Napoli. A fuoco la pizzeria di Gino Sorbillo [Aggiornamenti]
[Aggiornamento] Potrebbe non essere doloso l’incendio? Intanto Gino mi dice: De Magistris mi ha contattato dicendomi che posso mettere i tavoli in qualsiasi piazza di Napoli fino a che non apro, domani alle 10:30 viene il Questore Merolla e ci sediamo con i tavoli fuori alla Pizzeria mia.
Sarà pure un cortocircuito, ma meglio non abbassare la guardia.
Gino Sorbillo è il pizzaiolo più esposto mediaticamente di tutta Italia. Spesso provocatorio con le sue pizze sfornate sull’onda dell’attualità (come quella in occasione della scomparsa di Steves Jobs o la margherita a 100 € per i politici), presente anche in televisione e sempre pronto ad intervenire in consessi e feste gastronomiche è considerato da molti l’ambasciatore della pizza napoletana. Per questo suo attivismo è stato attaccato. Hanno spesso scambiato la sua generosità e la sua voglia di fare con manie di protagonismo.
Oggi il suo essere bandiera di un modo pulito di fare ristorazione è stato duramente colpito. Stanotte hanno incendiato (“Un gesto vigliacco, un attacco a una persona perbene, un tentativo di colpire la città”, ha commentato l’assessore al Commercio Marco Esposito). la sua bella pizzeria di via dei Tribunali a Napoli. Gino piange sommessamente davanti allo spettacolo triste del fuoco che ha mangiato il suo ingresso e il lavoro della sua giovane vita. La Scientifica è all’opera per comprendere come sia accaduto, ma l’incendio che si è sviluppato a partire dalla porta di ingresso lascia poco spazio a dubbi.
C’è sbigottimento e serpeggia un dubbio. Gino non è stato fatto oggetto di minacce nè di avvertimenti. Potrebbe essere un messaggio a tutti i commercianti della zona: colpire una persona in vista, tra i protagonisti di iniziative di beneficenza e in prima fila nella lotta alla criminalità con Coccia e Starita (per restare alla pizza), per far comprendere agli altri.
Gino ha affidato il suo messaggio all’Ansa e mi ha detto che oltre agli investigatori sul posto sono arrivati amici, l’architetto, l’idraulico e tutti quelli che stavano lavorando all’ampliamento della pizzeria per ricominciare subito. Dopo le lacrime di questa brutta notte.
“Io non mi arrendo. Ricostruirò la pizzeria più bella di prima – spiega Gino Sorbillo – anche se quello di stanotte è stato un durissimo colpo. Soprattutto sono addolorato per le foto storiche dei miei nonni e dei mie familiari che sono andate a fuoco e non potrò mai più riavere. La mia famiglia è unita e sento anche l’affetto del quartiere che da stanotte è per strada con me ed i vigili. Cercherò di realizzare i lavori a tempo record per restituire alla città il nostro locale”.