Metamorfosi da stella Michelin 2013 a ristorante emergente 2014 a Roma è un paradosso
Metamorfosi di Roy Caceres con tanto di stella Michelin appuntata sul petto dall’anno scorso può essere dichiarato Ristorante Emergente 2014? Sì, se la guida è tutta nuova, i Cento di Roma che ovviamente ha già acceso le discussioni sulla classifica dei 45 ristoranti Top, mentre i 45 Pop sono tutte allo stesso livello tranne Cesare al Casaletto saranno festeggiati martedì 5 novembre. Lo stesso giorno in cui conosceremo le novità della Guida Michelin 2014 che sarà presentata a Milano (e il giorno prima, lunedì 4, sempre a Milano gli chef saliranno sul palco della guida di Identità Golose).
Per i tanti fan di Roy Caceres e John Regefalk, che già rumoreggiano per assegnare altri riconoscimenti a una cucina scoppiettante di idee e di talento, potrebbe sembrare un paradosso. Più emerso di Metamorfosi a Roma cosa vi viene in mente? Ma prestiamoci al gioco della novità che somma anche lo stupore di una nuova guida (c’era bisogno di una nuova guida, si chiede l’editore?) al mood cartaceo al tempo del web 2.0.
La presentazione della guida, curata da Cavallito, Lamacchia e Iaccarino, e dei tre premiati (Heinz Beck, Roy Caceres, Leonardo Vignolo) è stata farcita dall’introduzione “Roma magna” del comico Lillo e dal pranzo preparato dall’emergente-emerso Caceres. Se dalla prolusione ricordiamo l’auto-definizione che risulterà consolatoria per molti frequentatori di tavole, “Il mio metabolismo, lento come uno sceneggiato degli anni Sessanta”, dello chef emergente-emerso proviamo a inquadrare il piatto che vale il viaggio.
Ecco, quale? Dopo i convenevoli con gli amuse bouche come il baccalà, siamo passati al foie gras. Non il fico, che già aveva svettato in cima a uno degli appuntamenti enogastronomici della Capitale, ma la prugna accompagnata dalla brioche avviluppata in foglia è diventato un instant classic del repertorio di Caceres. Come anche il Riso rosso cremoso, blu del monviso, fassona ed erbe (altro best seller da evento, questa volta 2012). Forse, e dico forse, sta un gradino più in basso il maiale (“Pluma” di maiale, prugne e chipotle, patate alle alghe tostate) accompagnato da patate di cui servirebbero secchiate. Più pungente il dolce – Aneto, frutti rossi, carcade e zuppetta di melone – e la chiusura della piccola pasticceria.
Io ci ritornerei per il foie gras e scommetto che pochi saprebbero resistere alla tentazione di questo chef emergente-già-emerso. In attesa della festa delle 45 trattorie, cioè del cibo Pop, ecco i 10 indirizzi etnici che sono inclusi nei migliori 100 di Roma ma non sono inseriti in ordine di classifica. Rischio di incidente diplomatico?
I 10 migliori ristoranti etnici di Roma
- Celebrità
- Court Delicati
- Doozo
- Green T.
- Hang Zhou
- Jaipur
- Maharajah
- Mezé Bistrot
- Sushi Ko
- Zen Sushi
[Immagini: Daniele Amato, Vincenzo Pagano]