Lo vogliamo dire che il migliore panino tricolore lo fa Ino da Settembrini?
E diciamolo pure. Ino, si proprio quello famoso dei panini gourmet di Firenze (un tiro di schioppo dagli Uffizi a via dei Georgofili) è andato in trasferta da Settembrini e con Luigi Nastri si è inventato una giornata dedicata al fast food (per modo di dire).
Dodici ore di maratona 9-21 con banchetto all’aperto in una giornata primaverile che subito ha promesso bene. Colazione con pane, burro e marmellata e varianti anche salate.
A ora di pranzo cambio menu. Panini con frittata di carciofi, soppressa al torcolato-ricotta affumicata, finocchiona-pecorino alle erbe-mostarda di peperoni, burrata-pomodoro-triglia. Al desco dell’ora di mezzo ecco Andrea Sponzilli che ha agguantato un piatto degustazione (prezzi assolutamente abbordabili: 3 € a panino, 10 € degustazione) che ha soddisfatto le aspettative. Panini di pesce “ingegnerizzati” da Gigi Nastri. Ovviamente delirio dentro e fuori il locale. “Dopo opportune domande mi è parso di capire che il motivo di tanto casino sia colpa di Ino”, sottolinea l’affamato food-cronista che si spazzola anche un fuori carta (i soliti raccomandati) con mortadella, finocchi e branzino e testimonia con iPhone di ordinanza.
Ed ecco il cambio per aperitivo e cena. Atmosfera divertente al dehors del Settembrini con molte facce note ai gastromaniaci che incrociano aperitivi e panini sfornati a volo dalla coppia Frassica-Nastri. Musetto-comte 36, peperone piquillo-formaggio fresco-acciughe, sojola-finocchi-limone, seppie-carciofi-cacio e pepe quelli iscritti a menu. Menu degustazione a 13 € e ottima soddisfazione dalle alici di Cetara di Pasquale Torrente e dal cacio e pepe con seppie.
Iniziativa semplice e leggera che testimonia l’attitudine bistrot di Settembrini che a breve dovrebbe anche superare le ultime pastoie burocratiche e aprire la cucina all’interno della libreria all’altro angolo della strada più cultural-gurmé della Capitale.
E voi conoscete Alessandro Frassica o Luigi Nastri?