Di pentole.
\n\nLa puntata si apre con l’eliminazione di Mattia, in quota della scorsa settimana: i nostri Fantastici Quattro ci trovano d’accordo, troppi, troppi errori.
\nMa passiamo alla puntata. In breve, la prima prova è strappalacrime: saranno i parenti degli aspiranti chef a chiedere quale piatto preparare, via tablet. Si aggiudica la prova Lucia, che estorce anche una promessa di matrimonio al compagno. Credo i giudici le abbiano dato la vittoria per metterlo alla prova.
\nIn ogni caso sono stati fortunati: ecco ciò che sarebbe successo a me
\n\n\nMia madre mi avrebbe chiesto di preparare un doppio soufflé carpiato, giusto per agevolarmi. #MasterChefIt
\n— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
Veniamo subito a uno dei punti cardine della puntata (sono due: l’Invention Test e l’esterna): l’Invention si fonda sullo Street Food.
\nPotrete leggere la telecronaca della puntata ovunque: noi oggi vogliamo parlare dei contenuti e di ciò che veramente non ci va giù di questa puntata e – forse – di tutta l’edizione di Masterchef: una serpeggiante mancanza di rispetto nei confronti del cibo e delle materie prime.
\nRispetto agli scorsi anni vediamo molte aspiranti primedonne della cucina, desiderose più di un palco nel quale esibirsi che di preparare piatti sorprendenti.
\nPerché sfugge un concetto di base: che può essere sorprendente anche una semplice cacio e pepe, ma va saputa preparare (e trovarlo buono non è nemmeno facile, lasciatevelo dire). E qui mancano le basi.
\n\n
\n\n\nAlida che dice “mi fa schifo” riferendosi al cibo non ci piace.
\n
\nManca di rispetto a chi ama il cibo, e al cibo stesso. #MasterChefIt— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 11 Febbraio 2016
Manca la cultura. Perché sentire Alida dire che lo street food “fa schifo”, è un pugno nello stomaco.
\nOffensivo nei confronti di chi lo ama, di chi lo prepara e lo mangia. E anche un po’ delle nostre tradizioni, perché il cibo di strada racconta molto della nostra storia. Può non piacere, ma fare schifo no, grazie.
\nE prima delle mode, vengono le nostre radici: sarò un’inguaribile romantica, ma per me lo Street Food è questa roba qui:
\n\n\nLo chiamano Street food perché fa figo.
\n
\nMa sono le nostre radici: il cibo della tradizione. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
che mi fa scoprire qualcosa dei posti che visito, e mi fa venir voglia di sapere da dove arriva.
\nIl turismo passa per i piatti tipici di un luogo. Ogni Paese, ogni città ne sono permeati, e io non so e non voglio dimenticarne i profumi.
\n\n\n\nSiamo d’accordo con @Jbastianich: in cucina ci vogliono passione, controllo, dignità. I problemi restano fuori. Capito, Alida? #MasterChefIt
\n— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 11 Febbraio 2016
Ci è piaciuto molto, stasera, @JBastianich, che ha saputo prendere in mano la situazione anche di fronte alle lagnette di Alida, che scoppia in lacrime non appena viene spodestata dallo scranno di prima della classe. Forse per governare una cucina e lo stress che comporta servirebbero un po’ più di autocontrollo e – torniamo a bomba – meno protagonismo.
\n\n\nEh, @SkyUno. Con le lacrime di Alida ci saliamo il Lago di Garda.
\n— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
Alida cucina bene (e infatti anche oggi si salva), provare a rendere salato il lago di Garda a colpi di lacrime vogliamo sperare non sia una scorciatoia.
\nLa politica del derelitto originata da Remì e Candy Candy la vogliamo fuori da MasterChef: a noi piacciono competenza e umanità.
\n\n\n\nAlida non si sente guerriera: è forte e prepotente quando vince e piagnucola quando perde.
\n
\nHa una carriera in politica. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
In questa altalena di livello culinario, per la quale quasi nessuno cucina sufficientemente tutti i piatti (ah, la preparazione), Maradona vince la prova Street Food e si presenta alla nostra attesissima esterna a Venezia come capitano.
