Il Napoli Pizza Village si fa grazie all’autotassazione dei pizzaioli
Basta regali al Napoli Pizza Village.
Così aveva riassunto il Mattino la decisione del Consiglio Comunale di aumentare la tassa Cosap per gli eventi al di sopra dei 1.000 metri quadri che andava a colpire la manifestazione della pizza con una sorta di “provvedimento ad personam”.
L’evento in programma sul lungomare partenopeo dall’1 al 6 settembre ha rischiato di saltare ma alla fine si farà.
Dopo l’approvazione dell’aumento della tassa dell’occupazione di suolo pubblico, aumentata del 328% deliberato dal consiglio Comunale di Napoli a soli 20 giorni dalla data d’inizio, i costi dell’evento, lievitati in maniera esponenziale, avevano rischiato il rompete le righe anzitempo.
Si rischiava di buttare il lavoro di un intero anno di promozione, di accordi con vettori e operatori turistici, di contratti stipulati con gli artisti e con 500 pizzaiuoli in arrivo da cinque continenti.
Gli organizzatori del Napoli Pizza Village si sono messi alla ricerca di una soluzione che consentisse di ridurre gli effetti di questo improvviso aumento della Cosap, coinvolgendo tutti gli interlocutori.
Grande solidarietà di tutti e grande impegno hanno portato verso verso la decisione presa questa mattina dopo 100 ore consecutive di confronti, accordi, e riflessioni: Pizza Village non può che salvarsi da solo.
Grazie alla mediazione di Sergio Miccù,Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani che patrocina la manifestazione, i pizzaiuoli e le pizzerie – associate e non – hanno deciso di contribuire con proprie risorse, rendendo possibile il pagamento della sopravvenuta ed improvvisa tassazione. Una soluzione non strutturale che consente di salvare l’edizione 2015 senza alcuna garanzia per le edizioni future.
Si rimoduleranno spazi, scenografie ed eventi collaterali, mentre il cuore pulsante della manifestazione, cioè il Trofeo Mondiale Caputo e l’allestimento della più grande pizzeria del mondo, non saranno toccati.
Ora la palla passa alla giunta che dovrebbe firmare la delibera per dare il via libera alla manifestazione il 13 agosto.
Giusto far pagare le tasse, ma cambiare le regole in corsa non è un buon esempio.
E ora si spera buona pizza a tutti.