Milano. Bambini vegetariani a tutti i costi a scuola, ma con i lombrichi nel tofu
”Diventare vegetariani si deve e si può. L’Italia deve diventare un Paese vegetariano”. Michela Vittoria Brambilla, esponente del Pdl, animalista e già modella, ministro e fondatrice dei Circoli della Libertà, ha certezze come anche lo chef stellato Pietro Leemann che ha preparato i pasti per la giornata vegana nelle mense scolastiche.
Il menu del primo giorno vegetariano dei bambini ha previsto come da programma:
Grano saraceno biologico con crema di zucca e zucchine
Insalata di tofu biologico in salsa di soia biologica
Banana
Secondo il Giornale, il flop è stato totale. In pratica i bambini hanno mangiato il pane e le banane perché si sono ritrovati catapultati in un mondo di sapori che non conoscevano. Il resto è finito nei rifiuti: grano saraceno stracotto e tofu insapore tendente al marroncino causa condimento.
Se Brambilla chiede vegan, il coordinatore milanese di Forza Italia (ok, ora non sappiamo se è compagno di partito di Brambilla) chiede le dimissioni dell’assessore all’Educazione e all’istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli e della presidente di Milano Ristorazione Gabriella Iacono. Motivo, soldi dei contribuenti finiti nella spazzatura e qualcuno si deve assumere la responsabilità.
E poi ci sono gli animali, un ossimoro per un pasto vegan, che sono finiti semre nella bistrattata insalatina di tofu. Si tratta di bruchi (alla scuola primaria Arkadia) o di lombrichi (alla scuola elementare Carlo Poerio).
Motivo che ha spinto una mamma a prendere tastiera e mouse e indirizzare una mail a Scatti di Gusto. Come si diceva una volta, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
In risposta al comunicato stampa di Milano Ristorazione di ieri, informo che alla scuola elementare Carlo Poerio di Via Pianell a Milano sono stati serviti due piatti di insalata a due bambini in ognuno dei quali vi era un LOMBRICO (VIVO).
Nel comunicato si legge che ….”le giornate speciali comprenderanno [….] menù particolari, utili ad introdurre ad approfondire tematiche già presenti, ma non abbastanza sviluppate nella quotidianità.
Si intende forse che Milano Ristorazione si unisce al programma scolastico e la giornata di ieri era associata alla materia “scienze”? (gli invertebrati fanno parte del programma di terza elemenatare infatti). E quando studieranno in storia l’epoca dei dinosauri?
Si legge ancora: Tutti i menù si pongono l’obiettivo non solo di far provare nuove ricette, ma di trasmettere dei messaggi di inclusione e di tolleranza, perché è attraverso il cibo, che mangiamo ogni giorno, che possiamo imparare a conoscere meglio ciò che è diverso e ad apprezzarlo.
Bene, quindi ne deduco che si ripeterà l’esperienza dei lombrichi nei menu, nel ruolo di “diverso” che insegna ai bambini il concetto di tolleranza verso il degrado e il livello di indecenza che troppo spesso passa inosservato.
Un ultimo commento. Si legge ancora: Ciò vale sia per un alimento che introduciamo nel nostro corpo e, inevitabilmente, entra a far parte di noi, sia per comprendere meglio chi ci sta vicino ogni giorno e, magari, per convinzione, per stile di vita, per motivazioni religiose o per obbligo derivante da una patologia, ha un regime alimentare diverso dal nostro.
Ma non ho trovato ancora un paese dove i lombrichi vengono serviti insieme all’insalata.
Chiederò a Milano Ristorazione di avere chiarimenti.
Grazie per l’attenzione
Manuela T, mamma due volte con annesse doppie preoccupazioni su ciò che Milano Ristorazione fa mangiare ai nostri figli.
Vegetariani sugli scudi, insomma, mentre si inizia a diffondere la preoccupazione per posizione estremistiche alle mense che coltivano le Giornate Speciali come momenti di conoscenza di altre tavole possibili.
- mercoledì 27 novembre 2013 – Giornata dell’integrazione con menù mediorientale (ebraismo e islam)
- giovedì 30 gennaio 2014 – Giornata delle Intolleranze con menù per celiaci
- venerdì 28 marzo 2014 – Giornata con menù tipico regionale siciliano
- martedì 27 maggio 2014 – Giornata dell’integrazione con menù greco
Come vedete, il calendario è già stilato. Però, forse, sarebbe il caso di dare uno sguardo più da vicino per evitare che qualche bambino si chieda dove abitano i celiaci dopo essersi interrogati sul pianeta dei vegani?