Purtroppo tra questi non c’era Titanic, altrimenti il fortunato se la sarebbe cavata con un’insalata. O no?
\nA parte gli scherzi: gli spunti erano interessanti, a partire dal Sushi di Kill Bill (toccato a Lorenzo, che sorprendentemente porta a casa un gran risultato), passando per la pasta con carciofi e pomodoro de Il Postino, sapori domati e dosati da Lucia, fino al faraonico piatto di Erica, tratto da Il pranzo di Babette, (film mito che consigliamo di vedere assolutamente a chi se lo fosse perso, ma che mancava dal background dei nostri quasichef). Sono stati loro i tre migliori: vince Erica con la quaglia bardata nel lardo in uno scrigno di pasta sfoglia (con fegatini e salsa al Madeira).
\nSottolineiamo due cose su questa prova e sono quelle che ci dispiacciono da un po’: la scarsa cultura culinaria dei nostri sfidanti che vorremmo più appassionati. E la solita spocchia di Alida che critica i piatti della tradizione.
\n\nÈ arrivato il momento dell’Invention Test. Di fronte ad Erica tre meravigliose materie prime, sconosciute ai più. Erica sceglierà i percebes, pregiati crostacei della Galizia.
\nNoi vogliamo però mettere l’accento su uno degli incontri che ci hanno commosso. Oltre al fegato di polpo, l’ingrediente scartato è stato il lattume, lo sperma del tonno.
\nPiatto prelibato e antico, ci ha dato modo di conoscere Gioacchino Cataldo, l’ultimo Rais (capo ciurma) della meravigliosa Tonnara di Favignana. Un pezzo di storia italiana e di sapienza secolare nelle parole e nelle mani di un uomo che non ci stancheremmo mai di sentir raccontare.
\n\n\nIl capo della ciurma della Tonnara di Favignana. Storia, valori e sapienza che andranno dispersi. La Tonnara ha appena chiuso. #MasterChefIt
\n— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
Un patrimonio, quello della gloriosa ex Tonnara dei Florio (i signori che hanno fatto la fortuna del tonno in scatola) che rischia di andare disperso per sempre. La tonnara rischia di chiudere per sempre.
\n\nCom’è, come non è, sarà Darione ad avere la peggio con un piatto kamikaze: un raviolo aperto, pure mal cucinato.
\n\n
\n\n\nDarione che cucina il raviolo aperto a due che hanno lavorato con il grande @GualtMarchesi. ERESIA. E Suicidio. #MasterChefIt
\n— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
\n\n.@egyzia sono le basi #MasterChefIt
\n— Sky Uno (@SkyUno) 18 Febbraio 2016
Ora, come ci suggerisce Sky Uno: mancano proprio le basi, perché cucinare un raviolo aperto a Cracco e Cannavacciuolo che sono cresciuti a pane e Gualtiero Marchesi (grandissimo profeta del piatto) è stata davvero una via di mezzo tra l’eresia e il suicidio. Amen.
\nLa prova è vinta dalla solita Alida, che avrà il vantaggio, nell’esterna tutti-contro-tutti, di poter scegliere cosa far cucinare agli altri e cosa tenere per sé.
\nSiamo in Liguria, nell’incantevole Golfo dei Poeti (altro colpaccio della regia di MasterChef: la voglia di partire è immediata) e il giudice sarà Enzo Vizzari, direttore della Guida dell’Espresso.
\n\nGli aspiranti Chef sono stati dunque, per la prima volta, valutati da un critico gastronomico.
\nAlida cede via via tutti i prodotti ai suoi avversari e si ritrova con l’unico ingrediente di terra: un coniglio.
\nVincerà di nuovo lei, ma a noi resta la voglia di assaggiare le prelibatezze del Golfo.
\nI quattro sfidanti rientrano in cucina, dove li aspetta Lorenzo in stand-by con il grembiule nero (regalino anche questo di Alida). Ora cucineranno con chef Cannavacciuolo.
\n\n\n\n@SkyUno @egyzia Noi non avevamo dubbi! Team @Antoninochef
\n— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
E vedere Antonino all’opera è sempre uno spettacolo, non vi pare?
\nLa sfida è vinta da Maradona, Alida in balconata si becca il rimbrotto di Cracco per la solita mancanza di rispetto verso chi è stato meno fortunato di lei e sta lavorando.
\n\n\nSu Alida che ride di chi sta cucinando non farò commenti.
\n
\nSi commenta da sola. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 18 Febbraio 2016
La corsa all’ultimo grembiule sarà tra Lucia e Lorenzo, che riescono efficacemente a mettersi in difficoltà l’un l’altro.
\n\nIl piatto tutto proteine di Lucia ha la peggio rispetto a quello forzatamente vegano del macellaio.
\nCi siamo giocati anche Lucia, che esce predicendo la vittoria di Alida.
\nStaremo a vedere cosa ci riserveranno le prossime puntate.
\n\nIntanto sappiate che sono partiti i casting per Masterchef 6.
\nTesto: Maria Teresa D @egyzia
\n","description":"Puntuali come un timer da cucina, torniamo a parlarvi di MasterChef, a modo nostro. Se questa puntata è stata un po’ lenta e ha continuato a darci"}]}MasterChef 5. La twitter cronaca: Cannavacciuolo cucina, Enzo Vizzari critica
Puntuali come un timer da cucina, torniamo a parlarvi di MasterChef, a modo nostro.
Se questa puntata è stata un po’ lenta e ha continuato a darci l’impressione che gli aspiranti chef non siano esattamente entrati nello spirito giusto per dirigere e far propria una cucina, non vi nascondiamo di esserci emozionati e di aver trovato molti stimoli per approfondire la meravigliosa cultura del cibo del nostro Paese.
