Mais transgenico, Corrado Clini dica no agli Ogm in Europa
L’Italia dica no a nuovi organismi geneticamente modificati. E’ l’appello lanciato da ‘Liberi da Ogm’, la rete di organizzazioni anti Ogm, al ministro dell’Ambiente Corrado Clini che partecipa, insieme agli altri ministri dell’Ambiente dell’UE, alla riunione del Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute Animale (SCFCAH) per decidere se autorizzare o meno in Europa la coltivazione di due nuove varietà di mais transgenico (GA21 e Mon88017).
“Le autorizzazioni in discussione sono particolarmente allarmanti”, spiega Alessandro Triantafyllidis, presidente dell’Aiab, una delle associazioni che aderiscono a Liberi da Ogm, “trattandosi di due varietà di mais Ogm candidate a essere coltivate dagli agricoltori europei e caratterizzate da tolleranza a erbicidi. Elemento quest’ultimo che aggrava le nostre preoccupazioni sull’introduzione in ambiente e nella catena alimentare di organismi transgenici visto che l’evidenza empirica e la letteratura scientifica hanno dimostrato gli impatti nocivi su sistemi ecologici e salute di colture con tali caratteristiche”. Le due varietà sono infatti resistenti al glifosato, una sostanza la cui presenza è stata correlata, in recenti studi, a malformazioni dei neonati, cancro e malattie neurologiche.
Intanto, dopo l’autorizzazione concessa alla fine di dicembre dalla Commissione Europea per l’importazione e la trasformazione di tre nuove varietà di mais geneticamente modificato e una di cotone gm, in lista d’attesa per l’autorizzazione alla vendita in Europa restano due varietà di soia transgenica (Mon 8771 e Mon 356043) destinate a fini alimentari e alla produzione di mangimi (ma non alla coltivazione). Sulla loro autorizzazione il comitato SCFCAH si è già riunito a dicembre senza raggiungere però nessuna maggioranza, né contraria né a favore. A decidere sarà ora il Comitato d’Appello e, in caso di assenza di decisione, la Commissione Europea. Proprio come potrebbe accadere per le due varietà di mais se dalla riunione in corso dello SCFCAH non dovesse uscire nessuna maggioranza.
Ma qual è la posizione di Clini sugli Ogm? Sul tema (e anche su altri argomenti ‘caldi’ come nucleare, caccia e Tav) il ministro è già uscito allo scoperto all’indomani del suo insediamento: “Sono favorevole a usare Ogm nelle zone marginali, caratterizzate da aridità e dissesto idrogeologico”, per esempio, in Italia, nelle “aree appenniniche, dove si potrebbero studiare piantumazioni ad hoc che possano conservare la sicurezza dei suoli e aumentare l’assorbimento del carbonio”. Una posizione decisamente più sfumata di quella espressa da altri ministri della Repubblica come Francesco Romano e Luca Zaia, entrambi all’Agricoltura con il governo Berlusconi, entrambi assolutamente contrari agli Ogm.
[Fonte: aiab.it, lettera43.it, greenme.it Foto: qn.quotidiano.net]