Più si parla di carne di cavallo e più aumentano i consumi. In Francia, però
Aumentano i consumi di carne equina. Quella scelta in tutta consapevolezza però (o quasi). Accade in Francia dove, mentre monta lo scandalo della carne equina infilata ovunque (negli hamburger, nelle lasagne e nei tortellini), i macellai specializzati in vendita di carne di cavallo registrano (e non senza stupore) consumi in aumento. Tutto merito della copertura mediatica di cui beneficia il prodotto, spiega Le Monde.
Le vendite sono aumentate del 15%, racconta Eric Vigoureux, presidente della Federazione dei macellai equini francese (le macellerie specializzate sono circa 700 in Francia e coprono consumi non superiori allo 0,3% di quelli totali di carne). “C’e’ stato un incremento dell’attivita’ per via dello scandalo negli uffici, nei luoghi di lavoro non si parla d’altro”, ha spiegato e “questo fa sentire i consumatori di carne di cavallo meno in colpa”.
Potrebbe pero’ trattarsi di una moda passeggera, avverte Otis Lebert, chef del ristorante parigino Le Taxi Jaune, uno dei pochi a servire delicatessen come il cervello di cavallo e la salsiccia equina. “L’interesse e’ salito”, chiosa Lebert, “ma chiamatemi tra tre mesi e vedremo se sara’ ancora cosi'”.
In Svizzera, invece, l’associazione di protezione degli animali di Zurigo ha verificato le condizioni nelle quali vivono i cavalli che finiscono nei piatti. Gli incaricati si sono recati sul posto e hanno constatato una situazione drammatica. Animali morti o moribondi chiusi nei camion e impossibilitati a ricevere soccorso ma anche cani che mordono le gambe dei cavalli per farli salire più rapidamente sui mezzi. L’inchiesta si è mossa tra gli Stati Uniti, il Canada, il Messico e l’Argentina, i paesi dai quali arriva la maggior parte della carne di cavallo.
[Link: lemonde.fr, affaritaliani.it Immagine: Reuters/Christian Hartmann]