Punto Nave, ristorante di pesce che vince con i crudi di mare
Agosto è un mese “affollato” e folle ed anche prenotare un ristorante è cosa ardua ma Punto Nave è stata la scelta rivelatasi saggia.
Siamo a Monteruscello, vicino Napoli, e ancora una volta abbiamo trovato qualità e servizio dagli elevati standard e costanti nel tempo.
Percorsa la tangenziale cittadina in direzione nord, a pochi minuti dall’uscita di Quarto, ecco il ristorante. È all’ombra di un’edilizia frettolosa costruita per rimediare alle crisi bradisismiche ma che mortifica la scuola di architettura napoletana.
Ci accoglie un “open space” con una copiosa esposizione di pesce tipica della generosa abbondanza napoletana. Al ristorante Punto Nave sono in bella mostra ostriche, taratufi, gamberoni rossi, scampi e mazzancolle. Mentre le più blasonate aragoste sorvegliano da una postazione privilegiata in vasca. E si dividono lo spazio con cicale e granchi. Insomma c’è ogni ben di Nettuno!
Ristorante Punto Nave che vuol dire conoscenza del pesce
Daniele in sala con la moglie, Serena ed il fratello Simone ai fornelli, sono figli d’arte. È la seconda generazione dei fratelli Sabatino e Domenico Testa, provetti sommozzatori e pescatori che avevano nella stessa location un ritrovo dedicato agli amici. La profonda e capillare conoscenza della materia prima ittica di Simone e Daniele inculcatagli sin dalla giovane età, unitamente all’esperienza acquisita sul campo, si traduce in attenta competenza nella trasformazione del prodotto. Al ristorante Punto Nave non indugiano in eccessivi “magheggi”. Rispettano il pescato nella sua autenticità, apportando in molte preparazioni piccole rivisitazioni personali.
La zona di pesca da trent’anni è sempre quella compresa tra Bacoli, Ischia e Ponza. Ed ora come allora la ricchezza di questi fondali vulcanici regala un pescato molto prelibato. Anche a tarda sera giunge sulle tavole del ristorante Punto Nave, ultima fatica delle paranze appena rientrate in porto.
Composita l’architettura degli interni del ristorante Punto Nave. Due ampie sale, un privè aperto ed un privè vero proprio. Tutti attraversati da una galleria di vini e champagne che filtrano luci soffuse e creano un “ambient” accogliente ed ovattato.
Le ostriche del ristorante Punto Nave
Ci accomodiamo. Mentre consultiamo il menu, un saporito battuto di cozze appena piccante ed un panino al nero di seppia con trancio di tonno e friarielli e maionese all’aglio sono il benvenuto dello chef.
La ricchezza della proposta dei crudi del ristorante Punto Nave è pari a quella dei ristoranti dei cugini d’oltralpe. Sorprende la scelta minuziosa di ostriche che spazia dall’Irlanda alla Bretagna per giungere sino in Italia.
Il personale di sala, molto preparato e prodigo, ci presenta dettagliatamente le diverse tipologie di ostriche. Descrivono le caratteristiche organolettiche e le tecniche di allevamento. Da quelle affinate in vasche a mare sottoposte all’influenza delle maree, a quelle allevate sul Gargano, una scommessa italiana. O alle Bretoni con le loro peculiarità gustative.
Daniele Testa ha raggiunto una conoscenza tale da diventare il Presidente dell’Associazione Italiana Ostricari. Il suo obiettivo è diffondere la filosofia e narrare la storia di uno dei prodotti più affascinanti della gastronomia mondiale.
Adagiato sul ghiaccio, entra in scena il Plateau Classique (prezzo da comporre) con crostacei, ostriche e taratufi.
I gamberi rossi dal tipico gusto dolce e deciso sono nascosti da rametti verdi.
Gli scampi, dalla polpa bianca e soda con la loro mineralità, precedono i carnosi taratufi che lasciano subito il passo alla piccola selezione di ostriche.
L’irlandese dal forte sapore di mare, l’italiana dolce, carnosa e croccante e la bretone, Le Marennes, in perfetto equilibrio tra salinità e dolcezza.
Gli antipasti
Un lingottino di pane ai 4 cereali con una impercettibile velatura di burro della Normandia a bilanciare la sapidità delle acciughe del Cantabrico è un antipasto armonioso (18 €) che non pregiudica il gusto delle portate a seguire.
Dei croccanti cannoncini di baccalà in tempura (18 €), ripieni di provola che cede al calore della frittura, sono adagiati su friarielli “scuppettiati” in padella da crudi.
Un fuori menu di dolci, caldi, croccanti e meravigliosi gamberetti bianchi fritti. Un piatto che osanna la semplicità della preparazione con un singolo ingrediente che deve giocare tutta la partita.
Le linguine e il salmone
Simone prende sul serio “cottura al dente”. E la linguina cotta come Napoli comanda, ben si sposa alla sapidità della bottarga di muggine e al sughetto di limone rinfrescati dalla dolce e intensa tartare di gambero rosso (20 €).
Di rientro da un viaggio in Bretagna, Daniele, ha proposto al ristorante Punto Nave le cozze affumicate su aghi di pino che rilasciano un profumo così intenso da soddisfare pienamente olfatto e palato (18 €).
Il trancio di salmone laccato con salsa Teriyaki è servito su una pietra bollente che crea una dolce e croccante crosticina che ne preserva la morbidezza. È accompagnato da riso basmati (20 €)
Dolce e vino
Il Croccante all’amarena (8 €) è una golosità! Croccanti cialde si tuffano nel cremoso gelato crema e amarena.
Il vino bianco freddo dell’Abbazia di Novacella (33 €), Gewürztraminer doc del 2019, ci accompagna per tutto il pranzo con il suo colore giallo paglierino e con tutti i profumi che la sommelier ci racconta e ci fa apprezzare.
Ristorante Punto Nave. Via Libero Bovio, 23. Monterusciello – Pozzuoli (NA). Tel. +390815241845