Milano. Trattoria Caprese e altri che aprono. Pandemonium chiude
Facciamo un nuovo punto su aperture e chiusure: ci sono locali che si moltiplicano a una velocità impressionante, e altri che purtroppo chiudono.
Pomodorino in via Morosini diventa Trattoria Caprese
Cambio d’insegna in via Morosini, una traversa di corso XXII Marzo all’altezza di Santa Maria del Suffragio: ha chiuso Il Pomodorino, locale facente parte di una catena di più pizzerie che ora sembra contare solo su due sedi, via Crema e via Solari. Via Solari ha una pagina Facebook attiva (il 9 ottobre), quella di via Crema ha un ultimo post risalente a luglio.
Mentre sulle vetrine via Morosini sono comparse scritte e immagini che annunciano un nuovo locale di Trattoria Caprese, l’insegna che campeggia su una decina di locali in tutta Italia, tre solo a Milano. Questo sarebbe il quarto, dopo via Marghera, viale Cassala e via Ugo Bassi all’Isola.
Il Mannarino raddoppia a 3 mesi dall’apertura
Lo abbiamo già detto, forse – è (forse) il momento della carne. Lo testimoniano l’apertura di locali che fanno delle portate per carnivori il loro oìpiatto forte. Il Mannarino ha appena fatto la sua apparizione in De Angeli, che già sta preparando la seconda apertura, in via Carlo Tenca, ovvero Porta Venezia-Repubblica, ovvero in mezzo a Gelsomina-Berberè-Marì-Pavè-Moebius-Da Michele Condurro e non so più cos’altro. Sta vedendo la luce un nuovo distretto del food a fianco di quello multietnico di Porta Venezia.
Sempre bello il claim “Dalla parte del manico”.
Boido Tartufi apre in piazzale Cuoco
Apre a Milano un negozio di Boido Tartufi, azienda di Alessandria che dispone di una dozzina e passa di punti vendita in Italia e all’estero. Vent’anni di esperienza, cavatori in tutta Italia, Boido ha scelto per la sua apertura milanese una zona un po’ decentrata, via Faa di Bruno, tra piazzale Cuoco e piazza Insubria.
Apertura, venerdì 11 ottobre.
Addio Pandemonium
Accidenti. Non c’era niente che non andasse in Pandemonium – forse il locale, leggermente triste.
Ma le “pizze al taglio” di Andrea Girlanda – impasto integrale, ingredienti di ottima qualità, sapori ben bilanciati – erano veramente buone.
Le serrande abbassate, le luci spente – che tristezza.