Campionato della Pizza. Boccaccio vs Mister Marlin o dei piaceri ad Acciaroli
Pollica, la perla del Cilento insignita come ogni anno della Bandiera Blu e delle 5 Vele di Legambiente con le spiagge di Acciaroli e Pioppi al secondo posto della classifica italiana quasi non fa più notizia.
Un mare in questo agosto che non si ricordava così pulito da 10 anni a questa parte e che ha fatto esclamare ai villeggianti di lungo corso “È l’Acciaroli che cerchiamo e ci piace”.
E mentre le chiacchiere si rincorrono da ombrellone a ombrellone per giustificare un tale stato di grazia (le piogge di luglio, il mare mai calmo per più di 5 giorni consecutivi, le correnti, la minore quantità di barche, l’assenza dell’aliscafo, la tartaruga che ha deposto le uova), il “cosa facciamo stasera” è l’attività più praticata ad ogni età.
La pizza da mare ha un posto di rilievo nelle scelte dei turisti, in gran parte provenienti da Napoli, Salerno ed Avellino e quindi abituati a non privarsene. Per tutti gli altri è la maniera giusta per incontrare la pizza. Che in larga parte è napoletana, mentre la cilentana vera è appannaggio di alcuni locali dell’entroterra.
Ad Acciaroli, Boccaccio è una non notizia. Nel senso che da più di 30 anni il locale sforna pizze accanto all’attività di ristorazione creando la sera file di commensali in paziente attesa sul lungomare (un esempio per quanti sono lontani dalle rotazioni dei tavoli o subiscono il no show) ancor prima del tramonto.
Sulla spiaggia, invece, è notizia il cambio di gestione del piccolo lido Mister Marlin che ha ritrovato in cucina Marianna, la cuoca storica, mentre in pizzeria sono arrivati Giulio D’Auria ed Enzo Catelli. Così, uno degli stabilimenti balneari meglio progettati in Italia (la firma è di Claudio De Martino di Pica Ciamarra Associati) è ritornato ad essere il punto di riferimento degli appassionati del cibo nel desertico arco temporale 12:00 – 17:00.
Cavaliere del cambiamento, è il caso di dirlo, è Enzo Giordano, proprietario del mitico Varenne ed estimatore di cucine importanti come quelle di Gennaro Esposito ed Heinz Beck, che è entrato nella gestione insieme ad alcuni amici.
La pizza da mare del Mister Marlin
Una pizza a pranzo in modalità mare significa sedersi a tavola tra l’ora del brunch e quello dell’aperitivo se mettiamo le lancette sull’orologio cittadino e invernale del centro-nord.
Primo scoglio per una pizza pied dans l’eau in questa pazza estate è stata l’assoluta imprevedibilità meteo. Il duo D’Auria – Catelli, in arrivo dalla pizzeria di via Simone Martini al Vomero (Napoli), ha dovuto improvvisare ai primi di luglio all’avvio di gestione con le prime sperimentazioni.
Abbandonata ben presto la strada impervia del lievito madre, è stata adottata una ricetta tradizionale con (pochissimo) lievito di birra, meno di 40 grammi di sale per litro di acqua e farina rossa del Molino Caputo (sponsor di questo campionato).
I risultati non si sono fatti attendere. La lievitazione da circa 12 ore e la “sovralimentazione” del forno a cupola piuttosto alta hanno permesso di sfornare una pizza che ha incontrato i favori di un pubblico trasversale quanto a età.
Una dozzina di pizze comprese le classiche Margherita e Marinara e quella a marchio, la Marlin, che è un ripieno di ricotta.
La pizza Cilentana ha solo il topping di quella autoctona. Il frenetico lavoro non ha permesso di differenziare l’impasto con una farina integrale.
Mentre ha consentito di realizzare dei saltimbocca che nella versione con parmigiana di Marianna sono uno spuntino molto sostanzioso (7 €).
Ma ecco in breve le nostre pizze
- Aspetto visivo. Pizza di dimensioni normali e cornicione formato, non molto alveolato, in tipico stile napoletano.
