Pizzeria Cuore a Marano Vicentino, tre impasti per tre tipi di pizza

Luca Brancati, lievitista o secchione degli impasti, è di origini campane e figlio d’arte. Suo papà, originario di Agerola, aveva aperto la pizzeria Cuore Napoletano a Marano Vicentino nel 1970. Quasi un precursore in queste terre spudoratamente nordiche. Luca in quella pizzeria ci è cresciuto e ha investito passione e talento nel mestiere ereditato.
Con lui la tradizione partenopea importata 55 anni prima ha preso nuove interpretazioni contemporanee da Cuore, il suo locale semplice e moderno. Brancati punta su diverse tipologie di impasti e su topping “premium”.

Tre gli impasti per altrettante tipologie di pizza.
- Classica tonda napoletana con il cornicione pronunciato
- Teglia
- Fa Crock, croccante all’esterno e morbida dentro.
Il pranzo stampa alla pizzeria Cuore

Per cominciare, Pane e cioccolato fatto in casa. Impasto con farina 1 e lievito naturale con cioccolato fondente a latte e nocciola di Giffoni, ‘nduja di maialino nero dell’Aspromonte non allevato. Potrebbe voler riprendere l’idea di pane e nutella per il cacao e le nocciole in una versione in cui gli elementi farina e cacao sono fusi insieme. Morbida croccante e leggera, questa fetta di pane lavorata con il cioccolato offre l’extra crunch delle nocciole. Il piccante e la sapidità della ‘nduja si mescolano in bocca in un gioco di piacere.
La teglia romana, sottilissima e croccante, è condita con pesto di prezzemolo, aglio, olio, acciuga. È il ricordo di Brancati delle teglie di Roma, un omaggio della pizzeria Cuore ai giorni trascorsi nella Capitale. Gustosa nella sua semplicità.

Dai fritti del Cuore, ecco il tonnarello cacio e pepe (4,50 €). Una frittatina di pasta con tagliolini di pasta fresca con pecorino romano e pepe nero Tellicherry tostato. Ponte tra Napoli e Roma. Buona la panatura, saporito il contenuto
Pizza tonda con impasto diretto maturato 30/36 ore

La Marinara è con pomodoro San Marzano macerato con aglio e basilico per 24 ore, pomodoro tigrato dolce naturale senza sale, pesto di prezzemolo, basilico, oliva caiazzana in polvere, foglia di cappero e origano di Pantelleria, acciuga di Cetara. Chiusa con un olio pugliese (11 €). Una Marinara barocca con una personalità molto vivace conferita dalla generosità del pomodoro.

Na Ragutella è inno alla tradizione partenopea e al ragù della domenica preparato dalla mamma (16 €). Il ragù su questa pizza della pizzeria Cuore è preparato con il classico soffritto e pomodoro san Marzano. Tre i tipi di carne utilizzati: manzo, vitello e maiale. Condimento con crema di parmigiano di vacca bruna, crumble di pane con peperoncino e salvia fritta a chiudere. Sul cornicione la crema di parmigiana cristallizza il cornicione. Da assaggiare questa lasagna in pizza.
La pizza in teglia

La Zucca in teglia (15 €) ha come base scamorza affumicata di bufala e cremoso di zucca arricchiti da gorgonzola al cucchiaio, noci di Sorrento, mela cotta nel vino e riduzione di vino. Aspetto invitante, buon sapore con un eccesso di nota dolce, ma non convince la consistenza. La cremosità della zucca è troppo invadente nonostante il tentativo di spezzarla con le noci. I clienti della pizzeria Cuore, però, apprezzano.
La pizza che Fa Crock

Oltre alle cotture multiple, sembra che in pizzeria non si possa fare a meno di una pizza che faccia crunch e abbia un cuore morbido. Alla pizzeria Cuore invece Fa Crock. Roast beef e finferli su impasto di pala alla romana un pò più morbido in cui ha usato farina 1 e una parte di farro. Divisa a spicchi, ha base di bufala con rucola selvatica, finferlo fresco, maionese di pomodorino soleggiato. Chiusura affidata al roastbeef cotto a bassa temperatura per 8 ore a 56 gradi lasciato nel pepe e spezie per un giorno. E sale Maldon (23 €). Una pizza alla boscaiola moderna in cui si percepiscono affumicatura, dolcezza, acidità, piccantezza. Elegante, profumata non stucchevole nonostante la sua ricchezza di ingredienti.
La pizza dolce della pizzeria Cuore

Impasto Fa Crock, mousse di ricotta di bufala affumicata ai frutti di bosco e fava di tonka, mousse di agrumi, noci di Sorrento tostate. Con aggiunta di nocciole pralinate, fili di peperoncino e peperone crusco (7 €). Come per la pizza alla zucca c’è uno sbilanciamento verso il troppo dolce, ma la consistenza bagnata effetto torta con panna e crema può essere giustificata.

Avete trovato un motivo per andare a Marano Vicentino e assaggiare le pizze di Luca Brancati?