\n\nNel frattempo è uscita Sylvie, che è stata in grado di preparare giusto una sorta di spiedino, e Erika indossa il grembiule nero con un piede nella fossa dell’eliminazione dopo una prova disastrosa nella quale ha dimenticato in dispensa persino il riso per le arancine.
\n\n(A proposito, voi come le chiamate, Arancine o Arancini?).
\nLa città dell’amore ci ispira: perché la cucina è passione e come non provarne per Venezia?
\nMentre i nostri concorrenti mettono su un menù gourmet per coppiette, rinfrescatevi la memoria con la nostra guida sui Bacari di Venezia.
\nPerché l’amore va nutrito, no?
\nPer farla breve, a Venezia vincono i Rossi di Maradona (salvo con Lucia e Dario), mentre vanno in sfida Lorenzo, Alida e Rubina: il peggiore sfiderà Erika.
\n\nLa prova è da incubo, con tempi sempre più ristretti: si salvano prima Lorenzo (che ha stupito tutti) poi Alida, agevolata da una Rubina nel pallone e con troppo aglio a disposizione. Non è riuscita a trovare un equilibrio nella sfida, e nemmeno nel dosare i sapori.
\nSia chiaro, io in cinque minuti faccio ben poco
\n\n\nIo in 5 minuti riesco sì e no ad aprire una scatoletta di tonno.
\n
\nMa solo se non devo usare l’apriscatole. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
La puntata finirà con la sconfitta di Rubina, più che con la vittoria di Erika. E anche a questo ci ha abituato Masterchef, ultimamente: non essendoci l’eccellenza, vince il meno peggio. E i giudici lo rimarcano spesso.
\n\nRubina ci mancherà, e i pronostici sono più aperti che mai.
\nChi sarà il prossimo Masterchef?
\nTesto: Maria Teresa D @egyzia
\n","description":"Un’altra puntata di Masterchef si chiude e noi, fedelissimi e sprezzanti di Sanremo; eravamo in postazione. D’altronde anche la cucina è musica, e noi"}]}Masterchef. La twitter cronaca al tempo di Sanremo e dello street food a Venezia
Un’altra puntata di Masterchef si chiude e noi, fedelissimi e sprezzanti di Sanremo; eravamo in postazione.
D’altronde anche la cucina è musica, e noi adoriamo il ritmo della batteria.
Anche noi stasera abbiamo voglia di musica. Quella della batteria.
Di pentole, ovviamente. #MasterChefIt— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 11 Febbraio 2016
Di pentole.
La puntata si apre con l’eliminazione di Mattia, in quota della scorsa settimana: i nostri Fantastici Quattro ci trovano d’accordo, troppi, troppi errori.
Ma passiamo alla puntata. In breve, la prima prova è strappalacrime: saranno i parenti degli aspiranti chef a chiedere quale piatto preparare, via tablet. Si aggiudica la prova Lucia, che estorce anche una promessa di matrimonio al compagno. Credo i giudici le abbiano dato la vittoria per metterlo alla prova.
In ogni caso sono stati fortunati: ecco ciò che sarebbe successo a me
Mia madre mi avrebbe chiesto di preparare un doppio soufflé carpiato, giusto per agevolarmi. #MasterChefIt
— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
Veniamo subito a uno dei punti cardine della puntata (sono due: l’Invention Test e l’esterna): l’Invention si fonda sullo Street Food.
Potrete leggere la telecronaca della puntata ovunque: noi oggi vogliamo parlare dei contenuti e di ciò che veramente non ci va giù di questa puntata e – forse – di tutta l’edizione di Masterchef: una serpeggiante mancanza di rispetto nei confronti del cibo e delle materie prime.
Rispetto agli scorsi anni vediamo molte aspiranti primedonne della cucina, desiderose più di un palco nel quale esibirsi che di preparare piatti sorprendenti.
Perché sfugge un concetto di base: che può essere sorprendente anche una semplice cacio e pepe, ma va saputa preparare (e trovarlo buono non è nemmeno facile, lasciatevelo dire). E qui mancano le basi.
