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28 Febbraio 2022 Aggiornato il 1 Marzo 2022 alle ore 00:51

Il ristorante Pont de Ferr a Milano chiude dopo 35 anni di attività

Il Pont de Ferr, locale storico di Maida Mercuri a Milano, chiude dopo 35 anni. In cucina ci sono stati Matias Perdomo e Vittorio Fusari
Il ristorante Pont de Ferr a Milano chiude dopo 35 anni di attività

Il ristorante Pont de Ferr, creato da Maida Mercuri 35 anni fa, chiude definitivamente oggi, 28 febbraio 2022. Un’altra casella incorniciata a lutto di questi nostri tempi difficili.

Un pezzo importante nella storia enogastronomica milanese, il ristorante è stato inaugurato il 14 dicembre 1986, arrivando in seguito alla stella Michelin.

La fondatrice, Maida Mercuri, la più giovane sommelier donna d’Italia, è stata una delle prime imprenditrici in un settore difficile come quello della ristorazione.

maida mercuri vino tignanello

Sotto la sua guida, il Pont de Ferr è diventato uno dei punti di riferimento della cucina moderna a Miano. L’idea vincente è stata quella di proporre una cucina tradizionale, con punte di innovazione, con i migliori vini italiani e francesi, serviti al bicchiere. In modo da renderli accessibili anche al pubblico più giovane, che non avrebbe potuto permettersi un’intera bottiglia.

Il passaparola promuove rapidamente il Pont de Ferr a punto di ritrovo degli appassionati di vino e distillati. Stufatina di asinella e pappardelle alla maremmana, pancette della Val Tidone e tome stagionate accompagnano bicchieri memorabili di Sassicaia e Tignanello, Barolo e Amarone.

Ai quali negli anni si sono aggiunti gli Champagne, scovati tra i recoltant più segreti e originali, E i distillati, che hanno fatto del Ponte il luogo d’elezione dei collezionisti di whisky

Al Pont de Ferr: Maida Mercuri e i suoi chef

maida mercuri pont de ferr

L’appellativo di Nostra Signora dei Navigli si attaglia appieno a Maida Mercuri.

al pont de ferr ingresso

Ma artefici del successo del ristorante, al fianco di Maida, sono stati gli chef che hanno guidato la sua cucina.

cipolla matias perdomo al pont de ferr

Fra gli altri, Matias Perdomo, artefice di uno dei piatti-simbolo, la sfera di cipolla. A lui si deve la stella Michelin, arrivata nel 2011.

Vittorio Fusari, uno dei grandi protagonisti dell’alta cucina d’Italia, recentemente scomparso, arrivato sui Navigli nel 2016.

E Ivan Milani. E da ultimo Luca Natalini, che aveva lasciato il Pont de Ferr l’anno scorso per aprire un suo ristorante, Autem.

Perché Maida Mercuri ha chiuso

maida mercuri cantina al pont de ferr

La motivazione della chiusura del Pont de Ferr? Da un lato, il desiderio di cambiare vita, di chiudere un lungo capitolo, oberato dalle difficoltà, e fermarsi a pensare. O ripensare la propria vita, perché no?

Nel corso degli anni, il Pont de Ferr era diventato il centro storico della ristorazione dei Navigli tutti.

Ora “Quel tempo è finito. I Navigli sono diventati un’altra cosa, l’offerta omologata. Maida ha resistito finora, ultimo baluardo della ristorazione storica e d’autore del quartiere. Per questo, e per la voglia di sfogliare da donna libera la nuova pagina della sua vita, oggi il Ponte chiude. La ritroveremo altrove, sicuro, per una nuova avventura di vita e di bottiglie.” 

Infatti, come Maida ha dichiarato a Reporter Gourmet, le bottiglie del Pont de Ferr verranno via con lei, trasferite in un posto sicuro e segreto.

Mercuri ha parlato anche delle difficoltà oggettive di questi ultimi tempi. Dal calo della clientela causa lockdown alla conseguente difficoltà a pagare le bollette, al. turnover e alla carenza di personale sul mercato. Aggiungiamoci la difficoltà a trovare degli chef che potessero portare avanti il progetto, gli aiuti statali insufficienti. E non ultimo i venti di guerra di questi giorni.

Così, di fronte a un’offerta di rilevare i locali, ha accettato di scrivere la parola Fine su una bella, lunga storia.

Al Pont de Ferr. Ripa di Porta Ticinese, 55. Milano.

[Immagine di copertina: Umberto Scabin. Immagini: Scatti di Gusto, Umberto Scabin]]

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Milano
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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