I nutrizionisti ai ragazzi: “Mangiate più spinaci e meno caramelle!”
Più ferro nella dieta giornaliera degli adolescenti. E’ la raccomandazione dell’INRAN, l’Istituto Nazionale di Ricerca degli Alimenti che ha effettuato, per conto dell’Europa, una ricerca per monitorare la presenza di questo metallo nell’organismo dei ragazzi e delle ragazze europei.
Una riduzione delle riserve di ferro è stata infatti rinvenuta nel 21% delle ragazze e nel 13% dei ragazzi mentre più rara ne è la carenza conclamata (4% nelle ragazze e 2% nei ragazzi). Lo studio, pubblicato sull”European Journal of Clinical Nutrition’, si basa su un campione di 940 adolescenti di cui 438 maschi e 502 femmine di età compresa tra i 12 e i 17 anni provenienti a da 10 città europee tra cui Roma.
“Particolare attenzione va posta all’alimentazione delle ragazze adolescenti, gruppo a maggior rischio di carenza”, ha dichiarato Catherine Leclercq, coordinatore INRAN del progetto HELENA. “L’apporto di ferro nella loro dieta quotidiana dovrebbe essere adeguato ai loro fabbisogni, dovuti alla crescita e alle perdite mestruali”.
Ma dove reperire questo metallo così prezioso per la salute, carente, secondo stime dell’OMS, in 600-700 milioni di persone nel mondo, con un’incidenza particolare nel sesso femminile (l’8% delle donne occidentali), responsabile, quando le sue riserve si assottigliano, di senso di spossatezza e difficoltà di concentrazione?
Cereali, soprattutto integrali, verdure a foglie, legumi e frutta secca oleosa, carne e pesce gli alimenti nei quali è più presente. Più facile da assorbire quello contenuto in carne e pesce mentre la vitamina C ne facilita l’assorbimento dalle verdure. “Una spruzzatina di limone sulla verdura, un’arancia sono un valido aiuto”, spiega Catherine Leclercq. “L’importante è limitare al massimo le calorie vuote nella dieta e cioè gli alimenti che contengono grassi e/o zuccheri ma non apportano micronutrienti: bibite alcoliche e analcoliche, dolci, caramelle”.
Fonte: helpconsumatori.it
Foto: salute.feedelissimo.com