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5 Dicembre 2024 Aggiornato il 5 Dicembre 2024 alle ore 10:48

Morto Raffaele Condurro, ultimo dei figli di Michele della mitica pizzeria a Forcella

Raffaele Condurro era l'ultimo dei figli ancora in vita del Michele della mitica pizzeria a Forcella nel cuore di Napoli
Morto Raffaele Condurro, ultimo dei figli di Michele della mitica pizzeria a Forcella

Un altro pezzo della storia della pizza napoletana se ne va. È morto Raffaele Condurro, ultimo dei figli ancora in vita del mitico Michele, il pizzaiolo che agli inizi del ‘900 aprì la ormai leggendaria pizzeria di Forcella a Napoli.

Dagli anni ’90 aveva aperto la sua Pizzeria Add’o Figl e Michele in Calata Capodichino 38 e aveva continuato a sfornare pizze all’antica maniera. Cioè pizze a ruota di carro utilizzando il criscito, la pasta di riporto avanzata dal giorno prima. Una pizza old style senza controllo della temperatura e con l’esperienza maturata negli anni. Il fare da pizzaiolo che fin da piccolo Raffaele Condurro aveva osservato padroneggiare nell’alchimia di acqua e farina. Da rifinire con condimenti semplici e della tradizione. La pizza marinara e la margherita con le innovazioni della prosciutto e panna o della würstel e patatine. Da far precedere con i fritti della moglie Iole Sorega. Pizzeria di famiglia e pizza familiare che ha continuato a preparare fino a più di 90 anni.

Raffaele e Michele Condurro
Raffaele Condurro con Michele

Una vita per la pizza riassunta nel post di Alessandro Condurro, la generazione che ha ampliato la fama e la presenza della pizzeria da Michele e la capacità di fare pizza come si è sempre fatta. Così in un post su Facebook, Alessandro Condurro ricorda la figlura dello zio Raffaele Condurro.

Chi era Raffaele Condurro, ultimo dei figli ancora in vita del leggendario Michele

“Se ne va anche zio Lello, Raffaele Condurro, “o duttore” come lo chiamavano tutti, l’ultimo figlio di Michele ancora in vita. Non lavorava più con noi da oltre 30 anni, ma gli va dato atto che è stato lui, con zio Mimi, zio Antonio, zio Luigi e nonno Salvatore, a portare avanti la pizzeria dagli anni 40 fino a tutti gli anni 80, rendendola quel monumento che oggi è. I figli di Michele, una generazione di fenomeni che impastavano ed ammaccavano in camicia e cravatta, i signori della pizza napoletana. Oggi se ne va l’ultimo. Adesso sono tutti insieme di nuovo, senza più invidie, lotte fratricide ed interessi economici a rovinare famiglie. In cielo staranno aprendo una pizzeria, divertendosi come matti”.

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