre. L’impianto di spillatura ha 12 vie e l’offerta è a rotazione, con un occhio di riguardo verso le produzioni italiane. E già dall’inaugurazione di domani, la scelta sembra interessante, con una tap list del giorno non male: Figu Morisca dal Birrificio di Cagliari, Spaceman e 2Late (Brewfiest), Castigamatt, 3° Miglio, Seta Special (Birrificio Rurale), Tipopils e Bibock (Birrificio Italiano), Tabularasa da Birra Toccalmatto, Guerrilla, Olmo e Perfect Circle (CR/AK Brewery), Salada, Statale52 e Madiba Imperial (Birrificio Lariano), Stelle & Strisce da Birra del Borgo, Violent Femme del Birrificio del Ducato. Da fuori confine arrivano XX Bitter di Brouwerij De Ranke, Mahr’s Brau Pilsner, Rittmayer Weizen e Bitter 42.
Mi informo sui prezzi. Per un hamburger con patatine spendo sui 12 €. Con birra artigianale sono a 17 €. Con la cheesecake supero i 20 €.
L’idea di mescolare influenze mediterranee, tex mex e americane funzionerà?
Domani si apre con un happy hour a suon di birre.
Per ora il menu non ha una sua precisa identità. Ma Patrick e Tiziana sono sicuri di distinguersi da tutti gli altri locali che propongono hamburger proprio per la loro ampia offerta.
Voi che dite?
Byron. Via Ostiese 73 (angolo via del Porto Fluviale), Roma. Tel. +39 347.2140767