Milano. Il fast food cinese Wan’z in Paolo Sarpi è una delusione
Si trovano a poche decine di metri l’uno dall’altro, siamo sempre nell’ambito della cucina cinese, ma dal punto di vista del gusto – beh, le distanze diventano incommensurabili.
Di Wan’z, fast food cinese aperto da quest’estate in via Paolo Sarpi – ne avevamo parlato qui, quando l’ho visto quasi per caso – come anche della Ravioleria Sarpi. Stavo andando a prendermi qualche dozzina di ravioli alla Ravioleria (sì, lo so, continuo a parlarne, e ad andarci: ma è a due passi dall’ufficio, ci vado a piedi = ginnastica, e ho già accennato al mio insano rapporto con le paste ripiene), che ha appena aperta un locale di bao e involtini.
Wan’z lo avevamo definito un kebab-fast-food cinese, con qualche altro piatto – ma alla domanda cosa fate? la risposta è stata “kebab”.
Ci siamo stati il giorno stesso o quasi dell’apertura, una pila di bistecche, di manzo e di maiale, si rigirava su uno spiedo rotante, veniva infilata in panini con tutto il necessario, dalle cipolle ai pomodori all’insalata, alle salsine fatte in casa – maionese barbecue e così via.
Me l’ero preso, il kebab: carne un po’ asciutta, qualche brandello un po’ duro, buono il pane, molto buone le salse. Diciamo da riprovare.
Ci son tornato dopo le ferie, per capire meglio: sparita la pila di bistecche, lo spiedo vuoto e fermo, nessuna traccia insomma di kebab da riprovare: c’era un menù nuovo. Proviamo comunque – visto l’alto livello della ristorazione cinese in zona, e bla bla bla.
Polpette (anzi, “porpette”) cinesi: erano tre, una mangiata, la seconda insomma. Il mio gatto Gateau l’ha assaggiata, perplesso.
Salsiccia cinese: se davanti a un hot dog gli spiritosi si chiedono quale parte sia, del dog, beh, qui…
Uno stufato, di maiale o di manzo o di pollo non ricordo. E non ne ricordo nemmeno il sapore, grazie al cielo.
Anche della piadina cinese, pallida imitazione di quella che prepara la Ravioleria.
D’accordo – magari ho esagerato, e il gusto della battuta mi avrà preso la mano, ma la delusione c’è stata. Conscio del fatto che magari la vera Cina è più vicina a questa che a quella dei ristoranti che frequento di solito, e non necessariamente quelli più costosi, ho avuto l’impressione generale di una qualità non eccelsa. Il paragone più diretto è quello con la Ravioleria e con Tang Gourmet, più avanti – e non ci siamo proprio.
I prezzi sono abbastanza in linea con quelli della ristorazione fast food cinese – i sapori decisamente no.
Io lo eviterei e voi?
Wan’z. Via Messina 2, angolo via Paolo Sarpi. Milano