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Ristoranti
5 Febbraio 2018

Milano. Assaggiato per voi il primo Kentucky Fried Chicken in pieno centro

In effetti, tecnicamente sarebbe il secondo Kentucky Fried Chicken milanese: il primo è stato aperto alla Bicocca, che però è lontana dal centro,
Milano. Assaggiato per voi il primo Kentucky Fried Chicken in pieno centro

In effetti, tecnicamente sarebbe il secondo Kentucky Fried Chicken milanese: il primo è stato aperto alla Bicocca, che però è lontana dal centro, quasi-Sesto San Giovanni, e poi è all’interno di un centro commerciale. Invece questo KFC, aperto da pochi giorni, è un negozio a sé, in via Orefici, con uno sbocco su piazza dei Mercanti (quindi vis-a-vis con McDonald’s Duomo), a poche decine di metri dal Duomo.

Non è esattamente la location che avevamo riferito, riportando le varie agenzie, annunciando lo sbarco di KFC in centro – ma lo spostamento è stato solo di poche decine di metri. In realtà, qualche mese fa il Corriere della Sera dava questa come location di un ennesimo OD Store, la catena di Outlet dei Dolci di Mario Tiberti, forte di una quarantina di sedi; Tiberti sarebbe anche titolare di una franchisee di KFC, ma mi sembra di aver letto che questa apertura faccia capo direttamente alla casa-madre.

E allora eccolo, il nostro KFC cittadino. Qui c’erano un bar-pasticceria, anzi, se ne sono alternati diversi, fra i quali il Caffè Ambrosiano, e l’ingresso di un hotel: lo spazio è stato risistemato, oltre che al piano terra è possibile mangiare anche al primo piano.

Ma non è esattamente l’ideale per questo tipo di locale: lo spazio fra l’entrata e il banco non è molto, è possibile (me lo auguro per loro) che si debba fare la coda all’esterno, la postazione da cui prendere le bibite (e dove portare anche i vassoi vuoti, ma me ne sono accorto dopo) è scomoda, la gente in coda ostacola il passaggio. E i problemi di spazio ci sono anche al piano di sopra, a cui si accede da una scala con curva che non è proprio comodissima: tavolini e sedie disposti in modo un po’ caotico, senza spazi adeguati per passare e mangiare con agio.

Oh, beh, poco importa, niente che non si posso sopportare.

Entrato, una breve coda, forse 5 minuti o poco più; all’esterno c’è comunque un’altra cassa a cui fare l’ordine take away, da ritirare come gli altri all’interno. Ne approfitto per dare un’occhiata al menu, su un dépliant all’ingresso e sopra le casse.

Ci sono menù per 1, 2, 3 o 4 persone, petti cosce e alette di pollo, con varie possibilità di composizione, serviti (per più persone) in “secchielli” comuni, panini, patatine ma anche purè, pannocchie e fagioli di contorno, tortini di patate, gelati e sundae (gelati ricoperti di sciroppi granelle ecc).

Abbiamo anche assaggiato qualcosa, ovviamente. Il pollo, colonna portante del menù, fritto-impaninato-piastrato o come che sia, non è il male assoluto: cotto bene, morbido e con le impanature ben saporite soprattutto nel Double Down, ovvero due cotolette con in mezzo la salsa.

Ho provato i fagioli: anche loro, piccanti il giusto.

Le patatine fritte, invece, sono molli e abbastanza insapori, come peraltro le ho trovate anche le ultime volte che le ho prese da McDonald’s: un tempo, avevano una loro dignità, una compattezza che permetteva di immergerle nella maionese senza problemi – ora non più.

Servizio anch’esso un po’ così, come l’ambiente: avevo ordinato un mix, me ne avevano digitato uno diverso; a me hanno dato la salviettina per pulirsi le dita, al mio amico no; si poteva scegliere il contorno con uno dei mix, e non ce l’hanno detto… saranno problemi dei primi giorni, certamente. Ma.

Il pubblico? Un sacco di stranieri, molti sudamericani, molti ragazzi e coppiette.

Età media? Direi pressoché tutti ben più giovani di me.

KFC Milano Orefici. Via Orefici, 10. Milano.

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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