- Profumo. Ingredienti qualitativamente nella media. Spicca l’olio extra vergine a km 0 della collina retrostante.
- Cottura. Ben cotta, a rischio di qualche bruciatura.
- Sapore. Bonus per la Marlin con i pomodorini gialli. Un po’ anonimo il pomodoro della margherita. Buono il fiordilatte (e di più la provola aggiunta per fine materia prima). Bene il sale.
- Leggerezza. Pizza che soddisfa e non mette a repentaglio la continuazione della giornata in spiaggia.
- Prezzi. Margherita: 6 €, Marinara: 5 €. Marlin: 8 €.
- Voto finale: 76/100
Mister Marlin. Località San Primo. Acciaroli di Pollica (Salerno). Tel. +39 0974.272734
La pizza da lungomare al Boccaccio
Antonio Mazzarella per tutti è il Boccaccio, infaticabile conduttore del locale cui ha dato il nome e durante i periodi di calma (il ristorante pizzeria è in pratica sempre aperto tranne il mercoledì e pochi giorni di vacanza dopo Natale) anche pizzaiolo. In cucina la firma storica è quella di Pietro Schiavo che tradotto significa cucina cilentana verace e capisaldi come la lasagna di mare e il tortino di alici.
Come detto, Boccaccio è il locale più gettonato di Acciaroli non solo per longevità ma anche per stabilità dell’offerta e del livello qualitativo che conosce qualche inevitabile abbassamento nei giorni di punta agostani. Ma l’incredibile mole di lavoro svolto ha a tratti del miracoloso.
Se potete, affidatevi a Salvatore che mette a suo agio chiunque ed è sempre pronto alla battuta anche quando le ore si fanno piccole.
La prima domanda da fare è se c’è la Cilentana. Anche questa è una versione “addomesticata” dell’originale da impasto per il pane. In questo caso, il pizzaiolo Angelo Antuoni utilizza una miscela 50% integrale e 50% farina rossa del Molino Caputo per stendere una classica tonda che è abbastanza “panosa”.
Comunque, la lista delle pizze da cui attingere è ben nutrita e si va dalle classicissime alla Romana (margherita con acciughe) alla Prataiola (con tartufo) per finire alla Boccaccio che è una quattro formaggi. Impossibile non trovare quella preferita.
Che per noi resta la Cilentana, casomai da utilizzare come aperitivo in attesa dei primi piatti o in accompagnamento alla parmigiana di melanzane o alle melanzane ‘mbuttunate alla cilentana. Insieme a una portata di pesce alla brace, ricciola – tonno – seppie, o alle alici di passo diventa una cena appagante.
Vino cilentano (San Salvatore in primis), gragnano Grotta del Sole o la birra Dafne di Salvatore Rotolo sono tra gli abbinamenti prediletti.
Ecco le due regine in breve.
- Aspetto visivo. Pizza classica con cornicione all’aspetto molto brunito.
- Profumo. Il formaggio caprino di Cannalonga vi resterà stampato nella memoria.
- Cottura. Cottura precisa.
- Sapore. La salsa della cilentana arriva da pomodori in scatola di buon sapore. Il caprino è potente. Il fiordilatte arriva dal caseificio Lupo distribuito da Il Prato. Per assaggiare la mozzarella di bufala di Barlotti (felicemente onnipresente a Acciaroli, meglio scegliere la focaccia). Buono l’olio del frantoio di San Mauro Cilento.
- Leggerezza. Pizza sempre digeribile.
- Prezzi. Margherita: 4 €, Napoletana (che sarebbe la Marinara): 3,50 €. Cilentana: 8 €.
- Voto finale: 78/100
Ristorante Boccaccio. Lungomare Nicotera – Acciaroli di Pollica (Salerno). Tel. +39 0974.904646
Ora, direte voi, che il Cilento è punteggiato di pizzerie che fanno la pizza alla cilentana o classica. Ma a noi interessano quelle da mare. Ne avete qualcuna da suggerire che possa sopravanzare per bontà la pizza di Acciaroli, la regina del Cilento?
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