Iva e manovra. Per il vino un conto da 70 milioni di euro
Settanta milioni di euro è il conto salato che i consumatori di vino dovranno pagare se passa la manovra economica. L’aumento dell’Iva dal 20% al 21%, che porta l’imposta italiana sul valore aggiunto al di sopra di quella praticata in Germania (19,6%), Francia (19,6%), Spagna (18%) e Gran Bretagna (20%) assicurerà pur alle casse statali un incasso di 4 miliardi di euro ma pesa come un macigno su uno dei comparti più vitali dell’economia italiana, il vino, prima voce dell’export agroalimentare, terza voce per fatturato dopo il lattiero-caseario e dolciario.
Un settore già penalizzato dalle politiche anti-alcol che, secondo stime di Confagricoltura, hanno ridotto i consumi del 7%. Dovranno quindi essere riviste al ribasso le previsioni fatte prima della manovra economica che prevedevano consumi per 40 litri pro capite nel 2015, già al di sotto dei 43 attuali e in caduta libera rispetto ai 47 del 2007.
[Fonte: confagricoltura.it. Foto: conipiediperterra.com]