Pesce scaduto e rivenduto. Il giudice risarcisce Slow Food
Rietichettavano surgelati scaduti anche da dieci anni e li immettevano nuovamente sul mercato. Sono stati condannati ad un periodo di carcere che va da 2 anni e 10 mesi fino a 3 anni e 4 mesi i 5 amministratori della società Salpi-Ristor di Collegno (Torino), responsabili della frode.
Gli episodi risalgono ad un periodo che va dal 2008 al 2010 e riguardano sopratutto prodotti ittici, risultati scaduti anche da un decennio. Per la prima volta il giudice ha accordato una provvisionale di 10 mila euro a Slow Food e all’Unione Consumatori che si erano costituiti parti civili.
La decisione del giudice di risarcire le due associazioni è certamente un segno dei tempi che cambiano perché interpreta una volontà, certamente condivisa, di reagire al malcostume truffaldino che porta sulle nostre tavole, così spesso, cibi adulterati o contraffatti. Sintomo che “ïl buon mangiare” è considerato ormai “un valore”, come spiegano Alessandro Lamacchia, Stefano Cavallito e Katjuscka Piane, legali di Slow Food.
[Fonte: ansa.it Foto: catepol.net]