MasterChef Italia 5 parte con Antonino Cannavacciuolo e i primi concorrenti
Finalmente è partito Masterchef 5 con le prime due puntate andate in onda su Sky Uno.
Partenza in quarta (l’avete capita, no?), con un’inquadratura dei tre giudici Barbieri, Bastianich e Cracco su un elicottero intenti a raggiungere un porto fluviale, Cannavacciuolo giudice aggiunto e una schiera di 150 concorrenti che dopo aver dimostrato di saper comporre un piatto (c’erano un’aringa, un pomodoro, un uovo sodo, una cipolla) hanno potuto portare ai quattro le loro creazioni.
Aveva ragione Bastianich, quando due giorni fa in conferenza stampa ha spiegato che il valore aggiunto dell’edizione italiana del programma è quella di saper raccontare le storie dei concorrenti. Tra casi umani e potenziali concorrenti interessanti, c’è molto da dire.
Abbiamo conosciuto una dolce ragazza (ricorda molto l’insicura e timida, ma capace, Viola della scorsa edizione) che è passata dall’avere un brutto rapporto col cibo (“non traevo godimento dal mangiare”) a presentare un bellissimo piatto ai giudici. Che tra l’altro doveva essere anche buono, dato che è passata alla fase successiva del programma con quattro sì. “Mi dà grande soddisfazione sapere che cucinare può salvare una vita”, ha spiegato Joe dopo aver capito quanto i fornelli siano stati la migliore terapia per la commossa fanciulla.
Ha passato il turno con quattro sì anche Erica, una giovane mamma single, che nella sala d’aspetto insieme agli aspiranti concorrenti aveva lasciato proprio la figlia di 18 mesi, poi “raccattata” dal gigante buono Cannavacciuolo quando si sono sentiti i suoi pianti. “L’ho presa in braccio ed ha smesso di piangere“, ha affermato soddisfatto lo chef che ha appena aperto un bistrot a Novara. “Ha capito che le conveniva così”, ha ribattuto scherzosamente Cracco.
Ecco il turno di Mattia, un giovane caposala padovano con problemi di cuore ha preso lezioni di “rimorchio” da Bastianich, mentre Barbieri (che in primavera aprirà un ristorante nella sua Bologna) e gli altri sono rimasti soddisfatti dei suoi ravioli ripieni di frutti di mare – non frullati. Ammirevole il fatto che sia andato a prendere il pesce al mercato di Chioggia alle 4.30 del mattino.
Un’audace signora dai capelli rosso violacei, impiegata e sindacalista, ha stupito i quattro giudici con la sua determinazione: è passata anche lei.
Entra Marzia, una simpatica farmacista di Sasso Leone. “D’altronde i farmacisti sono un po’ alchimisti”, ha spiegato tra un aneddoto e l’altro, posizionando sul bancone marmellate e grappe realizzate da lei. Apprezzatissimo il suo piatto “Radice e Ricordi”. Stupisce anche Giorgio, 18enne cosciente di perdere un anno di scuola qualora entrasse a far parte della rosa dei concorrenti. “Ma io voglio diventare il migliore, sono pronto a tutto”, ha spiegato il ragazzo.
Capitolo quarto giudice. “Come sarà andato il debutto di Cannavacciuolo?”, vi chiederete. Vi dirò: sembrava che l’avesse già fatto. Qualche accenno di imbarazzo all’inizio, ma quando si è trattato di dare dei “no” non ha titubato.
Anticipazioni (quelle della prossima puntata, che sarà giovedì 24, la sera della Vigilia, perché le altre le avete già qui): proseguiranno i test per definire la rosa. Da 40, i potenziali concorrenti dovranno superare altre prove per poi diventare 20.
Intanto, i giudici sono stati chiari più volte: quest’anno si cerca qualche chef (amatoriale) che osi, a tratti folle, ma deciso, che porti l’arte in cucina.
Anche voi, come me, eravate sintonizzati? Che ne pensate, del debutto di Antonino Cannavacciuolo?