Alida che dice “mi fa schifo” riferendosi al cibo non ci piace.
Manca di rispetto a chi ama il cibo, e al cibo stesso. #MasterChefIt— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 11 Febbraio 2016
Manca la cultura. Perché sentire Alida dire che lo street food “fa schifo”, è un pugno nello stomaco.
Offensivo nei confronti di chi lo ama, di chi lo prepara e lo mangia. E anche un po’ delle nostre tradizioni, perché il cibo di strada racconta molto della nostra storia. Può non piacere, ma fare schifo no, grazie.
E prima delle mode, vengono le nostre radici: sarò un’inguaribile romantica, ma per me lo Street Food è questa roba qui:
Lo chiamano Street food perché fa figo.
Ma sono le nostre radici: il cibo della tradizione. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
che mi fa scoprire qualcosa dei posti che visito, e mi fa venir voglia di sapere da dove arriva.
Il turismo passa per i piatti tipici di un luogo. Ogni Paese, ogni città ne sono permeati, e io non so e non voglio dimenticarne i profumi.
Siamo d’accordo con @Jbastianich: in cucina ci vogliono passione, controllo, dignità. I problemi restano fuori. Capito, Alida? #MasterChefIt
— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 11 Febbraio 2016
Ci è piaciuto molto, stasera, @JBastianich, che ha saputo prendere in mano la situazione anche di fronte alle lagnette di Alida, che scoppia in lacrime non appena viene spodestata dallo scranno di prima della classe. Forse per governare una cucina e lo stress che comporta servirebbero un po’ più di autocontrollo e – torniamo a bomba – meno protagonismo.
Eh, @SkyUno. Con le lacrime di Alida ci saliamo il Lago di Garda.
— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
Alida cucina bene (e infatti anche oggi si salva), provare a rendere salato il lago di Garda a colpi di lacrime vogliamo sperare non sia una scorciatoia.
La politica del derelitto originata da Remì e Candy Candy la vogliamo fuori da MasterChef: a noi piacciono competenza e umanità.
Alida non si sente guerriera: è forte e prepotente quando vince e piagnucola quando perde.
Ha una carriera in politica. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
In questa altalena di livello culinario, per la quale quasi nessuno cucina sufficientemente tutti i piatti (ah, la preparazione), Maradona vince la prova Street Food e si presenta alla nostra attesissima esterna a Venezia come capitano.
Nel frattempo è uscita Sylvie, che è stata in grado di preparare giusto una sorta di spiedino, e Erika indossa il grembiule nero con un piede nella fossa dell’eliminazione dopo una prova disastrosa nella quale ha dimenticato in dispensa persino il riso per le arancine.
(A proposito, voi come le chiamate, Arancine o Arancini?).
La città dell’amore ci ispira: perché la cucina è passione e come non provarne per Venezia?
Mentre i nostri concorrenti mettono su un menù gourmet per coppiette, rinfrescatevi la memoria con la nostra guida sui Bacari di Venezia.
Perché l’amore va nutrito, no?
Per farla breve, a Venezia vincono i Rossi di Maradona (salvo con Lucia e Dario), mentre vanno in sfida Lorenzo, Alida e Rubina: il peggiore sfiderà Erika.
La prova è da incubo, con tempi sempre più ristretti: si salvano prima Lorenzo (che ha stupito tutti) poi Alida, agevolata da una Rubina nel pallone e con troppo aglio a disposizione. Non è riuscita a trovare un equilibrio nella sfida, e nemmeno nel dosare i sapori.
Sia chiaro, io in cinque minuti faccio ben poco
Io in 5 minuti riesco sì e no ad aprire una scatoletta di tonno.
Ma solo se non devo usare l’apriscatole. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 11 Febbraio 2016
La puntata finirà con la sconfitta di Rubina, più che con la vittoria di Erika. E anche a questo ci ha abituato Masterchef, ultimamente: non essendoci l’eccellenza, vince il meno peggio. E i giudici lo rimarcano spesso.
Rubina ci mancherà, e i pronostici sono più aperti che mai.
Chi sarà il prossimo Masterchef?
Testo: Maria Teresa D @egyzia