Pizza Unesco. È festa con 30 mila firme raccolte a Las Vegas
La più copiosa raccolta firme per sostenere la candidatura Unesco in un solo colpo forse è quella che ha visto protagonisti un manipolo di pizzaioli napoletani e americani impegnati nel challenge di Las Vegas.
Ben 30.000 firme raccolte tra i visitatori presenti al Pizza International Expo.
Una vera e propria messe favorita anche dalle insegne del Molino Caputo che, ovviamente, conta esperti in semina e raccolta.
Questa volta più che di trebbiatura e molitura, si è trattato di convincere gli spettatori della necessità di salvaguardare l’arte dei pizzaiuoli napoletani.
E il fatto che si fosse in un’arena di pizzaioli non era un vantaggio in quanto proprio gli Americani avevano posto il quesito di un possibile abbinamento della pizza con la bandiera a stelle e strisce considerata la grande diffusione della pizza negli States.
“L’Operazione Las Vegas” è stata resa possibile dal grande dispiegamento di forza messo in campo da una delle aziende napoletane sostenitrici del progetto #pizzaUnesco sin dalle sue prime battute.
Così in vista delle selezioni americane per il XV Trofeo Caputo, che come da recente tradizione si svolgerà durante il Napoli Pizza Village a settembre, si sono armati di penne e fogli oltre che di pale e impasti ben tre Campioni del Mondo STG: Teresa Iorio, Valentino Libro, Davide Civitiello.
E si è affiancata la più nutrita compagine napoletana: Vincenzo Capuano, Simone Fortunato, Umberto Fornito, Andrea Cozzolino, Gennaro Russo, Saverio Ciampi, Michele D’Amelio, Giulio Adriani, Diego Viola, Adriana Avallone, Giovanni Gagliardi.
Hanno dato una mano anche gli Americani vere star oltreoceano: Jonathan Goldsmith, Mark Dim e John Arena.
Antonio, Mauro e Antimo Caputo hanno dato una mano insieme al presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.
Risultato: 30 mila firme, appunto. Che probabilmente costituiscono un record assoluto per una raccolta de visu e fanno avvicinare l’obiettivo del milione di firme.
Si dovrebbe veleggiare intorno alle 880 mila, ma bisognerà attendere qualche giorno (il 14 marzo) quando a Parigi ci sarà un nuovo computo in occasione della manifestazione dedicata alla pizza e alla pasta nella città che ospita la sede dell’Unesco Mondiale e la commissione che si dovrà esprimere nel 2017.
Ma i silos della pizza napoletana sono ben forniti di firme per una nuova moral suasion.