Milano. Nuove aperture: Crotto Quartino, Frades e The Medelan
Nel frenetico mondo delle nuove aperture a Milano, segnaliamo questa settimana due aperture che sono in programma, più o meno vicine nel tempo.
La Valchiavenna di Crotto Quartino scende a Milano
Il Crotto Quartino a Piuro, in Valchiavenna, sopra il lago di Como, porta avanti la tradizione della cucina chiavennasca dal 1930: pizzoccheri, sciatt, e così via. E sta preparando la discesa a Milano.
Portiamo l’esperienza autentica della Valchiavenna nella città dalla quale abbiamo ricevuto così tanto sostegno.
Così viene annunciato l’arrivo in città – «L’insieme più corposo dei nostri fan proviene proprio dal capoluogo e li vogliamo ringraziare, a modo nostro, presentandoci qui, con tanto burro e tanto formaggio!».
Data e luogo sono ancora top secret: dalla pagina Facebook della casa-madre apprendiamo quale sarà il loro piano di battaglia. «Salumi, Pizzoccheri bianchi 1930, costine, polenta taragna e fiumi di vino BRENTA, terrore per gli astemi. Siamo pronti per iniziare la nostra battaglia contro i ristoranti pescivendoli. Se li avesse visti la nonna Antonietta si sarebbe ribaltata dalla sedia a dondolo… Vuoi unirti a noi per annientare i brunch domenicali di gamberetti in salsa rosa, il sushi, l’acquapazza e sederti finalmente a tavola come un vero montanaro ed assaltare le costine e la polenta? Solo per veri temerari delle calorie.»
Per chi se lo stesse domandando, il crotto o grotto è una cavità naturale tipica delle regioni montuose delle Alpi, in particolare delle zone del lago di Como, della Valchiavenna e del Canton Ticino. Al suo interno spira “il Sorèl”, una sorgente d’aria, che lo rende una cantina ideale.
In Valchiavenna ce ne sono circa 900, ma solo alcuni sono aperti al pubblico, come osterie – fra questi, il Crotto Quartino, di cui vi abbiamo raccontato il menu qui.
Belli e simpaticamente agguerriti, questi montanari. Li aspettiamo.
Arriva Frades dalla Sardegna in via Mazzini
Un pezzo di Sardegna arriva a Milano, in pieno centro città, in via Mazzini (lato Missori), direttamente da Porto Cervo, dove i tre fratelli (i frades appunto) imprenditori di Orani, in provincia di Nuoro, Fabio, Roberto e Valerio Paddeu, che hanno aperto il loro primo locale nel 2015
«Frades Milano è l’ultimo progetto dei tre fratelli di Orani, nato dal desiderio di esportare i prodotti di qualità e la loro di idea di ospitalità e di cucina sarda a due passi dal Duomo.
Il format rimane lo stesso dei locali di Porto Cervo, con l’ampia offerta della bottega e dell’enoteca, le specialità fresche del banco, la produzione della pasta fresca per offrire sempre il massimo della qualità, nuove proposte di mixology caratterizzate dagli abbinamenti inediti degli spiriti sardi ed una cucina che racconta una nuova idea di Sardegna.
La location è ispirata alle architetture dell’isola ed è pensata per accogliere i suoi ospiti in ogni momento della giornata: dal light lunch, all’immancabile aperitivo Frades, che propone i grandi classici come i culurgiones arrostiti, fino all’esperienza gourmet proposta per la cena.»
L’apertura è prevista per la metà di marzo.
Frades – Milano. Via G. Mazzini, 20. 20123 Milano
The Medelan aprirà nel 2021
Medelan è l’antico nome celtico di Milano. E The Medelan sarà, anzi è, il nome del nuovo centro commerciale – apertura prevista 2021 – che aprirà in Cordusio, nell’ex-palazzo del Credito Italianoi (fra la piazza, via Tommaso Grossi, via Santa Margherita, via San Protaso, via Bassano Porrone e via Broletto), acquistato nel 2015 dal Fondo d’investimento cinese Fosun, all’epoca di proprietà del fondo Omicron gestito Idea Fimit del gruppo De Agostini, per 345 milioni di euro.
I lavori, iniziati da tempo (ma gli ultimi negozi resistenti hanno chiuso solo qualche mese fa), prevedono oltre agli spazi commerciali anche spazi per la ristorazione; fra questi, una terrazza vista Duomo per l’aperitivo.
Le tavole di compensato che chiudono i lavori giocano molto bene sull’equivalenza The Medelan/Milano: ecco quindi slogan come “Medelan l’è on gran Medelan”, “De Medelan ghe n’è domà vun”, slogan e simboli della meneghinità.