Dove mangiare, bere, fare colazione, comprare un dolce a Brera, storicamente uno dei primi quartieri di Milano a costituire un centro di attrazione per artisti e intellettuali, e conseguentemente per i turisti, con le sue stradine strette, i negozi e i locali, l’Accademia e l’Orto Botanico, i palazzi signorili e le intrusioni moderne.
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Il Bar Jamaica, il suo simbolo, resta l’icona della Milano intellettuale: ai suoi tavolini si sono seduti praticamente tutti, da Giuseppe Ungaretti a Lucio Fontana, da Salvatore Quasimodo a Piero Manzoni, da Dino Buzzati a Camilla Cederna, a Gianni Dova, Ernest Hemingway, Dario Fo, Allen Ginsberg.
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La ristorazione in zona si è rinnovata in questi ultimi anni grazie ad alcune aperture e proposte che sono uscite dalla routine dei locali pensati per i turisti.
Ecco la nostra mappa dei locali da assaggiare.
1. Farage
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Imbocchiamo via Brera: il primo locale che attira l’attenzione è la pasticceria-bistrot di Lina Farage, che si chiama, appunto, Farage. Sottotitolo, Cioccolato a Milano.
Il locale è in colori pastello, delicatamente lezioso e accogliente, con l’aria moderna e all’antica al tempo stesso, e propone appunto cioccolatini, torte, pasticcini di estrema eleganza e bontà.
A mezzogiorno, un menu veloce ma curato, con primi, cous cous, insalate (sì, così, non “insalatone”), piatti unici. Risotto e cotoletta, direi – c’è un risotto del giorno, e ne ho mangiato uno molto buono. I prezzi vanno dai 9 ai 12 € per tutto.
Farage. Via Brera, 5. Milano. Tel. +39 0278623698
2. Sushi B
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Oltrepassata l’Accademia, entriamo in via Fiori Chiari: qui troviamo subito Sushi B, uno dei migliori ristoranti nippo-fusion-gourmet milanesi. Non si pensi, quindi, al solito sushi: la cucina di Nobuya Niimori è attenta e raffinata, e profondamente giapponese. Il locale ha una terrazza-bar con una parete-giardino verticale, una grande sala e una sala più piccola, con bancone del sushi, sotto. Si spende sui 60/70 €.
Sushi B. Via Fiori Chiari, 1/A. Milano. Tel. +39 02 8909 2640
3. Petrus 1935
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Siamo ancora in Fiori Chiari, ma dal lato opposto. Qui troviamo Petrus 1935 Urban Restaurant & Raw Bar, ristorante che fa del pesce, fresco e crudo, la sua bandiera. Ambiente raccolto, colori scuri, design a metà fra il nordico e il post-industriale.
Il nome è quello dell’Osteria di famiglia in Valtellina, ovvero del nonno Pietro, classe 1935; ma la famiglia Marveggio si è occupata anche di ristorazione a Lampedusa, per vent’anni, e da dove è tornata con una ricca esperienza nel campo del pesce. In carta, Scampi e Gamberi Rossi di Linosa (ovvero di Mazara, che è la zona di pesca), ostriche selezionate (tra cui Perle Rose e Migeon Viollet), tartare di pescato del giorno.
Petrus 1935 Urban Restaurant & Raw Bar. Via Fiori Chiari, 13. Milano. Tel. +39 490774198
4. Macellaio RC
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Ancora in Fiori Chiari, Macellaio RC: curioso esempio di format che nasce e si espande a Londra, e poi arriva in Italia. Anzi, torna: perché RC sta per Roberto Costa, genovese, che ha lasciato Maxelà (macellaio, alla ligure), altra catena di ristoranti di carne a Genova e Milano, ai suoi soci, per un biglietto di andata e ritorno a Londra.
Il Macellaio RC ha aperto nel giugno 2018 e ha ovviamente un menu prevalentemente di carne, ma con qualche piatto extra.
Macellaio RC. Via Fiori Chiari, 32. Milano. Tel. +39 0236587452
5. Tailor and Coffee
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Usciamo su via Mercato e rientriamo in Brera da via San Carpoforo: troviamo subito questo locale originale, ibrido, caffè-bistrot.sartoria. Come dice il nome, da Tailor and Coffee troviamo già in vetrina manichini, forbici, gessi e tessuti, e sullo sfondo il bancone del bar; al piano di sopra, il laboratorio di Gianni Marigliano, sarto napoletano che ha pensato appunto di creare, al posto della sala d’attesa, un bar (aperto al pubblico) in funzione dall’ora di colazione fino all’aperitivo (con prodotti campani).
Tailor and Coffee. Via S. Carpoforo, 3. 20121 Milano. Tel. +39 02 4951 7692
6. Puglia in Brera
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Sempre in San Carpoforo, ci si potrebbe fermare da Puglia in Brera, ennesima apertura apula in città – ricordiamo che Milano risulta essere la terza città pugliese d’Italia per popolazione, oltre 200.000 anime. Che qui possono trovare tutto quello che può fare “pugliese” in cucina.
Puglia in Brera. Via San Carpoforo 6. Milano. Tel. +39 0284175503
7. L’Orto di Brera
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Stesso numero civico, ma aperto da più di trent’anni, L’Orto di Brera è un negozio di ortofrutta, risistemato qualche anno fa, che ha “ampliato” il suo raggio d’azione in modo intelligente, con un servizio di cucina dai propri prodotti. Si tratta ovviamente di un menu vegetarian-vegano, con un paio di proposte al giorno che virano verso il gourmet – dalle polpette di zucca, ad esempio, agli spaghetti di patate con carbonara di zucchine.
L’Orto di Brera. Via San Carpoforo, 6. Milano. Tel. +39 0286461056.
8. Di Viole Di Liquirizia
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Un’altra pasticceria, in via Madonnina. Il nome è, ovviamente, molto bello: Di Viole Di Liquirizia. Pasticceria-bakery-brunch, aperta alle influenze americane (cupcake) e francesi (macaron) ma italiana (si favoleggia di un’ottima pastiera). L’ambiente è un po’ affollato di cose e non molto confortevole.
Di Viole Di Liquirizia. Via Madonnina, 10. Milano. Tel. +39 0289092201
9. Da Zero
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A questo punto, stiamo uscendo dal quartiere: torniamo verso il nostro punto di partenza, l’inizio di via Brera, percorrendo via dell’Orso, che segna appunto il confine meridionale della zona. Qui troviamo la seconda sede di Da Zero, la nuova (ah, ecco: anche la più recente apertura) pizzeria-trattoria di Paolo De Simone e soci (nella foto sopra: lui è a destra, a sinistra il forno Neapolis del nostro sponsor Moretti Forni). Ne ho già scritto qui: non mi ripeto, ma mi limito a consigliarla caldissimamente, la pizza è probabilmente ancora la migliore di Milano, come sosteniamo nella nostra classifica, e i piatti della trattoria valgono assolutamente la pena.
Da Zero Brera. Via dell’Orso, 4. Milano. Tel. +39 0283419934
10. Sette Cucina Urbana
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All’angolo con via Brera, praticamente, Sette Cucina Urbana ha preso il posto dello sfortunato Refettorio Simplicitas.
L’ambiente è molto piacevole, pulito, ampio (130 posti), con vista su un cortile interno, caso raro a Milano, dove si può mangiare nella bella stagione; la cucina, guidata da Massimo Moroni, è basata sulla cucina lombarda, alla quale aggiunge un tocco di creatività e di modernità.
Sette Cucina Urbana. Via dell’Orso, 2. Milano. Tel. +39 0289092660
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Facebook, Bar Jamaica]