Il basilico di Prà e la ricetta per l’abbronzatura perfetta
In una mattina di agosto si parte…
Sembriamo le famiglie degli anni ’70 con canarino al seguito… Quest’anno vacanza stanziale, lo stress la richiede.
Puntata la macchina sull’Aurelia alla volta del Golfo del Tigullio per fermarsi a circa 30 km da Genova: ci si sente già riposati, il cervello ha fretta.
Chiacchiere… musica seria e faceta… tormentoni estivi…
Nei miei pensieri e nei miei desideri c’è la voglia di trovare tracce di tradizione e prodotti genuini “del posto”.
Il basilico di Prà tra tutti, dal momento che sembra meno rintracciabile dell’Araba Fenice.
All’arrivo l’indigestione di focaccia è d’uopo.
Programma del primo giorno: commissioni nei caruggi di Chiavari.
E’ venerdì e c’è il mercato…. il centro è invaso.
Ok…. oggi trovo per forza qualcosa di tipico…..
Il mercato appare classico dei nostri anni : abbigliamento per lo più…
Sbuco nella piazza del tribunale… ecco quello alimentare.
Cerco come l’acqua nel deserto: basilico, basilico… anche un po’ di preboggion (erbe miste, borragine, radicchio selvatico, ortica, bietola, tarassaco cicoria… ed altre… serve per il ripieno dei Pansotti ed altre preparazioni)..
Niente.. neanche l’ombra.
La globalizzazione ci sta uniformando un po’ tutti… i prodotti sui banchi sono anche un po’ simili a quelli delle grandi città.
Faccio ancora qualche giro….
I banchi del pesce sono però fornitissimi e bellissimi.
I posti dove rimpinzarsi di focaccia e focaccette (frisceu) sono sempre tanti e invitanti.
Per ora, anche se i menù sono galeotti, resisto.
Torno a S. Margherita un po’ sconsolata e faccio spesa dai soliti negozianti … un po’ di basilico
lo abbiamo rimediato e parte il test…
Giorno successivo spesa a Rapallo…. altro giro altro basilico…che mi assicurano di Prà.
Ma non c’è modo di avere un pedegree sicuro per le fresche fogliette ?
A casa il confronto… Quello che porta l’indicazione DOP è più chiaro, inebriante sembra più turgido…Chissà se manterrà la promessa e chissà se lo abbiamo trovato….
Dovrò setacciare la zona a caccia di segreti…
Nel frattempo….
Merito il mio primo bagno al mare!
Giro la macchina e mi dirigo a S. Margherita Ligure, Punta Pedale.
Tuffo fresco, l’acqua è davvero blu (malgrado le troppe barche ).
Mi lancio sull’asciugamano per cominciare il “lavoro” della tintarella.
Penso..
A pranzo devo proprio mangiare qualcosa che sia alleato dei raggi….
La frutta estiva ci aiuta…. non dovremmo mai fare a meno di ananas , albicocche, melone, pesche, fragole.
Difatti, non appena a casa esploro il frigo….
Tutto ok… mi preparo una bella insalata.
1 carota
2 fette di melone
1 pesca noce
1/2 peperone giallo
Taglio tutto e condisco con olio e sale.
Cosa c’è di più fresco e gratificante dopo 3 orette di mare ? Questi sono alimenti ricchi di betacarotene che aiuta la produzione di melanina e di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento della pelle… del resto col sole il problema è dietro l’angolo.
Vi consiglio anche di cominciare prima dell’esposizione al sole, oltre a giovarne esteticamente, la pelle reagirà bene all’esposizione.
Raccomandazioni
Non esagerate con l’assunzione però… rischierete che piante dei piedi e palmi delle mani diventino arancioni.
Non dimenticate anche di mettere creme protettive, qui in Liguria c’è un bel po’ di vento, si rischia di prendere un sacco di sole e non accorgersene !!!
Ancora relax al sole….
Medito e pianifico le prossime mete gastronomiche…
In questi giorni sagre e inviti ed io non ho nessuna intenzione di perdere nulla….
Restate collegati.