Panino e dieta insieme sono il futuro della ristorazione
Panini, meglio ancora se dietetici. Lo tengano ben a mente chef, patron e aspiranti impenditori della ristorazione. All’orizzonte dell’alimentare esperti e osservatori vedono sandwich e spuntini, possibilmente a basso valore calorico.
E per convincervi che non è solo un’impressione (ce n’eravamo accorti anche noi che l’era del panino avanza inesorabile) ecco le cifre.
E’ la prima volta che accade in 15 anni: panino batte ristorazione in Francia dove il sorpasso del sandwich e ormai una realtà: una ricerca di Gira Conseil lo attesta: il mercato francese degli spuntini (sandwich, fast food, ristorazione rapida) vale ormai 34 miliardi di euro rispetto ai 30 della ristorazione tradizionale e la crescita registrata nell’ultimo anno è del 4% (del 73,5% negli ultimi otto anni). Non è venuta in mente anche a voi la parola passe-partout, cioè crisi?
Ma non è solo lo spuntino l’ultima frontiera del business a tavola. L’altro cavallo su cui stanno puntando le major della ristorazione veloce si chiama dieta. Tra il 2006 e il 2011, assicura uno studio dello Hudson Institute, le catene di fast food che hanno servito menu e bevande a basso tasso calorico (non più di 500 calorie per pietanza e non più di 50 per bevanda) hanno registrato infatti un incremento dei ricavi del 5,5% e un aumento dei clienti pari a quasi l’11%.
Chef, shakerate e servite. Un bel panino dietetico, naturalmente.
[Link: Italia Oggi, Il Sole 24 Ore]