Procida. I 10 migliori piatti per festeggiare la Capitale Italiana della Cultura
“E là io desideravo tornare a rifugiarmi, come nel mio nido”
Addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre. Chi si imbarca per Procida già sa che si legherà indissolubilmente a quest’isola, altrimenti andrebbe a Ischia o a Capri.
Al porto già siam paghi, anche se Procida non basta mai. Ci si muove sempre un po’ sperduti, eppure sono solo quattro chilometri. Saranno forse i gabbiani a ricordarci le lunghe attese di Arturo? In quel porto dove il padre non tornava mai.
E anche noi tra una scogliera e l’altra viviamo queste ore nella costante sensazione di aspettare qualcuno, come se questa di Procida fosse un’incommensurabile vicenda, quella stessa che Elsa Morante aveva così ben descritto.
Sospesi tra la letteratura e l’onirismo, non ci restano che almeno dieci piatti a raccontarci ami, palati e pescherecci di un’isola così, così com’è, tutti i giorni alla scoperta di un po’ di vita.
1. Luveri al sale
Il nostro mare ne è pieno. Ma non ci sono così tanti luveri quanti ristoranti che li sappiano cucinare così bene come da Girone. Gallo, fragolino, pagello, oppure imperiale o imperatore: oltre ad innumerevoli declinazioni regionali, a questo pesce viene imputata la presenza di troppe lische. Ma non temete, è tempo ben speso.
2. Spaghetti ai ricci di mare a Procida
Vieni subito ammonito: gli spaghetti ai ricci di mare non sono cosa da tutti, ci vogliono palati giovani e forti, ruvidi e sensibili, che abbiano voglia del mare in bocca. Non a caso i ricci sono gli indicatori biologici dello stato di salute delle acque, da provare sia da Girone che da Caracalé.
3. Paccheri totani e peperoni verdi
I totani sono molluschi troppo sottovalutati, passano la loro vita all’ombra dei calamari e ne sono spesso mero surrogato. Eppure, se non è con ripieni o risotti, il sodalizio sancito da Mariano con peperoni verdi del suo orto è decisamente accomodante.
4. Spaghetti con le canocchie di Procida
Non si può che voler bene ad un piatto così, con quelle cannocchie così timide, dolci e remissive, con quel gusto celato dietro la loro apparente corazza bianca dai riflessi rosati. La verità è che le canocchie sono un piatto commuovente, sono crostacei solitari che passano la vita in gallerie scavate sul fondo del mare, per poi salire solo tra le reti.
5. Palamita con erbette
Ma che cos’è questa palamita? Un piccolo grande tonno, bollato come tonno dei poveri, in realtà ricchezza per il palato e vittoria per tutti i sensi. Ancor di più a Caracalé, dal greco bella spiaggia, il miglior ristorante di Procida sul porto di Corricella.
6. Spaghetti con alici, pomodorino e pecorino
Che mare sarebbe senza alici? Questo non è che uno degli infiniti modi per mangiarle, sempre da Mariano, con la moglie Vittoria in cucina. I due hanno anche un delizioso b&b: una piccola casetta tutta in legno verde e gialla.
7. Seppie ripiene
Ne trovate infinite varianti, di certo tipica portata da sperimentare anche a casa. Questo piatto si trova in quasi tutti i ristoranti dell’isola, sempre fresco, sempre con ripieni differenti, anche per i palati più esigenti.
8. Pizza a Procida
Chi l’avrebbe mai detto che anche a Procida si mangiava una pizza così buona? Invece anche qui sull’isola arriva l’eco delle grandi città.
Non solo di Napoli, che detiene il record della pizza più lunga del mondo, ma anche di Roma dove ben 35 sono le pizzerie in classifica che competono per il titolo di migliore.
Dunque, dicevamo, ottima lievitazione, perfetta anche a pranzo, ideale per poi far ritorno persino alla spiaggia più prossima. Da Girone, nome che deriva dal padre Ciro, detto Cirone, ma anche da girone per come ti gira ‘a capa.
9. Limoni di Procida
In fondo non è che una piccola isola con dei grossi limoni. Agrumi che proliferano incalzanti in tutti i giardini e che imperversano veraci per le vie. Li potete acchiappare in tre varianti: da soli a morsi, in una spremuta di limoni, oppure con una bella insalata di limoni bolliti con olio, menta e sale.
10. Insalate
Ogni procidano che si rispetti ha ancora oggi un suo seppur piccolo orticello, per questo non esitate al cospetto delle verdure sul menu. Il clima, l’aria di mare e i terreni consentono ottime coltivazioni, per una cucina che così è davvero sana, sincera e leggera.
“Aver veduto tante volte quel battello attaccare e salpare, e mai essermi imbarcato per il viaggio. E l’isola già non si vedeva più”
Caracalè. Via Marina di Corricella, 62. Isola di Procida (Napoli). Tel. +39 081 896 9192
Ristorante Da Girone. Lungomare Cristoforo Colombo, 4. Isola di Procida (Napoli). Tel. +39 081 896 7367
[Testo e foto: Giulia Ubaldi]