La Chioccia d’Oro: i mostruosi prezzi del Bib Gourmand del Cilento
Lo confesso subito: il titolo è da acchiappaclic per celebrare La Chioccia d’Oro, ristorante Bib Gourmand della Michelin in Cilento. Ma i prezzi sono mostruosi perché raramente vi capiterà di vedere un primo piatto a 8 € e un secondo piatto a 12 €. Insomma, urlerete di piacere per il rapporto qualità – prezzo. Monstre, appunto.
In un momento storico in cui si mettono in vetrina le bollette accanto ai menu nel tentativo di spiegare gli aumenti, la Chioccia d’Oro è proprio la gallina mitologica. Non è che non abbia subito i rincari, anzi. Sulla carta, i secondi piatti al forno avevano un talloncino con il nuovo prezzo. Ma la capacità di questa trattoria a conduzione familiare di contenere i prezzi e mantenere alta l’asticella è encomiabile.
D’altronde Giovanni Positano e famiglia è dal 1973 che è solido punto di riferimento qui a Vallo della Lucania, la capitale del Cilento. Siamo in mezzo alle montagne, proprio sulla strada che porta a Novi Velia, e il clangore delle truppe vacanziere è ben lontano. Resta inteso che è proprio il cosiddetto Cilento interno a regalare grandi soddisfazioni. La Chioccia d’Oro, Al Sentiero di Galdo per gli agriturismi (veri), Di Matteo a Torchiara per il gelato (artigianale). Senza dimenticare Storie di Pane di Paolo De Simone, la panetteria bottega che è come la grotta di Ali Babà. O la pizzeria Da Zero. Entrambe sempre a Vallo della Lucania.
Negli anni, La Chioccia d’Oro è cresciuta e la terrazza coperta (dehors sarebbe roba da gastrofighetti) è pronta ad accogliervi. L’aria è frizzante, soprattutto dopo le improvvise e copiose piogge. Che tradotto a tavola significa funghi porcini. Un’anteprima, ci avverte Giovanni Positano. Piccoli ma saporiti.
Come si mangia alla Chioccia d’Oro
Al netto dei ravioli alla ricotta con sugo cilentano, buonissimi e soddisfacenti (8 €, come detto) anche se in numero di 4 e impiattati per il lungo, è tutto un florilegio porcino.
I ravioli sono da completare a piacimento con il set agricolo di pecorino, olio piccante, parmigiano.
E partiamo quindi con le fettuccine ai funghi porcini e pomodorini. Belli, callosi e abbondanti, sia le une che gli altri.
La Chioccia d’Oro è famosa per il coniglio e i medaglioni farciti di zucchine e fiori di zucca con aspersione di porcini è da incorniciare. Carne succulenta, profumi, sapori. Un piatto spaziale.
Nonostante il nome tenerone, il maiale al forno è un po’ coriaceo. I tecnici della cucina direbbero che ci sarebbe voluta la cottura a bassa temperatura. Ma qui mi sa che si va di teglia. La ghirlanda di porcini è la stessa del coniglio come le patate ottimamente arrecanate.
Satolli siamo al dolce. Vado per un dolce salato chiedendo l’extra degli stessi funghi porcini ammollicati dei piatti di carne. Lacrime di commozione.
Nella carta della Chioccia d’Oro c’è anche un gelato alla vaniglia su tagliata di anguria, ananas e fichi che ti riporta ai meglio anni della gioventù.
Lunga vita ai piatti monstre di Giovanni Positano e famiglia con la figlia che si è appassionata al lavoro di ristoratrice. Ah, dimenticavo. Il vino della casa è pure buono (6 € il litro, 2 € il quartino) e anche questo fa la differenza con le tavole acchiappa e spenna in cui cadono sovente le truppe cammellate dei vacanzieri della costa. (Ma, a scanso di equivoci, anche al mare ci sono ottimi indirizzi). E qui troverete anche ospitalità e cordialità della sala. Che volete di più?
Voto: 9/10
La Chioccia d’Oro. Via Bivio Novi Velia Località Massa. Vallo della Lucania (SA). Tel. +39097470004