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12 Maggio 2020 Aggiornato il 13 Maggio 2020 alle ore 08:30

Il più costoso sushi delivery è del tre stelle Michelin Masa: 800 $

Il ristorante giapponese di Masayoshi Takayama propone incredibili sushi in consegna a domicilio a prezzo stratosferico anche per New York
Il più costoso sushi delivery è del tre stelle Michelin Masa: 800 $

Se Masa, il ristorante con tre stelle di Masayoshi Takayama a New York, è il più costoso degli Stati Uniti, si può supporre che anche il suo delivery sia piuttosto caro. Ed è così: Masa propone un Sushi Box da 800 $, all’insegna dell’esclusività e del lusso.

Il ristorante nel Time Warner Center ha lanciato il mese scorso il suo servizio di consegna a domicilio, leggiamo su Eater NY. Ci sono solo 20 scatole a settimana, ognuna progettata per quattro persone. Che fanno solo 200 € a testa, in realtà – ma insomma è sempre una bella cifra. 

MASA NY delivery sushi le confezioni

Come sempre, è una questione di proporzioni, un menu stellato costa sicuramente molto, sia in versione consumato in sala, sia in versione consegnato a domicilio. Abbiamo appena letto le critiche al menu di Cracco a 75 €. E possiamo anche essere d’accordo con l’autore dell’articolo, Gary He, il quale sostiene che se riesci a vendere le tue cene a 1300 $, troverai sicuramente chi acquista il tuo take away. La disoccupazione è al suo livello più alto, Covid-19 e Depressione stanno avendo un impatto sproporzionato specie sulle comunità di colore più povere. Eppure, i ricchi stanno diventando ancora più ricchi.

Ricchi e, si suppone, con un abile cuoco a disposizione: il kit arriva infatti in versione fai-da-te, i vari sashimi e temaki devono essere assemblati. Senza le istruzioni dello chef.

lo chef Masayoshi Takayama, del Masaa New York 3 stelle Michelin

Non solo. Lo chef Masayoshi afferma che da Masa “ogni tipo di piatto è preparato e servito immediatamente”, poiché anche 10 o 15 secondi possono cambiare il sapore. Come peraltro sostengono molti dei migliori maestri di sushi, a New York come da noi in Italia.

Eppure la scatola da asporto viene consegnata tra le 15:30 e le 17:00, da un addetto alle consegne che arriva su una Nissan Sentra e estrae la scatola da un dispositivo di raffreddamento Igloo.

Viene suggerito che “il pesce è in grado di mantenersi bene in frigo”, e che “il riso può rimanere fuori dal frigorifero per un massimo di due giorni”. Che rappresenta una linea temporale più lunga delle linee guida sulla sicurezza alimentare della FDA (Food and Drug Administration) statunitense.

Insomma, un po’ di perplessità sull’insieme dell’operazione delivery ci sono. Si paga tanto per del cibo che ti devi ancora preparare (cosa che peraltro avviene con diversi altri delivery). E si può dubitare della correttezza sanitaria del tutto.

sushi

Comunque, la scatola che ti arriva è uno spettacolo. Fette di kanpachi (ricciola), toro (la pancia del tonno), salmone, orata, confezionate in file divise da strisce di foglie di banana. Ci sono anche circa 45 grammi di riccio di mare su un letto di tartare di toro.

Ma l’elemento più notevole è il caviale Osetra, che viene normalmente servito in una scatola di ghiaccio. Qui, i 21 grammi di caviale vengono messi direttamente su un mucchietto di pesce tritato. Si tratta del piatto firma di Masa, il toro caviale. Si consiglia di lasciare la confezione a temperatura ambiente per mezz’ora prima di consumarlo. Il che consente al caviale di riprendersi insieme al toro, creando un insieme appiccicoso e pungente.

MASA NY sushi delivery zenzero wasabi

Forse, la vera grande opportunità di questo delivery del ristorante Masa è la possibilità di fotografare i piatti. Notoriamente, lo chef Masa proibisce le fotografie nel locale. A casa propria invece ci si può sbizzarrire. A partire dalla scatola, traboccante di pezzi colorati di pesce crudo e verdure, organizzati in file ordinate.

Anche perché, conclude l’articolista, a volte sembra che il sushi più costoso sia diventato una specie di status symbol, la sfida con gli amici è vedere chi ne mangia, e spende, di più.

[Link: Eater NY; Immagini: Gary He]

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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