E poi, diciamolo: Antonino Cannavacciuolo che cucina vale lo spettacolo anche da solo.
Andiamo per gradi e vediamo – velocemente – cosa è successo nella cucina più spiata dagli italiani.
Iniziamo dalla Mistery Box cinematografica, che tanto ci è piaciuta:
i sei concorrenti rimasti si sono dovuti misurare con le ricette tratte da altrettanti film.
A #MasterChefIt le ricette ispirate ai film. Io sceglierei Titanic: un’insalata di iceberg ed è fatta.
— Maria Teresa D. (@egyzia) 18 Febbraio 2016
Purtroppo tra questi non c’era Titanic, altrimenti il fortunato se la sarebbe cavata con un’insalata. O no?
A parte gli scherzi: gli spunti erano interessanti, a partire dal Sushi di Kill Bill (toccato a Lorenzo, che sorprendentemente porta a casa un gran risultato), passando per la pasta con carciofi e pomodoro de Il Postino, sapori domati e dosati da Lucia, fino al faraonico piatto di Erica, tratto da Il pranzo di Babette, (film mito che consigliamo di vedere assolutamente a chi se lo fosse perso, ma che mancava dal background dei nostri quasichef). Sono stati loro i tre migliori: vince Erica con la quaglia bardata nel lardo in uno scrigno di pasta sfoglia (con fegatini e salsa al Madeira).
Sottolineiamo due cose su questa prova e sono quelle che ci dispiacciono da un po’: la scarsa cultura culinaria dei nostri sfidanti che vorremmo più appassionati. E la solita spocchia di Alida che critica i piatti della tradizione.
È arrivato il momento dell’Invention Test. Di fronte ad Erica tre meravigliose materie prime, sconosciute ai più. Erica sceglierà i percebes, pregiati crostacei della Galizia.
Noi vogliamo però mettere l’accento su uno degli incontri che ci hanno commosso. Oltre al fegato di polpo, l’ingrediente scartato è stato il lattume, lo sperma del tonno.
Piatto prelibato e antico, ci ha dato modo di conoscere Gioacchino Cataldo, l’ultimo Rais (capo ciurma) della meravigliosa Tonnara di Favignana. Un pezzo di storia italiana e di sapienza secolare nelle parole e nelle mani di un uomo che non ci stancheremmo mai di sentir raccontare.
Il capo della ciurma della Tonnara di Favignana. Storia, valori e sapienza che andranno dispersi. La Tonnara ha appena chiuso. #MasterChefIt
— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
Un patrimonio, quello della gloriosa ex Tonnara dei Florio (i signori che hanno fatto la fortuna del tonno in scatola) che rischia di andare disperso per sempre. La tonnara rischia di chiudere per sempre.
Com’è, come non è, sarà Darione ad avere la peggio con un piatto kamikaze: un raviolo aperto, pure mal cucinato.
Darione che cucina il raviolo aperto a due che hanno lavorato con il grande @GualtMarchesi. ERESIA. E Suicidio. #MasterChefIt
— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
.@egyzia sono le basi #MasterChefIt
— Sky Uno (@SkyUno) 18 Febbraio 2016
Ora, come ci suggerisce Sky Uno: mancano proprio le basi, perché cucinare un raviolo aperto a Cracco e Cannavacciuolo che sono cresciuti a pane e Gualtiero Marchesi (grandissimo profeta del piatto) è stata davvero una via di mezzo tra l’eresia e il suicidio. Amen.
La prova è vinta dalla solita Alida, che avrà il vantaggio, nell’esterna tutti-contro-tutti, di poter scegliere cosa far cucinare agli altri e cosa tenere per sé.
Siamo in Liguria, nell’incantevole Golfo dei Poeti (altro colpaccio della regia di MasterChef: la voglia di partire è immediata) e il giudice sarà Enzo Vizzari, direttore della Guida dell’Espresso.
Gli aspiranti Chef sono stati dunque, per la prima volta, valutati da un critico gastronomico.
Alida cede via via tutti i prodotti ai suoi avversari e si ritrova con l’unico ingrediente di terra: un coniglio.
Vincerà di nuovo lei, ma a noi resta la voglia di assaggiare le prelibatezze del Golfo.
I quattro sfidanti rientrano in cucina, dove li aspetta Lorenzo in stand-by con il grembiule nero (regalino anche questo di Alida). Ora cucineranno con chef Cannavacciuolo.
@SkyUno @egyzia Noi non avevamo dubbi! Team @Antoninochef
— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 18 Febbraio 2016
E vedere Antonino all’opera è sempre uno spettacolo, non vi pare?
La sfida è vinta da Maradona, Alida in balconata si becca il rimbrotto di Cracco per la solita mancanza di rispetto verso chi è stato meno fortunato di lei e sta lavorando.
Su Alida che ride di chi sta cucinando non farò commenti.
Si commenta da sola. #MasterChefIt— Maria Teresa D. (@egyzia) 18 Febbraio 2016
La corsa all’ultimo grembiule sarà tra Lucia e Lorenzo, che riescono efficacemente a mettersi in difficoltà l’un l’altro.
Il piatto tutto proteine di Lucia ha la peggio rispetto a quello forzatamente vegano del macellaio.
Ci siamo giocati anche Lucia, che esce predicendo la vittoria di Alida.
Staremo a vedere cosa ci riserveranno le prossime puntate.
Intanto sappiate che sono partiti i casting per Masterchef 6.
Testo: Maria Teresa D @egyzia