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21 Luglio 2015 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 19:32

Mozzarella di bufala Caserta. Due caseifici sequestrati declassano il latte in polvere a falso problema

Avete sicuramente assistito alla querelle latte in polvere sì - latte in polvere no per la produzione di formaggio. Siamo vittima del diktat dell'Europa
Mozzarella di bufala Caserta. Due caseifici sequestrati declassano il latte in polvere a falso problema

mozzarella di bufala

Avete sicuramente assistito alla querelle latte in polvere sì – latte in polvere no per la produzione di formaggio.

Siamo vittima del diktat dell’Europa hanno strillato un po’ tutti gridando alla perdita di qualità e della tradizione dei prodotti caseari come se tutto quello che viene venduto in Italia fosse prodotto da una vecchina nel paiolo sul focolare.

Un po’ di sano populismo che per fortuna non intacca, come nota Il Post, la sostanza: la lettera della UE che chiede all’Italia di adeguarsi a una norma mette in salvo le Dop italiane, cioè quelle pregiate.

Il 24 luglio ci sarà un incontro con la Commissione e anche in caso di totale recepimento della norma, i formaggi con latte “vero” continueranno ad esistere. Sarà solo un problema di etichetta e di controlli preventivi.

Controlli che latitano nel mondo dei caseifici.

Altrimenti non si spiegherebbe il sequestro di due caseifici di mozzarella di bufala nel casertano nello stesso giorno.

Uno è il caseificio San Maurizio di Orta di Atella per gravi violazioni alla normativa ambientale (il liquido derivante dalla lavorazione casearia non veniva sottoposto a trattamento di depurazione ma sversato direttamente nella rete fognaria).

mozzarella di bufala bellopede & golino

Se il nome San Maurizio vi dice poco, avrete sentito parlare di Bellopede & Golino di Marcianise. Il freddo report della Guardia di Finanza dice che “se in merito alla normativa ambientale i rilievi sono stati al limite della tolleranza, venivano riscontrate gravi violazioni alla normativa sanitaria”. In particolare “rifiuti sanitari pericolosi non regolarmente smaltiti, cagliata di provenienza estera priva di tracciabilità, scarse condizioni igienico-sanitarie all’interno dei depositi e dei locali destinati alla produzione, reagenti chimici scaduti, celle refrigeranti e materiale destinato al confezionamento del prodotto finito non protetto da polveri ed animali infesti”.

Non ha funzionato l’occhio vigile del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

mozzarella di bufala campana dop

Ma d’altronde il consorzio ha ben altre preoccupazioni: deve fare cadere il tabù che il latte congelato non possa essere impiegato nella produzione di mozzarella di bufala fresca.

Sì, perché il nuovo disciplinare concordato con la Regione prevede che la mozzarella di bufala fresca sarà prodotta da latte che ha più di 60 ore dalla mungitura e, non è stata smentita l’indiscrezione, con una quota di latte congelato del 25%.

Quasi quasi c’è da sperare che sia tutta una bufala.

[Link: il Mattino. Immagini: Facebook, Scatti di Gusto]

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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