Pizza Unesco. Si firma nelle nuove pizzerie a Cinzano e New York
La pizza vince sempre è diventato un vero e proprio refrain che risuona al di qua e al di là dell’Oceano.
In questa settimana si registra una doppia inaugurazione per Rossopomodoro, la catena artigianale di pizza napoletana, che apre in simultanea a Cinzano e a New York.
Davide Civitiello, uno dei paladini della richiesta di candidatura dell’Arte della Pizza a patrimonio immateriale dell’UNESCO sostenuta da APN e da Fondazione Univerde, è nel West Village per la nuova apertura in compagnia del presidente Franco Manna e dello chef Antonio Sorrentino. Un’ottima occasione per raccogliere le firme anche negli States e rilanciare l’immagine del cavaliere.
Gino Sorbillo, nella doppia veste di ambasciatore napoletano e milanese, non manca agli appuntamenti di cui è protagonista di invitare i colleghi pizzaioli a firmare per la petizione #pizzaunesco e ha convinto anche l’ex ministro Annamaria Cancellieri a mettere la firma.
A Napoli, Ciro Oliva della pizzeria Concettina ai Tre Santi alla Sanità, che sta riscuotendo sempre maggiore successo con il suo impasto di pizza napoletana contemporanea, ha doppiato la boa delle 500 firme incassando anche quella di Ilary Blasi. E raccoglie firme anche il Vice Campione del Mondo Vincenzo Capuano a Milano.
Vincenzo e Giovanni Magno, padre e figlio (classe 1992), saranno i protagonisti del nuovo format di pizzerie RossopomodoroLab. La prima pizzeria con questo marchio apre giovedì 4 dicembre a Cinzano di Santa Vittoria d’Alba (Cuneo) in pieno territorio Slow Food.
La nuova formula prevede una pizzeria artigianale a controllo totale della lievitazione. Controllo da parte dei pizzaioli che hanno messo a punto una lievitazione più lunga di quella prevista dal disciplinare STG e controllo da parte dei clienti. Ci sarà una camera di lievitazione in cui la madia con l’impasto sarà a vista e un orologio scandirà il tempo trascorso della lievitazione.
Un’altra occasione per raccogliere firme e proporre la candidatura della Pizza all’UNESCO italiana. E sperare che il percorso sia uguale a quello della Vite ad Alberello di Pantelleria con il riconoscimento finale.
Riusciranno i nostri eroi nell’impresa (anche aiutati da voi che potete firmare su Change.org o scaricare il modulo e far firmare dando un senso anche alla prossima riunione di condominio)?
[Immagini: Vincenzo Pagano, Manuela Vanni, Rossopomodoro, Allocca, Natali, Facebook]