Le Moissonnier, il ristorante 2 stelle Michelin chiude dopo 36 anni
I ristoranti fine dining, di alta cucina, non stanno vivendo un momento splendido e non solo in Italia dove infuriano polemiche e si recita il de profundis. Da Colonia in Germania arriva la notizia che il ristorante Le Moissonnier, 2 stelle Michelin, chiude dopo ben 36 anni di attività.
E, attenzione, non si parla di un ristorante bistellato in affanno o che deve fare i conti con la mancanza di clienti. Anzi. Sul sito del ristorante campeggia una nota che avvisa che sono sopraffatti dalle mail di prenotazione. E che stanno cercando di elaborare le richieste per maggio e giugno. Per questi due mesi ci sarà solo un menu degustazione con 4 portate a pranzo al costo di 145 € che diventano 240 € il venerdì e sabato sera ma con 6 portate. Come direbbe la maggior parte dei commentatori sul web, non propriamente economico. Attenzione anche alla chiusura estiva dei due mesi di luglio e agosto. Il 30 giugno Le Moissonnier terrà l’ultimo servizio.
Perché a settembre alla riapertura il ristorante non ci sarà più. O almeno non sarà più quello che i suoi clienti hanno imparato a conoscere in tutti questi anni.
La Lettre du Cœur annuncia che Le Moissonnier chiude
Con una newsletter inviata proprio a tutti i clienti che si sono seduti ai loro tavoli, Vincent Moissonnier ha spiegato che dopo 36 anni è tempo di fermarsi. Une lettre du cœur si intitola e ripercorre la storia del ristorante aperto il 10 aprile 1987 con Vincent e Liliane seduti al tavolo del nuovo bistrot in una foto in bianco e nero.
Doveva essere un piccolo bistrot francese con qualche prelibatezza e i vini francesi, per i quali la coppia ha sempre avuto una passione speciale. Ma in cucina è arrivato un giovane chef del sud della Francia, Eric Menchon, curioso e pieno di voglia di continuare a spingere i limiti dell’arte della cucina. Che ha proposto ricette contro la noia.
La conquista delle stelle
Le Moissonnier diventa così un’azienda di famiglia. Eric e la sua Patricia in cucina, Liliane e Vincent in sala insieme al team.
E poi sono arrivate le stelle Michelin. La prima stella Michelin nel 1997, la seconda nel 2007. Ma, specifica Moissonnier, il lavoro non era rivolto alla conquista delle stelle ma per far stare bene i clienti – Chers Amis – fedeli da tanti anni. Compresi i momenti bui del coronavirus quando eravamo incerti se avessimo superato indenni questa tempesta.
Onestamente, continua Vincent Moissonnier, non ce l’avremmo fatta senza di voi.
L’annuncio della chiusura a giugno e della nuova apertura a settembre
“E ora, dopo 36 anni pieni di dedizione e sport di alte prestazioni gastronomiche, dopo aver saltato 630 partite casalinghe dell’1. FC Köln, innumerevoli anteprime cinematografiche inedite e compleanni cancellati tra parenti e amici, dopo quattro James Bond, e visite di politici, è arrivato il Tempo: il 30 giugno 2023 chiudiamo finalmente le pagine del nostro libro delle prenotazioni per iniziare un nuovo capitolo dopo una lunga pausa estiva”.
“L’attività di ristorazione, come voi e noi la conosciamo da quasi 4 decenni, sarà quindi un ricordo del passato.
Cambieremo. E staremo ancora ancora con voi.
Insieme ad Eric iniziamo una nuova avventura.
E speriamo anche con voi, nostri cari ospiti!”
“Quindi eccoci ancora una volta seduti nel nostro piccolo ristorante con gli occhi spalancati, a scrivervi questa lettera accorata, questa “Lettre du Cœur” e ancora una volta stupiti dal nostro coraggio. Sei stupito?
Allora attendi con ansia il 1 settembre 2023 con noi e lasciati sorprendere!”.
I motivi della chiusura del ristorante Le Moissonnier
“Non ne posso più. La ristorazione stellata è come correre in Formula 1. Devi sempre essere al top, non ti è concesso di mostrare alcuna debolezza. Semplicemente non posso più permettermi queste prestazioni”, ha dichiarato Vincent Moissonnier al giornale tedesco Kölner Stadt-Anzeiger.