Miracolo a Milano/26. Tutto il Gustò ecosostenibile della pausa pranzo
“Io vado. Pausa pranzo.”
Un attimo. Anzitutto, la “pausa pranzo” interrompe un lavoro, un’attività, qualsiasi cosa, ma tu non fai niente, non lavori…
“Vorresti impedirmi di mangiare?”
Ovviamente no, figurati, ma volevo dire che…
“Non dire niente, lascia perdere, è meglio. Allora: pausa pranzo da Gustò. Ricordi? L’avevamo visto a Taste of Milano, dove si definiva ‘il ristorante a casa e in ufficio’, ovvero un servizio di ristorante che ti consegna a domicilio, o in ufficio, piatti di qualità, attenti agli ingredienti, alla stagionalità, al chilometro zero, e a tutte queste cose.”
Mi ricordo: si presentava bene, le premesse c’erano tutte, tre chef come numi tutelari dell’iniziativa – Gianmarco Senna, Fabio Paolini, Antonio Catalani, legati al ristorante Bianca, anche la grafica, i dépliant, la card per le prenotazioni, le consegne in bicicletta con Milanbike, a ribadire le scelte ecosostenibili; fra i servizi, anche la consegna di cassette di frutta e verdura bio dalla Cooperativa Onlus La Piccola Fattoria di Gattico, vicino a Novara.
“Hanno aperto da poco – sai che sono passato la sera dell’inaugurazione? – in Vincenzo Monti: sia take away che ristorante in loco. L’inaugurazione è stata carina e festosa, con assaggi in strada, musica, allegria…”
Poi dobbiamo parlare di questa cosa – perché sei andato senza di me? Comunque, andiamo da Gustò così– “No, non ce n’è bisogno, sono andato l’altro giorno.”
Ma…
“Il menu cambia periodicamente, i piatti, confezionati in confezioni ecocompatibili ecc. vengono cucinati tutte le mattine e consegnati in negozio, ampio bancone d’esposizione… Un difetto: quello che c’è c’è, quindi se arrivi e qualcosa è già finito, non è che puoi aspettare che te lo rifacciano, o chiedere di prepararlo per un asporto successivo, o tornare la sera.
Ho preso: un gazpacho, buono e saporito, classico; un flan di riso venere su crema di carote, piacevole; dei ravioli di cernia su crema di piselli, molto molto buoni; fagottini di melanzane – con melanzane pomodori e salsa aurora, erano una crêpe ripiena di questa purea di melanzane che però non diceva molto, forse c’era un poco di formaggio ma poco saporito, si sentiva il bisogno di qualcosa che desse personalità al tutto, un’acciuga un pezzo di parmigiano una cotoletta…; e un semifreddo ai frutti di bosco, piaciuto. Molto buoni i tramezzini siciliani che ho mangiato come antipasto: tonno melanzane maionese crostini di pane olio di semi di girasole, per sole 600 calorie. Un appunto: etichette con calorie, prezzo, tutte le informazioni, ma non tutti gli ingredienti: sui fagottini, non era indicata la crêpe che infagottava la melanzana, ovvero i suoi componenti.”
Quindi: piatti confezionati porzionati in vaschette da mettere per un minuto nel microonde, materiali eco, posate UsoBio realizzate a partire da materie prime derivate da risorse rinnovabili (e se si consuma sul posto, si devono dividere poi carta vetro ecc; se però avanzi un pezzetto di pane, o mezzo raviolo, anche se non è il caso di Totò, dove li metti?).
Gustò. Via Vincenzo Monti 56. 20151 Milano. Tel. +39 320.3535054