Le Monzù a Capri, recensione del ristorante che brilla con la stella Michelin
Sul cielo di Capri brilla intensa la stella Michelin del ristorante Le Monzù ospitato nell’Hotel Punta Tragara.
Di Capri devi inebriarti dei suoi profumi ed imprimerti nella mente le stradine, il silenzio, i colori del mare e delle straboccanti bouganville che adornano i muri delle case. Capri è l’isola dove il tempo sembra essersi fermato, e dove qualcosa di meraviglioso può succedere, anche in una sola notte.
Deve essere accaduto al conte Emilio Errico Vismara, fulminato dalla bellezza della vista sui faraglioni da via Tragara. È qui che costruisce la sua residenza su progetto di Le Corbusier. È, Villa Vismara, la “Stracasa”, che diventa sede del comando americano e ospita Winston Churchill. Quindi, il conte Goffredo Manfredi l’acquista nel 1968 per poi trasformarla, nel 1973, nell’Hotel Punta Tragara.
Le Monzù è il ristorante dell’Hotel Punta Tragara a Capri. Deve il nome a quello dei grandi cuochi che, quando nel 1815 la corte francese lasciò Napoli, scelsero di rimanere. Monzù, dal francese monsieur, indica i padri dell’attuale cucina gourmet.
Luigi Lionetti
Il timone del ristorante Le Monzù a Capri è affidato allo chef Luigi Lionetti. Un Caprese doc che si affaccia giovanissimo al mondo della ristorazione frequentando l’Istituto Alberghiero di Capri e la cucina del ristorante Da Paolino. Terminati gli studi sceglie la Val Badia per muovere i primi passi. Poi ritorna in Campania alla corte di Gennaro Esposito della Torre del Saracino di Vico Equense, ancor oggi suo mentore ed amico. E quindi arriva a Le Monzù.
Nel 2019 arriva la prima stella Michelin che lo ripaga del costante impegno profuso in un lavoro di squadra arricchito dal valore aggiunto di un carattere gentile.
Il menu del ristorante Le Monzù a Capri
Nell’attuale momento storico, in cui armonizzare la ristorazione d’eccellenza con il budget, rappresenta un’ardua sfida, questa tavola propone tre invitanti menu degustazione e un quarto vegetariano. Sono disegnati dallo chef del ristorante Le Monzù a Capri per far vivere tre meravigliose esperienze. Complici il tramonto, la piscina illuminata e una piacevole brezza, il sogno viene servito in una serata che si preannuncia perfetta
Scegliamo il menù degustazione 6 storie (150 €). Lo chef ripropone piatti del suo percorso professionale sino al raggiungimento della stella.
Il fil rouge è il Mediterraneo che traspare negli ingredienti di tutto il menu del ristorante Le Monzù a Capri. Rivelano il pensiero di Luigi Lionetti fedele ad una cucina regionale elevata a livelli di prelibatezza con l’instancabile ricerca di tecniche di preparazione e di cotture. Nascono così piatti misurati nelle porzioni e mai banali.
Il benvenuto al ristorante Le Monzù di Capri
Craquelin ripiena di parmigiana di melanzane. Tartelletta con insalatina estiva d’astice, aria di gin tonic. Tutto pomodoro: pomodorino vanigliato, pomodoro del piennolo al forno, spuma di pomodoro, polvere di pomodoro, pane mediterraneo croccante e basilico.
Il benvenuto del ristorante Le Monzù a Capri è un alternarsi di contrasti. La pienezza della parmigiana è seguita dalla tartelletta di cui si assapora il gusto marcato dell’astice e seguito quello intenso e pungente del gin a ripulire il palato. Pronto ad incontrare le varie consistenze del pomodoro.
Bon bon di gamberi, zuppetta di olive di Nocellara, mandorla e limone candito dell’anno 2015. Il sapore della zuppetta di olive accarezza il palato offrendo una piacevole sensazione di contrasto quando alla dolcezza del gambero rosso si contrappone delicatamente l’agrodolce del limone candito.
Carta musica al rosmarino. Focaccia. Babà salato con friarielli. Grissini e Tarallino al finocchietto. Mini baguette croccante e calda. Pane a lenta lievitazione semi-integrale al lievito madre con olive e noci
Fanno il loro ingresso i lievitati tentatori del ristorante Le Monzù a Capri dai quali, per la bontà dobbiamo prendere le distanze e centellinare la degustazione.
Rotolino di coniglio con guanciale sedano rapa e bietola dell’anno 2017. Una baby carrot, a ricordare l’eterno gioco con il coniglio, fa capolino dietro ai due mini rotoli della sua carne. Umidi, morbidi e cedevoli al taglio, bardati di guanciale e adagiati su una sottile mattonellina di sedano rapa. Richiamata a sua volta in una consistenza diversa di ciuffi di purè, un po’ decorazione un po’ contorno.
I piatti
Risotto con burrata, scampi, capperi e limone dell’anno 2014. Una tostatura da manuale prepara il riso alla cottura con 3 brodi: di limone, di pesce e di scampi. Il risotto mantecato con la sfoglia esterna della burrata, è arricchito da un disco di gamberi crudi e dalla polvere di capperi. L’eleganza del decoro è pari all’equilibrio tra i contrasti dei sapori.
Cappelletti al Parmigiano vacche rosse, tartufo estivo, astice ed il suo brodo freddo dell’anno 2018. Un piatto complesso e ricco di consistenze del ristorante Le Monzù a Capri che ci ha conquistato. I cappelletti sono realizzati con una sfoglia piacevolmente più spessa rispetto ai canoni emiliani. Sono farciti da un cremoso ottenuto da una fonduta di parmigiano vacche rosse e vengono serviti con astice e sottili lamelle di tartufo. A completamento del piatto, il consommé freddo di astice. È realizzato con una lunga cottura del carapace dell’astice seccato, tostato e reidratato con acqua e ghiaccio, spezie. E bagnato inizialmente con un passito dolce per dare aromaticità e contrastare l’amaro della tostatura.
Ricciola alla Milanese, variazione di scarola maritata, pop corn di capperi dell’anno 2019. Una cottura puntuale del filetto di ricciola prima immersa per pochi secondi in acqua bollente e poi sottoposta ad uno shock termico nel ghiaccio. È ulteriormente rosolata in padella dopo la panatura con uovo e pane panko.
Alla consistenza della ricciola, resa abilmente cedevole, e all’olio di pinoli a napparne la superficie, fa eco l’amore dello chef del ristorante Le Monzù a Capri per la classicità partenopea. Amore enfatizzato dal richiamo alla minestra maritata ridotta in pesto.
I dolci
Il gelato al kefir e alga spirulina, salsa di more e ciliegie, polvere di aceto balsamico extra vecchio chiude il percorso salato e rinfranca lo spirito con un’illusione di leggerezza.
Momento napoletano dell’anno 2021 è un gioco affascinante e suadente di sapori con protagonista il caffè. L’essenza, spruzzata un attimo prima di degustarlo, introduce alla scoperta di multiple interpretazioni e dei felici connubi che concede il caffè.
La cena si chiude con la piccola pasticceria del ristorante Le Monzù a Capri. Meringa croccante con melone cantalupo e passion fruit. Tartelletta al tartufo di cioccolato. Macaron con arancia confit e manjari 72%. Cremino al moscovado, finocchietto.
Ad accompagnare la cena al ristorante Le Monzù di Capri, il Meroi, sauvignon vino bianco friulano dei colli orientali. Dal colore giallo paglierino carico e dal gusto morbido.
Le Monzù dell’Hotel Punta Tragara. Via Tragara, 57. Capri (NA). Tel. +390818370844