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13 Luglio 2012 Aggiornato il 13 Luglio 2012 alle ore 06:56

Olimpiadi 2012. Mangia tranquillo ma non scrivere “ho la febbre” su Facebook

Olimpiadi 2012. Per l'offensiva anti-germi, controlli in chioschi e ristoranti e persino sui messaggi postati su Twitter e Facebook
Olimpiadi 2012. Mangia tranquillo ma non scrivere “ho la febbre” su Facebook

Mancano due settimane all’appuntamento con i Giochi Olimpici e mentre Londra richiama i soldati dall’Afghanistan per colmare le falle nella sicurezza, tutto è pronto per un’altra battaglia da ingaggiare contro nemici invisibili: i germi.

Non una preoccupazione eccessiva visto che la popolazione di Londra sta per essere raggiunta, in questa estate calda, da 14 mila atleti e 4 milioni di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo.

3 mila i tipi di germi che saranno “attenzionati” dagli esperti attraverso un sistema automatizzato capace di individuare rapidamente eventuali fuochi di epidemie. Ci lavorano da tempo la Health Protection Agency e il professor Paddy Farrington della Open University che spiega: “Il metodo si basa su una serie di algoritmi statistici. Il riconoscimento di un focolaio si ha quando il sistema si accorge di un numero insolito di casi di una certa infezione in un determinato periodo di tempo e in un certo spazio: dopo aver messo a confronto i casi registrati con quelli attesi, se vi sono incongruenze parte l’allarme per gli epidemiologi che quindi, studiando i dati, decidono se occorrono ulteriori indagini e confermano o meno l’eventuale epidemia”.

Il sistema terrà d’occhio perfino i messaggi postati su Twitter e Facebook (del tipo: “non mi sento un granché bene, forse ho la febbre”) e sarà in costante collegamento con medici di base, guardie mediche e pronto soccorso. Un sito fornirà informazioni sanitarie utili per tutti i visitatori mentre sui cibi venduti in chioschi e ristoranti situati nelle vicinanze delle gare verranno effettuati test a campione per individuare eventuali casi di legionella e virus e batteri che causano gastroenteriti.

Nel dubbio, per gli atleti niente strette di mano con i colleghi e la raccomandazione, per i visitatori con disturbi gastrointestinali o influenzali, di non assistere alle gare.

Se andranno a lamentarsi su Facebook, almeno saranno stati statisticamente utili!

[Fonte: corriere.it Foto: gamerevolution.com, hindustantimes.com]

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